È ora disponibile online la registrazione audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Preghiamo per la salvezza degli Ebrei“, trasmessa in diretta streaming nella serata di ieri.
Dettagli tecnici: – Formato: MP3 – Dimensioni: • 53 MB circa (qualità 128 Kbps) • 8 MB circa (qualità 24 Kbps) – Durata: approssimativamente 56 minuti
Per accedere all’archivio completo delle registrazioni, visita: Archivio Predicazioni
È possibile ascoltare direttamente lo streaming dell’audio tramite il player integrato qui sotto.
È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Cosa devi fare per essere salvato” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 15 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “La via della salvezza” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 52 MB (128 Kbps), 10 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 55 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Tempo fa parlai della salvezza in Cristo Gesù ad una donna anziana che ha circa 70 anni ed è in grado di intendere e volere. Dopo averle parlato della morte espiatoria di Cristo Gesù e della sua resurrezione, le dissi quello che dico a tutti, cioè che doveva ravvedersi dei suoi peccati e credere nel Signore Gesù Cristo per ottenere la remissione dei peccati e la vita eterna, altrimenti quando sarebbe morta sarebbe andata all’inferno. La sua risposta fu questa: ‘Io non ho peccati, io non mi devo ravvedere di niente!’ Le spiegai che anche lei aveva commesso dei peccati davanti a Dio dei quali doveva ravvedersi, ma fu tutto inutile, lei persistette nel dirmi molto seriamente che non aveva peccati.
Quella sua risposta mi ha fatto meditare molto, in particolar modo mi ha fatto riflettere sull’orgoglio dell’uomo, sulla sua ostinazione a riconoscersi peccatore davanti al suo Creatore. Egli deve umiliarsi nel cospetto di Dio riconoscendo e confessando i suoi peccati, invece si innalza ritenendosi giusto e immacolato. Tutti coloro che si ritengono giusti non otterranno misericordia come non ottenne misericordia quel Fariseo che diceva: “O Dio, ti ringrazio ch’io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo” (Luca 18:11-12). Essi sono superbi e Dio resiste ai superbi. Guai a loro se persevereranno nella loro superbia fino alla fine.
Tutti coloro che invece si riconoscono davanti a Dio dei peccatori bisognosi di misericordia, vengono perdonati da Dio come quel pubblicano che non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, sii placato verso me peccatore” (Luca 18:13). Gesù disse infatti che egli “scese a casa sua giustificato” (Luca 18:14). Chi si umilia viene innalzato perché Dio fa grazia agli umili.
Pensieri (Vol. 1)
Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Molti anni fa mentre facevo il servizio militare ad Orvieto, decisi di recarmi a Roma e con l’occasione di andare al Vaticano per evangelizzare qualche prete o qualche suora all’interno della Basilica di San Pietro. Nel mio zelo volevo andare proprio nella ‘tana del lupo’ per parlare della salvezza che è in Cristo Gesù. Ricordo che era una domenica e che andai a Roma con un mio commilitone non credente a cui spesso parlavo del Vangelo che poi portai ad un locale di culto per permettergli di assistere ad un culto evangelico. Ebbene, andammo al Vaticano e dopo essere entrati nella Basilica gli dissi di rimanere in un posto lì in disparte che io nel mentre sarei andato ad evangelizzare qualche prete o suora. Trovai una suora che in disparte stava adorando il ‘santissimo sacramento’ ossia l’ostia. E quindi cominciai ad evangelizzarla, parlai con lei diversi minuti, poi ella prima di lasciarmi mi lasciò ad un frate, infatti andò a bussare ad un confessionale che c’era proprio lì vicino a noi dicendo: ‘Padre, padre, qui c’è un giovane che le vuole parlare’. Il frate che era all’interno aprì la tendina e mi disse con un’aria paterna una frase del genere: ‘Giovane, che vuole dirmi?’ Al che io risposi: ‘Senta, lei è salvato?’ E lui: ‘Ma figliuolo, siamo tutti salvati!!’ Ma io gli dissi che lui sbagliava perché la Bibbia non insegnava questo e da lì proseguii per diversi minuti a parlargli della grazia di Dio in Cristo. Poi alla fine prima di congedarmi mi disse: ‘Che strane idee avete voi Protestanti!!’.
Ecco le parole su cui vorrei soffermarmi: ‘Siamo tutti salvati’. Non è vero che tutti gli uomini sono salvati perché Gesù non parlò solo della via che mena alla vita ma anche della via che mena in perdizione, ascolta le sue parole: “Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano” (Matteo 7:13-14). Dunque, i salvati sono pochi mentre i perduti sono molti. E noi per la grazia di Dio siamo tra coloro che sono stati salvati e sono sulla via che mena al paradiso di Dio. Gloria al suo Nome per averci strappato a questo presente secolo malvagio, per averci tolto dalla via che mena in perdizione e messo sulla via santa che mena in cielo. Studiamoci di non trascurare questa così grande salvezza che abbiamo ricevuto, e nello stesso tempo studiamoci di annunciarla ai peccatori che sono sulla via che mena in perdizione. Annunciamo loro il messaggio della salvezza, esortandoli a pentirsi dei loro peccati e a credere nel Signore Gesù Cristo per ottenere la remissione dei peccati e la vita eterna ed entrare quindi a far parte dei salvati.
Pensieri (Vol. 1)
Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.