Famosi predicatori hanno dichiarato che il Dio della Bibbia e il Dio del Corano sono lo stesso Dio

Nel novembre del 2007 fu rilasciato un documento dal titolo ‘A Christian Response to ‘A Common Word Between Us and You’ (Una Risposta Cristiana a ‘Una Parola Comune Tra Noi e Voi’).

Questo documento fu appunto una risposta ad una lettera aperta dal titolo ‘A Common Word Between Us and You’, che il mese prima 138 tra studiosi, religiosi e intellettuali Mussulmani avevano mandato a Benedetto XVI (il capo della Chiesa Cattolica Romana), ai patriarchi della Chiesa ortodossa e ai capi di diverse denominazioni protestanti ed evangeliche, nella quale i Cristiani e i Mussulmani venivano invitati a trovare un terreno comune nell’operare assieme per la pace e l’armonia (su Wikipedia viene detto: ‘La missiva promuove la pace tra musulmani e cristiani e cerca un terreno comune di dialogo e comprensione basato sui due valori principali comuni alle due fedi: l’amore per l’unico Dio e l’amore per il prossimo’); lettera che però nasconde una macchinazione diabolica perché ciò che si propone la religione Mussulmana è che ogni persona si deve sottomettere ad Allah (che non è il Dio della Bibbia) per avere pace, e poi anche dove nella lettera si parla di amore di Dio e di amore per il proprio prossimo il significato che gli danno i Mussulmani a queste parole non è quello che gli dà la Bibbia.

Ora, nel documento ‘Una Risposta Cristiana a ‘Una Parola Comune Tra Noi e Voi’ viene detto che i Mussulmani e i Cristiani adorano lo stesso Dio e che ‘il futuro del mondo dipende dalla pace tra i Mussulmani e i Cristiani’, e quindi viene dichiarato: ‘…. noi dobbiamo impegnarci in un dialogo interreligioso come coloro che cercano il bene l’un dell’altro, poiché l’unico Dio cerca incessantemente il nostro bene’.

Questo documento è stato firmato da tanti prelati e religiosi cattolici romani, predicatori appartenenti a svariate denominazioni protestanti ed evangeliche, teologi, e professori.

Tra i tantissimi firmatari di questo scandaloso documento (che potete trovare a questo indirizzo http://www.yale.edu/faith/acw/acw.htm), io vorrei segnalarvi questi:

  • Rick Warren, fondatore e pastore della Saddleback Church, Lake Forest, CA. E’ un propagatore di insegnamenti falsi. Alcuni suoi libri sono anche in lingua italiana.
  • Robert Schuller, fondatore della Crystal Cathedral, e noto predicatore della prosperità e dell’auto stima.
  • David Yonggi Cho, Fondatore e pastore della Yoido Full Gospel Church (Seul, Corea del Sud), che è la più grande Chiesa Pentecostale al mondo, appartenente alle Assemblee di Dio. Alcuni suoi libri sono stati tradotti anche in italiano. Predica la prosperità e la cosiddetta quarta dimensione.
  • Cecil M. Robeck, Jr., noto Professore di Storia della Chiesa e di Ecumenismo presso il Fuller Theological Seminary, ed esponente delle Assemblee di Dio USA. Noto ecumenico che da tanti anni fa ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana.

Fratelli, vi esorto quindi a tenere alta la guardia, perché come potete vedere in seno alle Chiese Protestanti ed Evangeliche non esistono solo coloro che si danno all’ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana, ma anche al dialogo interreligioso con i Mussulmani, con i quali non c’è nessuna comunione, ma proprio nessuna, perché adorano un dio straniero e negano che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione.

I Mussulmani, come i Buddisti, gli Induisti, gli Shintoisti e gli appartenenti a tutte le altre religioni, sono dei pagani a cui va predicato il ravvedimento e il Vangelo.

Vi ricordo anche in questa occasione che la Scrittura dice:

“Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente” (2 Corinzi 6:14-18).

Se dunque fate parte di una Chiesa Evangelica che aderisce ad iniziative interreligiose con i Mussulmani, andatevene immediatamente.

Chi ha orecchie da udire, oda

Giacinto Butindaro

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Contro la carne Halal

Fratelli nel Signore, è sempre più comune vedere nelle nostre città Macellerie Islamiche o Carne Halal nei supermercati. La carne Halal è la carne di animali uccisi secondo il rito islamico.

L’uccisione halal (cioè lecita) di animali, viene effettuata dal macellaio pronunciando la basmala, orientando la testa dell’animale in direzione della Mecca.

La basmala è la formula araba ‘Bi-smi ‘llāhi al-Rahmāni al-Rahīmi’ (In nome di Dio, Clemente, Misericordioso) con cui si aprono tutte le sure del Corano (il libro considerato sacro dai Mussulmani) salvo la sura IX. E quindi in questa maniera la carne viene dedicata al dio dei Mussulmani che essi chiamano Allah, e che non è l’Iddio di cui parla la Bibbia.

La Mecca è una città dell’Arabia Saudita occidentale, che è per antonomasia la città santa (prima di Medina e Gerusalemme) per i musulmani. È la città in cui è nato Maometto (colui che i Mussulmani chiamano ‘il profeta di Dio’), che è il fondatore dell’Islam. Al centro della Mecca si trova la Kaʿba, talvolta scritta Kaaba, ossia cubo, una costruzione che costituisce il luogo più sacro dell’Islam. Incastonata a circa 1 metro d’altezza nell’angolo est della Kaʿba c’è La Pietra Nera, che è una roccia nera, grande quasi come un pallone, che è considerata dai musulmani l’ultimo frammento della ‘Casa Antica’, fatta scendere da Dio direttamente dal Paradiso sulla Terra e andata pressoché interamente distrutta dal Diluvio Universale. Per i Mussulmani, la Pietra Nera fu messa in salvo da Noè all’interno di una caverna nei pressi di Mecca e da lì l’oggetto sarebbe stato recuperato da Abramo nel momento in cui questi, con l’aiuto del figlio Ismaele, si sarebbe messo a costruire la nuova Kaʿba. Secondo una tradizione popolare islamica piuttosto diffusa, la Pietra Nera è invece l’occhio di un angelo incaricato di prender nota dei pellegrini che adempiono il comandamento islamico di effettuare almeno una volta nella loro vita il pellegrinaggio alla Mecca e nei suoi immediati dintorni. La Ka’ba viene nella pratica adorata dai Mussulmani, perchè è un idolo; anche se loro negano la loro idolatria.

Ora, la Scrittura dice che noi ci dobbiamo astenere dalle carni sacrificate o dedicate agli idoli, secondo che è scritto:

“Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani” (Atti 15:28-29),

e questo perchè sono sacrificate o dedicate ai demoni e noi non dobbiamo avere comunione con i demoni per non provocare Dio a gelosia, secondo che dice Paolo ai Corinzi:

“Che dico io dunque? Che la carne sacrificata agl’idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? Tutt’altro; io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demonî e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione coi demonî. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice de’ demonî; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demonî. O vogliam noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?” (1 Corinzi 10:19-22).

La carne halal rientra quindi tra quelle carni che i Gentili dedicano ai demoni, da cui ci dobbiamo astenere.

Nessuno vi tragga in errore, citandovi tutti quei passi biblici che ci permettono di mangiare ogni cibo, perchè il divieto – confermato dagli apostoli e dagli anziani a Gerusalemme – di mangiare carni sacrificate agli idoli permane tuttora. E nessuno vi tragga in errore neppure dicendovi che alla fin fine il dio dei Mussulmani è lo stesso Dio di cui parla la Bibbia, perchè non è assolutamente così, in quanto il loro Allah è un dio straniero in quanto nega di avere un figlio il cui nome è Gesù Cristo, e nega che Egli sia morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione. Per l’Allah dei Mussulmani, Gesù non morì sulla croce e neppure nacque per morire sulla croce.

Adesso è bene che sappiate questo, e cioè che Paolo dice:

“Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza; perché al Signore appartiene la terra e tutto quello ch’essa contiene. Se qualcuno de’ non credenti v’invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza. Ma se qualcuno vi dice: Questa è cosa di sacrificî, non ne mangiate per riguardo a colui che v’ha avvertito, e per riguardo alla coscienza; alla coscienza, dico, non tua, ma di quell’altro; infatti, perché la mia libertà sarebb’ella giudicata dalla coscienza altrui? E se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie? Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. Non siate d’intoppo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio: sì come anch’io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l’utile mio proprio, ma quello de’ molti, affinché siano salvati” (1 Corinzi 10:25-33).

Quindi, è evidente che nel momento che venite a sapere che quella carne che si vende al mercato o che vi viene messa davanti affinché la mangiate è carne halal, avete il dovere di astenervi da essa.

Chi ha orecchi da udire oda

Giacinto Butindaro

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Algeria, il governo: ‘Esiste un piano per diffondere il cristianesimo’

Esiste un piano per diffondere il cristianesimo in Algeria”, ad affermarlo è il ministro per gli Affari religiosi di Algeri, Abu Abdullah Ghulamallah, citato dal quotidiano al-Quds al-Arabi. “Con l’avvento della globalizzazione è iniziata in Algeria una forte attività di missionari cristiani che portano da noi le cose negative dei loro Paesi. Riescono a convincere in modo particolare gli strati più poveri della popolazione e in particolare gli analfabeti“. Per combattere il fenomeno il ministro ha una soluzione. “Il governo è impegnato ad aumentare le attività culturali delle moschee e delle scuole religiose in modo da rendere la società immune dagli effetti negativi della globalizzazione”. Pastori evangelici provenienti dagli Stati Uniti sono molto attivi in Algeria, affiancati anche da missionari protestanti francesi. “Le attività dei missionari non sono limitate alla Cabilia berbera, ma si svolgono in molte altre province”. Per contrastare il fenomeno, il Parlamento ha approvato una legge che rende lecite le attività dei religiosi non musulmani solo se riconosciute dallo Stato.

Fonte: Peacereporter.net – riprodotto con autorizzazione

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Anp: Le decisioni di Israele possono causare una nuova Intifada

di Federica Ramacci*

La decisione di Israele di inserire nella lista del patrimonio nazionale ebraico la Tomba dei patriarchi di Hebron e la Tomba di Rachele a Betlemme potrebbe causare una nuova Intifada.

E’ quanto ha affermato ieri il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) a Bruxelles, dove si trova per una serie di visite ufficiali con i vertici del Belgio e dell’Unione Europea.

“E’ una provocazione molto grave e potrebbe portare ad una guerra religiosa”, ha dichiarato il presidente Abbas, che accusa il governo israeliano di aver preso questa decisione “in un momento già particolarmente critico” per il processo di pace tra palestinesi e israeliani che invece richiederebbe “una azione intensa e coordinata da parte della comunità internazionale ed uno stop alla costruzione degli insediamenti illegali in Cisgiordania”.

Abbas ha poi lanciato un appello all’Ue affinché partecipi “attivamente al fianco degli Stati Uniti” alla ripresa del processo di pace o il rischio è quello di “una nuova spirale di violenza nella Regione”.

L’annuncio del governo israeliano di inserire i due siti archeologici di Hebron e Betlemme nella lista del patrimonio nazionale dello Stato ebraico ha già scatenato la rabbia dei palestinesi, convinti che le due aree saranno poi interdette ai musulmani.

L’Autorità palestinese ha indetto uno sciopero generale di tre giorni a Betlemme, che prevede la chiusura di negozi, scuole e università, mentre da Hebron continuano ad arrivare notizie di scontri tra palestinesi e soldati israeliani.

Durissimo anche l’intervento di Ismail Haniyeh, primo ministro palestinese a Gaza, che ha definito la decisione di Israele “un gesto irrispettoso nei confronti del team di negoziatori palestinesi”. “La decisione è la prova dell’occupazione israeliana in Cisgiordania”, ha detto Haniyeh che ha esortato i palestinesi della Cisgiordania a ribellarsi contro il progetto israeliano di “annullare la nostra identità e rubare la nostra storia”.

Luoghi contesi

I due siti inseriti da Israele nella lista del patrimonio nazionale ebraico hanno un forte valore simbolico e religioso sia per i musulmani che per gli ebrei e sono stati in più di una occasione teatro di violenti scontri tra israeliani e palestinesi.

In particolare la Tomba dei Patriarchi di Hebron è il luogo dove il 25 febbraio 1994 il colono ebreo Baruch Goldstein uccise 29 fedeli islamici inginocchiati in preghiera prima di essere linciato e secondo la tradizione ebraica è il luogo dove sono custoditi i resti di Abramo e dei figli Isacco e Giacobbe, figure care sia alla religione ebraica che ai musulmani.

Il 28 settembre del 2001 fu proprio l’ormai storica passeggiata di Ariel Sharon in un altro luogo sacro per i musulmani, l’Haram al-Sharif (Spianata delle Moschee), a dare il via alla seconda Intifada.

Eppure, nonostante gli appelli delle autorità palestinesi e i timori per una nuova escalation di violenza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in una intervista al quotidiano Ha’aretz che i negoziati con i palestinesi potrebbero riprendere molto presto.

Lo stesso quotidiano israeliano, citando fonti giordane, ha assicurato oggi che i negoziati tra palestinesi e israeliani potrebbero riprendere già il prossimo 12 marzo e per tre mesi, con la mediazione degli Stati Uniti.

* per Osservatorio Iraq(Yedioth Ahronoth , Ha’aretz, Bbc News)[24 febbraio 2010]

Fonte: OsservatorioIraq.it

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Iran: pena capitale per gli apostati verso l’approvazione del Parlamento

Nel 1979 l’ayatollah Khomeini concesse a tutti i religiosi stranieri non musulmani un mese di tempo per lasciare l’Iran. Da allora nel paese la messa a morte dei non musulmani e dei convertiti è stato un fenomeno frequente anche se lasciato alla discrezione del giudice e non imposto dalla legge. In particolare i bahai, appartenenti alla più grande minoranza religiosa iraniana che conta più di 300.000 fedeli, hanno subito violente persecuzioni con 200 giustiziati, centinaia di arrestati e altre migliaia privati dei diritti più elementari, basti pensare che i giovani non possono iscriversi all’università se non si dichiarano islamici.

È di questi giorni la notizia che la settimana scorsa il parlamento iraniano ha approvato, con 196 voti a favore, 7 contrari e due astensioni, un disegno di legge del quale si parlava da mesi: la condanna alla pena capitale di chi incoraggi la prostituzione e la corruzione, di chi instauri weblogs e siti informatici ed inoltre degli apostati cioè di tutti coloro che scelgano di abbandonare l’islam per un’altra religione, in particolare cristiana, zoroastriana o bahai che nel paese sono le più diffuse.

L’unione europea aveva chiesto a Teheran di abbandonare il progetto di legge ma non è stata ascoltata. Il testo verrà inviato alla commissione legislativa per gli eventuali emendamenti e poi rimandato al parlamento per l’approvazione definitiva.

La nuova legge iraniana individua due tipi di apostasia. Nell’apostasia innata il condannato ha genitori musulmani e abbandona la fede d’origine da adulto,nell’apostasia parentale ha genitori di altra religione, si è convertito alla religione musulmana e poi l’ha abbandonata. Nel primo caso la condanna è immediatamente eseguita ( art.225-227), nel secondo caso il condannato ha tre giorni di tempo per ascoltare buoni consigli e per tornare sulla retta via e viene giustiziato soltanto se non lo fa. ( art. 225-228).

Nel frattempo l’organizzazione internazionale CSW ( Cristian Solidarity Worldwide) da notizia di due iraniani, Mahmoud Mohammad Matin Azad di 53 anni e Arash Ahmad Ali Basirat di 40 anni, arrestati il 15 maggio scorso, accusati di apostasia dalla pubblica Corte Rivoluzionaria di Shiraz e in attesa del verdetto. L’Iran non è l’unico paese musulmano dove gli apostati vengono perseguitati accade lo stesso in Arabia Saudita, Pakistan, Muritania e Sudan. Da notare l’esemplare sprezzo del ridicolo del presidente iraniano Ahmadinejad che presenta l’Iran come un paese nel quale tutte “le minoranze religiose godono di uguali diritti”.

ANNA ROLLI

Fonte: Agenzia Radicale

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