Paolo dice a Timoteo: “Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demonî per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l’astensione da cibi che Dio ha creati affinché quelli che credono e hanno ben conosciuta la verità, ne usino con rendimento di grazie. Poiché tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da riprovare, se usato con rendimento di grazie; perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera” (1 Tim. 4:1-5).
Come si può dunque vedere molto bene tra le dottrine di demoni a cui daranno retta coloro che, ingannati dagli spiriti seduttori, apostateranno dalla fede, ci sono sia il divieto di sposarsi che quello di mangiare alcuni cibi creati da Dio. Noi credenti quindi dobbiamo guardarci da tutti coloro che, non importa con che nome si presentano (cioè non importa se si definiscono Cattolici Romani, Evangelici, Pentecostali, ecc. ecc.), insegnano queste eresie.
Dio ha fatto la donna per l’uomo e difatti ha detto che l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne (cfr. Gen. 2:24). Vietare dunque all’uomo di unirsi in matrimonio con la donna significa imporre un precetto che annulla la Parola di Dio. Precetto che produce amari e nefasti frutti perché induce coloro che lo accettano a fornicare. Se infatti Paolo ha detto ai Corinzi che per evitare le fornicazioni ogni uomo deve avere la propria moglie, e ogni donna il proprio marito (cfr. 1 Cor. 7:2), ciò significa che le fornicazioni non si potranno evitare se viene proibito agli uomini e alle donne di sposarsi. Non vi lasciate ingannare da vani ragionamenti, il matrimonio è lecito agli occhi di Dio.
Per quanto riguarda i cibi, tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da rigettare se usato con rendimento di grazie, perché è santificato dalla Parola di Dio e dalla preghiera, dice Paolo. A noi dunque è lecito mangiare di tutto (tranne ovviamente le carni sacrificate agli idoli, le cose soffocate e il sangue, in base alle decisioni dell’assemblea di Gerusalemme – cfr. Atti 15:19-29). Gesù ha detto che non è quello che entra nella bocca dell’uomo che lo contamina, bensì quello che esce dalla sua bocca (cfr. Matt. 15:11), e così dicendo ha dichiarato “puri tutti quanti i cibi” (Mar. 7:19). E Paolo dice ai Romani che “nessuna cosa è impura in se stessa” (Rom. 14:14), e che il Regno di Dio non consiste in vivanda né bevanda (cfr. Rom. 14:17).
Dunque, fratelli, state saldi nella fede e negli insegnamenti che vi sono stati trasmessi, senza lasciarvi punto fuorviare dagli uomini ipocriti che proferiscono menzogne a danno loro e di quelli che le accettano.