Archeologia: Un sigillo della regina Gezabele

Il dottor Marjo Korpel, dell’università di Utrecht, in un suo studio sostiene che un sigillo scoperto nel 1964 e datato al nono secolo a.C., apparteneva alla regina Gezabele ricordata nell’Antico Testamento.

Fu l’archeologo Nahman Avigad a scoprire il sigillo sul quale si leggeva il nome yzbl scritto in lettere dell’alfabeto ebraico antico. In un primo momento si pensò proprio alla moglie fenicia del re Acab ma, dal momento che il nome era scritto in maniera errata (le consonati non corrispondevano a quelle del nome biblico ndr.), l’attribuzione fu sospesa.

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Gerusalemme: Rinvenuto strato con oggetti del periodo del primo Tempio

L’Israel Antiquities Authority ha reso noto che archeologi hanno rinvenuto oggetti antichi nell’area della spianata della moschea Al-Aqsa, che possono gettare luce sul primo Tempio (costruito da Salomone e distrutto dai Babilonesi nel 586 a.C).

Lo strato archeologico scavato, trovato integro e non manomesso, risale proprio a quel periodo e l’area interessata è in direzione dell’angolo sud-est dell’attuale spianata del Tempio.

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Antico tunnel scoperto a Gerusalemme

Gli archeologi israeliani ai primi di settembre hanno annunciato di essere incappati nel sito di una delle scene più drammatiche del sacco di Gerusalemme da parte dei romani duemila anni fa: il canale di scolo sotterraneo che gli ebrei usavano per scappare dai conquistatori romani.

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In Galilea la soluzione di un enigma dei tempi di Salomone

All’ingresso della strada bianca che porta alla foresta di Segev, nella Galilea occidentale, si trova un cartello segnaletico in legno che porta il simbolo dalla IAA (Israel Antiquities Authority) e sotto, in lettere verdi sbiadite, il nome “Rosh Zayit Ruin”. Senza esaminare attentamente l’ingresso della strada, si rischia di non vedere il cartello coperto di erbacce, e di non rendersi conto che si tratta dell’ingresso a un sito archeologico molto speciale. Solo un fuoristrada può raggiungere il posto, viste le cattive condizioni della strada.

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Scoperto il tunnel in cui si nascondevano gli ebrei per sfuggire alle truppe romane

di DANIELA CIPOLLONI

ROMA – Al tempo dell’assedio di Gerusalemme, saccheggiata e poi distrutta dalle truppe romane al comando del futuro imperatore Tito Flavio Vespasiano, gli giudei cercarono disperatamente rifugio nelle fogne della città. Dopo quasi duemila anni di storia, uno di questi tunnel sotterranei è riemerso dalle macerie sotto cui si è sgretolato il Secondo Tempio, all’epilogo della guerra tra romani ed ebrei. Fu questo bunker, che correva da nord a sud sotto le mura della Città di David (antico nucleo della capitale israeliana), a offrire un nascondiglio agli abitanti, mentre la città era messa a ferro e fuoco.

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