Esiste un piano per diffondere il cristianesimo in Algeria”, ad affermarlo è il ministro per gli Affari religiosi di Algeri, Abu Abdullah Ghulamallah, citato dal quotidiano al-Quds al-Arabi. “Con l’avvento della globalizzazione è iniziata in Algeria una forte attività di missionari cristiani che portano da noi le cose negative dei loro Paesi. Riescono a convincere in modo particolare gli strati più poveri della popolazione e in particolare gli analfabeti“. Per combattere il fenomeno il ministro ha una soluzione. “Il governo è impegnato ad aumentare le attività culturali delle moschee e delle scuole religiose in modo da rendere la società immune dagli effetti negativi della globalizzazione”. Pastori evangelici provenienti dagli Stati Uniti sono molto attivi in Algeria, affiancati anche da missionari protestanti francesi. “Le attività dei missionari non sono limitate alla Cabilia berbera, ma si svolgono in molte altre province”. Per contrastare il fenomeno, il Parlamento ha approvato una legge che rende lecite le attività dei religiosi non musulmani solo se riconosciute dallo Stato.
Fonte: Peacereporter.net – riprodotto con autorizzazione
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