Una testimonianza dalla Corea del Sud

Un fratello che abita in Corea del Sud mi ha inviato questa testimonianza che sono fiducioso nel Signore contribuirà a confermarvi nella fede e nel buon operare, alla gloria di Dio.

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Pace fratelli e sorelle, vorrei lasciarvi la mia testimonianza in merito a mutui e a prestiti bancari, e a quanto il fratello Giacinto ci sta insegnando con la parola di Dio.

Spero di poter essere di incoraggiamento a fratelli e sorelle che sono magari tentati di aprire un mutuo per non disperdere in un affitto i propri averi pensando così di essere buoni amministratori di ciò che Dio ci ha dato. E visto che di testimonianze di disperazione di persone che si ritrovano con la casa all’asta a per aver fatto il mutuo, ne potete trovare tantissime, io desidero invece darvi una testimonianza di gioia per non aver fatto il mutuo, perché so che la mia scelta é nella piena volontà di Dio, e che Lui continuerà a prendersi cura di me e di tutti i suoi figli secondo le sue promesse.

Io ho 59 anni, 22 anni fa mi sposai con una ragazza coreana e feci un mutuo per comprare casa, (nessuno di noi due era credente, ma avvenne che 5 – 6 anni dopo il matrimonio il Signore venne a cercare prima mia moglie, e poi tramite mia moglie venne anche a cercare me, ed entrambi accettammo il suo dono di salvezza in Cristo Gesù).

Circa 8 anni fa mi fu necessario vendere casa, e non ne acquistai altre.

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Mio papà: un uomo ricco in buone opere

Con mio papà pochi mesi prima della sua morte

Perché voglio ricordare pubblicamente mio papà Vincenzo? Perché tutti coloro che hanno beneficiato gratuitamente della nostra opera sia in Italia che all’estero in tutti questi anni, devono sapere che quello che noi abbiamo fatto per loro, lo abbiamo fatto soprattutto grazie al suo sostegno economico, che peraltro iniziò anni prima che noi partissimo il 21 Giugno 1990 per il Lazio in seguito al seguente comando che mi diede Dio: «Va’ nel Lazio».

Mio papà nacque a Collesano, provincia di Palermo, il 18 Novembre 1938, in una famiglia povera. Io porto il nome di suo padre, che si chiamava Giacinto. Mi parlò spesso dei suoi anni giovanili passati a Collesano, ed anche dei suoi problemi che aveva incontrato a scuola, perché non aveva molta voglia di studiare.

Nel 1950 (la data l’ho avuta da due mie zie), venne a Collesano dagli USA Rosaria (soprannominata Sara) Amatore, che era emigrata in America anni prima. Venne per parlare di Gesù a sua nipote e suo fratello e sua sorella. E venne a dimorare proprio in una casa che stava sulla stessa strada dove abitavano mio nonno Giacinto Butindaro e sua moglie Rosa Giambrone, i genitori di mio papà. I parenti della sorella Amatore credettero nel Vangelo, come anche i miei nonni paterni e quelli materni (Illuminato Giambrone e Petrina Venturella), mio papà e mia mamma Angela Giambrone (allora ambedue molto giovani), mio zio Giuseppe Giambrone, e altri miei parenti. Si formò un gruppo di credenti che cominciarono a fare i culti in casa. Mio padre mi parlava spesso di quel periodo, in cui i cattolici romani di Collesano li avversavano molto, ingiuriandoli pubblicamente per strada, ma loro erano felici di soffrire per il Signore.

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Ho invocato il nome del Signore, e sono stato salvato [Audio Streaming]

bibbia microfonoÈ on line il file audio della predicazione evangelistica di Giacinto Butindaro dal titolo “Ho invocato il nome del Signore, e sono stato salvato” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 17 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 18 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili la Sacra Scrittura dice quanto segue che non c’è distinzione tra Giudeo e Greco perché lo stesso Signore è Signore di tutti ricco verso tutti quelli che lo invocano poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato ed io voglio raccontarvi come questa parola si è adempiuta nella mia vita molti anni addietro precisamente nel 1983 voglio raccontarvi come ho invocato il Signore ed egli mi ha salvato quindi posso dire per la grazia di Dio che sono stato salvato dal Signore della gloria mi trovavo in Inghilterra per vacanza dopo avere completato gli studi di scuola superiore ero andato per un breve periodo in Inghilterra naturalmente per divertirmi e mentre ero là nel nel mese di agosto di quell’estate quindi era il 1983 fu piantata una tenda di evangelizzazione dove mi trovavo e io frequentai le riunioni di quella tenda erano riunioni durante le quali veniva predicata la parola di Dio ed io assieme a tanti altri in particolare erano soprattutto erano giovani mi recavo la sera ma talvolta anche il pomeriggio per assistere a degli studi biblici la sera c’era la predicazione e veniva rivolto alla fine di ogni predicazione un invito a coloro che ancora non erano non erano salvati un invito a credere nel Signore per essere salvati e una di queste sere ho fatto proprio questo ho invocato il nome del Signore badate bene io avevo sentito molte volte l’appello alla salvezza o comunque l’esortazione a credere nel Signore Gesù per la propria salvezza per ottenere la propria salvezza il perdono dei propri peccati l’avevo sentito molte volte ma per molte volte mi ero appunto rifiutato ma quella sera dopo avere ascoltato per l’ennesima volta questo invito in me avvenne qualche cosa che non era mai avvenuto riconobbi di essere un peccatore davanti al Signore e piangendo invocai il Signore affinché avesse misericordia di me affinché mi perdonasse e facesse di me un suo figliuolo e ricordo ancora a distanza di tanti anni una sensazione reale e me la ricordo così nitidamente questa sensazione perché non fu frutto di autosuggestione o di suggestione altrui no fu qualche cosa di reale che avvertii per la prima volta nella mia vita quando invocai il Signore affinché mi salvasse affinché facesse di me un suo figliuolo ricordo che mi sentii perdonato appieno mi sentii perdonato di tutti i miei peccati e una gioia gloriosa entrò dentro di me una gioia meravigliosa e non solo una gioia gloriosa ma anche una pace una pace che non era di questo mondo perché è una pace che la da il Signore Iddio e infatti mi sentii proprio ripieno di una pace soprannaturale vorrei chiamarla così la pace che viene da Dio che da solo Iddio l’Iddio vivente e vero e oltre a questo sentii come se un peso rotolasse via da sopra le mie spalle e mi sentii libero per la prima volta nella mia vita assaporai la libertà libero perché ero libero dalla schiavitù del peccato proprio avvertii in maniera tangibile questo questo rotolamento praticamente è come se dalle mie spalle rotolasse via un peso che mi opprimeva e da questo compresi da tutto questo che mi avvenne compresi che il Signore aveva ascoltato il mio grido e che egli mi aveva salvato e fui pienamente consapevole di essere stato salvato da subito da subito e quando poi tornai in Italia tutti si avvidero che era avvenuto qualcosa in me perché ero cambiato il Signore mi aveva salvato perdonandomi e dandomi la vita eterna e questo in adempimento della sua promessa perché questa è una promessa che ha fatto Iddio chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato e io lo posso dire lo posso gridare ho invocato il nome del Signore e sono stato salvato per la grazia di Dio non per opere mie che avessi fatte perché io non meritavo assolutamente niente essendo essendo un malvagio essendo un peccatore sulla via della perdizione diretto all’inferno non meritavo alcunché ma il Signore ha voluto salvarmi e quindi sono stato salvato per la sua grazia e non per opere che io avessi commesso non per opere buone intendo dire se io fossi stato salvato per delle opere buone che avevo commesso oggi sarei qui a glorificare me stesso sarei qui a vantarmi nel cospetto del Signore ma io qui oggi ho di che glorificare solamente l’Iddio vivente e vero colui che mi ha salvato in Cristo Gesù grazie a quello che Gesù Cristo il Figlio di Dio ha fatto sulla croce morendo sulla croce per i nostri peccati e risuscitando il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione ecco in virtù di che cosa noi oggi possiamo dire di essere stati di essere stati salvati e quindi non abbiamo di che gloriarci di alcunché nel cospetto del Signor non abbiamo di che gloriarci secondo la carne perché ciò che abbiamo ricevuto la salvezza che abbiamo ricevuto l’abbiamo ricevuta per grazia per grazia quindi gratuitamente non per opere altrimenti altrimenti grazia non sarebbe più grazia ma noi veramente siamo qui per celebrare perché assieme a me ci sono tanti altri che oggi possono gridare la stessa cosa possono proclamare al mondo la stessa cosa cioè che il Signore li ha salvati per la sua grazia dunque voi peccatori che mi ascoltate voi che siete nella stessa condizione nella quale io ero prima di essere salvato cioè voi che siete ancora perduti sulla via della perdizione dovete sapere questo che per essere salvati dovete invocare il nome del Signore dovete invocare il nome del Signore dovete ravvedervi dei vostri peccati e quindi riconoscervi dei peccatori davanti al Signore e decidere di abbandonare i vostri iniqui pensieri le vostre inique opere e credere con tutto il vostro cuore che Gesù Cristo è il Figlio di Dio che è morto sulla croce per i nostri peccati che fu seppellito e che il terzo giorno risuscitò dai morti e dopo essere risorto si fece vedere per alcune settimane dai suoi discepoli con molte prove si presentò a loro dimostrando che egli era veramente risuscitato dai morti nel momento in cui vi ravvederete e crederete nel Signore Gesù invocando la sua misericordia vi sentirete perdonati perché il Signore vi perdonerà cancellerà appieno i vostri peccati vi libererà dalla schiavitù del peccato vi darà la vita eterna e quindi avrete la certezza che quando morirete andrete ad abitare con il Signore in cielo nella gloria e questo grazie a quello che il Signore ha promesso perché se oggi se oggi noi possiamo dire che abbiamo invocato il nome del Signore e siamo stati salvati lo dobbiamo alla fedeltà del Signore perché Iddio mantiene la parola data quindi peccatore ravvediti dei tuoi peccati credi nel Signore Gesù Cristo e otterrai il perdono dei tuoi peccati come l’ottenni io quella quella sera di molti anni addietro sarai liberato dalla schiavitù del peccato come io fui liberato dalla schiavitù del peccato quella sera e otterrai la vita eterna come anch’io ho ricevuto la vita eterna in quella in quella sera ero così ero così contento quella sera che piangevo piangevo dalla gioia un pianto un pianto di gioia feci e veramente a distanza di tanti anni non posso che ricordarlo con profondo riconoscimento verso colui che mi ha salvato il Signore della gloria quando considero veramente che non meritavo niente quando considero che ero un figliuolo d’ira come tutti gli altri per natura quando considero che ero malvagio quando considero che ero un insensato quando considero che servivo il peccato e non meritavo nulla dal Signore ma proprio nulla e quando considero di avere ricevuto questa salvezza non posso che essere riconoscente al Signore e spero che tu che mi ascolti tu veramente tu possa invocare il nome del Signore ed essere così salvato e così proclamare le lodi del Signore così proclamare anche te quello che il Signore ha fatto avrà fatto nella tua nella tua vita perché quando il Signore quando il Signore salva qualcuno chi viene salvato si sente proprio in obbligo non solamente di essere riconoscente a Dio ma di proclamare quello che il Signore ha fatto per lui e quindi questa è la buona notizia che ti annuncio che chiunque invoca il nome del Signore viene salvato considera considera cosa devi fare per essere salvato devi invocare il nome del Signore dopo esserti ravveduto credere nel nome del Signore per ottenere il perdono il perdono dei tuoi dei tuoi peccati per ottenere la vita eterna è un’esperienza meravigliosa quella della salvezza è una è un’esperienza che segna profondamente la vita della persona perché è praticamente uno spartiacque perché da quel momento in poi non sei più la stessa persona non sei più la stessa persona sei una persona nuova sei una nuova creazione una nuova creatura e tutto questo per la grazia la grazia di Dio bada bene che una volta che si viene salvati non inizia una vita non ha inizio una vita diciamo senza problemi senza afflizioni o senza tribolazioni bada bene a quello che ti dico Gesù ha detto nel mondo avrete tribolazione quindi quello che aspetta coloro che sono stati salvati dal Signore è una vita tribolata tribolata a motivo di Cristo perché come il mondo ha odiato Cristo Gesù così il mondo anche odia coloro che credono nel Signore Gesù quindi aspettati da parte del mondo odio disprezzo rigetto vituperio persecuzione questo è il prezzo da pagare per ognuno che viene salvato dal Signore ma Iddio sappi questo Iddio da la forza Iddio da la grazia di portare diciamo questo questo vituperio di sopportare le afflizioni per motivo del Signore perché Gesù ha detto sì nel mondo avrete tribolazione ma ha detto anche fatevi animo io ho vinto il mondo quindi devi sapere che per chi viene viene salvato dal Signore inizia una vita benedetta dal Signore ma anche una vita con tante afflizioni a motivo di Cristo ma è giusto che sia così perché Gesù Cristo ha sofferto prima di noi ed è giusto che i suoi seguaci soffrano anche loro per il suo nome quindi fai questo ravvediti dei tuoi peccati credi nel Signore Gesù Cristo e dopo avere creduto nel Signore Gesù ricordati che devi farti battezzare in acqua nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo perché così ha ordinato il Signore Gesù Cristo per cui se tu sei un Cattolico Romano devi sapere questo che il battesimo il cosiddetto battesimo che tu hai ricevuto da piccolo quello per aspersione non è assolutamente valido e quindi esci dalla Chiesa Cattolica Romana perché la Chiesa Cattolica Romana insegna tante menzogne esci dalla Chiesa Cattolica Romana cerca una Chiesa Evangelica Pentecostale e unisciti a questa comunità facendoti battezzare nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo perché questo è il battesimo che il Signore ha ordinato un battesimo per immersione per immersione nell’acqua ti dico questo perché appunto la Scrittura prevede che coloro che credono nel Signore Gesù Cristo devono essere battezzati quindi ravvediti dei tuoi peccati e credi nel Signore Gesù invoca il suo nome invoca il suo nome con fede il Signore ti salverà come ha salvato me in quel giorno chi ha orecchi da udire oda

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Testimonianza di Enrico Maria Palumbo

DALLA RICERCA DELLA VERITA’ ATTRAVERSO LA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE ALLA VERITA’ IN CRISTO GESU’

PRIMA DELLA CONVERSIONE:

Mi chiamo Enrico Maria Palumbo e ho 30 anni. Fin dall’età di 16 anni iniziai ad essere attratto dall’ignoto, percepivo fortemente che il mondo visibile era solo una minima parte di ciò che mi circondava e che il senso della vita non poteva essere ridotto a ciò che questo mondo materiale mi poteva offrire.

Non essendo mai pienamente soddisfatto, iniziai così la mia personale ricerca della verità. Il mio obiettivo era quello di capire il senso di tutte le cose e nonostante vivessi immerso nel mondo e nella materialità assecondando pienamente i desideri della carne, allo stesso tempo, qualcosa dentro di me era bramoso e assetato di conoscere la verità riguardo all’esistenza.

Iniziai il mio percorso abbracciando gli insegnamenti del buddismo che insegna la dottrina della reincarnazione, secondo la quale l’anima, dopo la morte, va a dimorare  in altri corpi, passando attraverso innumerevoli esistenze fino al raggiungimento finale della cosiddetta “illuminazione”, ricongiungendosi con il tutto da cui proveniva. Attraverso la pratica della meditazione, si sarebbe accelerato il processo, saltando varie rinascite, fino al finale raggiungimento del “Nirvana”, cioè la beatitudine eterna. Più mi sforzavo, più meditavo seguendo i precetti del Budda, e più velocemente avrei raggiunto il traguardo. Cominciai così, pieno di entusiasmo per la mia nuova scoperta, a praticare la meditazione e a seguire le dottrine buddiste (Karma, vegetarianesimo, etc.). A queste pratiche, mischiavo anche la vita mondana a cui non riuscivo a rinunciare. Le droghe, l’alcool e le lascivie di questo mondo continuavano ad essere parte della mia vita.

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Francia, un credente si tuffa nel Rodano per salvare un uomo che stava annegando

Matthieu Trefcon

“Non sono un eroe, lo vedevo andare giù, allora mi sono tuffato”

“Ho fatto quello che dovevo fare. Per me questo non è un atto eccezionale. Sa, io sono un credente, non è un caso che mi sono trovato lì per aiutarlo.”

Matthieu Trefcon, 29 anni, infermiere libero professionista, è un giovane che a rischio della sua vita non ha esitato a tuffarsi nel Rodano mercoledì sera per andare a salvare un uomo che stava annegando. Un quarantenne disperato che, verso le ore 20, ha scavalcato il parapetto del ponte Mistral a Valence prima di saltare nel fiume.

Un eroe? Il giovane senza esitare spazza via l’idea: “No, certo che no! Sono lieto di essere stato utile. Sono felice di avere salvato una vita. Tutto qui!”

Quella sera del 22 agosto Matthieu Trefcon fa “jogging con un amico sulle sponde del Rodano a Guilherand-Granges quando, girando la testa, ho visto dei lampeggiatori sul ponte Mistral. Lì, dei poliziotti guardavano il Rodano. Ho capito subito che una persona aveva saltato”.

Il giovane continua: “Pochi secondi dopo, ho visto un uomo la cui testa entrava ed usciva fuori dall’acqua. Ritornando sui miei passi lungo la riva ho incontrato un poliziotto municipale di Valence. Gli ho subito detto: “Sono un ex bagnino, posso andare a cercarlo”. Senza riflettere, come per riflesso, mi sono tuffato”.

Con un sorriso, aggiunge: “L’acqua era bella e calma. E’ stato quasi piacevole fare il bagno talmente faceva caldo mercoledì sera … ”

In mezzo al letto del Rodano Matthieu Trefcon afferra il quarantenne. “L’ho subito rassicurato dicendogli di fidarsi di me e di lasciarsi andare. Non era in uno stato normale, apparentemente ubriaco e completamente disorientato.”

Lo riporta sano e salvo sulle sponde del Rodano

Gli ultimi metri prima di tornare alla terra ferma saranno i più difficili: “L’uomo è piuttosto corpulento. Poco prima della sponda, due poliziotti nazionali sono scesi in acqua per prendere l’uomo e assicurarsi che tutto andava bene per me.”

Il quarantenne sarà immediatamente preso dai vigili del fuoco e condotto sano e salvo al centro ospedaliero.

Quanto a Matthieu Trefcon, è tornato a casa. “Semplicemente”, ha detto.

Quasi imbarazzato, dice ancora: “I miei genitori sono fieri di me, questo fa evidentemente piacere. Mio padre, commosso, mi ha anche telefonato. Lui è un ex nuotatore di alto livello. E’ anche stato un bagnino e ha tirato fuori delle persone dall’acqua …

E soprattutto non parlate loro di eroi …

Fonte: ledauphine.com

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