Presunto assassino colpito da due condanne mai scontate
Roma, 30 mar. (Apcom) – Un pedofilo già condannato con ben due sentenze, di cui una per abusi sulla propria figlia, ma che non è mai andato in prigione e invece avrebbe colpito di nuovo: in Spagna continuano le polemiche sulla morte di Mari Luz Cortes, cinque anni appena, e il padre intervistato dal quotidiano El Mundo afferma, il premier “Zapatero dovrebbe dare delle spiegazioni”.
E’ uno scandalo simile a quelli già avvenuti in altri paesi europei. Il presunto assassino, Santiago del Valle, venerdì al suo arrivo al tribunale di Huelva (Andalusia) è stato accolto da centinaia di persone con lanci di pietre e urla di “assassino!”, e solo un imponente schieramento di polizia ha potuto evitare il linciaggio. Nei violenti scontri con le forze dell’ordine sono rimaste ferite cinque persone.
Del Valle è in custodia cautelare insieme alla sorella, coinvolta anch’essa nei fatti: secondo quanto ha dichiarato due giorni fa agli inquirenti, avrebbe sì adescato la bambina per abusare di lei, ma non l’avrebbe uccisa. Il sospetto ha sostenuto infatti che si sia trattato di “un incidente”, una caduta dalle scale.
Mari Luz, figlia del pastore evangelico zingaro Juan José Cortés, era scomparsa lo scorso 13 gennaio. Ricercata in tutta la Spagna e anche all’estero, il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto in un fiume vicino a Huelva, lo scorso 7 marzo.
Ora Cortes parla al quotidiano conservatore El Mundo: “Lo Stato è indirettamente responsabile dell’assassinio di mia figlia” e parla di “una vergogna; le indagini devono andare fino in fondo costi quel che costi”. E ancora: “quando si guida un governo non si possono affidare incarichi alla gente senza assumersene le responsabilità”. L’allusione è al ministro della Giustizia, Mariano Fernandez Bermejo, che finora non si è pronunciato sulla morte di Mari Luz né sugli errori giudiziari che hanno tenuto Del Valle fuori dal carcere. Per Cortes, 38 anni, oltre a Del Valle “ci sono molti responsabili indiretti”. I suoi strali si appuntano anche sui giudici che non hanno fatto incarcerare il pedofilo, in particolare Rafael Tirado Marquez, titolare della prima sezione penale del tribunale di Siviglia. “Dire che la colpa è di una dipendente del tribunale che era in permesso è una scusa da poco” commenta.
E ancora: “Quando cominci a renderti conto di tutte le cose che sono successe il dolore aumenta. Perché ti rendi conto che la morte di Mari Luz si poteva evitare”.
Fonte: Alice News
Video – Spagna: Folla cerca di linciare presunto assassino di Mari Luz
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