(Nota dell’editor: il seguente testo è riportato integralmente. La formattazione in paragrafi, grassetto e corsivo è stata aggiunta esclusivamente per migliorare la leggibilità e non è presente nel post originale.)
Oggi Dio ci ha dato la grazia di scoprire questo: l’aberrante eresia distruttiva del finanziere Giuseppe Piredda secondo cui rimane una pena temporale da pagare dopo essere stati giustificati, ossia rimane un debito di sofferenza retributiva dopo avere ottenuto la giustificazione per fede (ossia una vendetta di Dio per dei peccati commessi prima di credere nell’Evangelo),
assomiglia molto all’aberrante eresia distruttiva della Chiesa Cattolica Romana secondo cui dopo avere ricevuto la giustificazione rimane al credente un debito di pena temporale da scontare sia in questo mondo sia nel futuro in purgatorio, prima che possa essergli aperto l’ingresso al regno dei cieli.
Ecco infatti cosa afferma il Concilio di Trento:
‘Se qualcuno afferma che, dopo avere ricevuto la grazia della giustificazione, a qualsiasi peccatore pentito viene rimessa la colpa e cancellato il debito della pena eterna in modo tale che non gli rimanga alcun debito di pena temporale da scontare sia in questo mondo sia nel futuro in purgatorio, prima che possa essergli aperto l’ingresso al regno dei cieli: sia anatema’.
(Concilio di Trento, Sess. VI, can. 30)
Per cui l’eresia pireddiana consiste sostanzialmente in uno degli errori fondamentali della Chiesa papista che hanno portato alla Riforma Protestante, un errore papista però con un abito evangelico. Dio dunque ci sta confermando che questo uomo già quando era in mezzo a noi (è stato in mezzo a noi circa 30 anni!) fingeva di credere quello che crediamo noi, perché lui aveva già sulla giustificazione un’altra dottrina che non ha niente a che fare con la verità.
E vi ricordo che questa sua aberrante eresia distruttiva cammina a braccetto con l’altra sua aberrante eresia distruttiva secondo cui «ogni volta che ci inginocchiamo fratelli, noi ci stiamo appropriando di un pezzo della vita eterna!».
La sua opera diabolica compiuta di nascosto in mezzo a noi ci ricorda quella dei Gesuiti infiltrati nelle Chiese Evangeliche, che apparentemente sembrano evangelici avendo imparato il linguaggio di noi evangelici, ma nella sostanza sono cattolici romani e difatti introducono di soppiatto eresie distruttive facenti parte della perversa e diabolica teologia della Chiesa papista con lo scopo di convertire gli evangelici in cattolici, cosa che peraltro con tanti sono riusciti a fare.
Ma ormai l’eretico è stato smascherato, le sue eresie distruttive sono state rese note! Vi esortiamo quindi per l’ennesima volta nel nome del Signore Gesù a guardarvi e a ritirarvi da questo uomo eretico, che perverte le diritte vie del Signore e che distrugge il sentiero per il quale devono camminare i giusti.
Giacinto Butindaro
Fonte: giacinto.butindaro



