CIAD: Ribelli liberano missionario americano

Pastore evangelico, in ostaggio da nove mesi

Steven Goldbold

Roma, 26 lug. (Apcom) – I ribelli del Movimento per la democrazia e la giustizia hanno rilasciato il pastore evangelico americano Steven Godbold, 49 anni, sequestrato nel nord del Ciad nove mesi or sono. Lo riferisce la Bbc nel sito on line.

Il religioso, rapito perché sospettato di essere una spia, è stato liberato “dopo lunghi negoziati”, da parte dell’organizzazione missionaria cui faceva capo, senza pagamento di riscatto e senza condizioni.

Fonte: Alice Notizie

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Ciad: La vita di Cash Steve Goldbold, ostaggio cristiano evangelico americano detenuto dal MDJT, è in pericolo

La vita dell’americano Cash Steve Goldbold detto WARDOUGOU MOLLIA è in pericolo, secondo una informazione pervenuta alla redazione. Cash Steve Goldbold, un umanitario americano dell’Associazione per lo sviluppo del Tibesti, detenuto dal 10 ottobre nel nord del Ciad dal Movimento per la democrazia e la giustizia in Ciad (MDJT), un gruppo armato ostile al presidente Idriss Déby, diretto da Choua Dazi.

Il sig. Goldbold è stato catturato a Zounri, ad una cinquantina di chilometri ad est di Bardaï, città del massiccio del Tibesti situata ad un migliaio di chilometri al nord di N’Djamena. Un membro dell’entourage di questo americano, nato nel 1959 a Miami e presente in Ciad dal 1992, ha confermato il suo rapimento. Egli ha aggiunto che la popolazione locale ha tentato di negoziare per ottenere la sua liberazione, ma che queste trattative non avevano avuto esito positivo per il momento.

Cash Steve Goldbold che appartiene alla Chiesa evangelica in Ciad doveva partecipare ad un progetto di trivellazione a Bardaï finanziato dall’ambasciata degli Stati Uniti a N’Djamena.

Creato nel 1998, il MDJT ha costituito la principale minaccia per il presidente Déby fino alla morte del suo fondatore Youssouf Togoïmi nel 2002. Questa ribellione si è poi divisa in diverse fazioni, molto deboli e che si manifestano raramente sul terreno militare.

Fonte: Blogdei/Dabio.net

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URGENTE – Appello alla preghiera per le chiese e le opere missionarie del Ciad

Cari amici e partner dell’AMF (n.d.t. Action Missionnaire pour la Francophonie)

Vi mandiamo la copia di una mail del fratello Djas, direttore della scuola cristiana di Bessada (sud del Ciad), che ci parla della situazione allarmante in Ciad:

“La situazione militare si degrada in Ciad. I ribelli avanzano in direzione di N’Djamena e stamattina (01/02) è impossibile la comunicazione con N’Djamena. Preghiamo per il paese e per i nostri missionari a N’Djamena. Preghiamo affinché la pace torni in Ciad. Preghiamo per la famiglia Huet che abita nel quartiere Nord di N’Djamena e per l’orfanotrofio Béthanie che è situato proprio all’entrata nord di N’Djamena. Preghiamo per l’istituto affinché sia protetto. Noi siamo qui nella calma. Djas.”

Abbiamo avuto ieri 31/01 i nostri missionari Jean Christophe e Claudia HUET al telefono che ci dicevano che la scuola francese era chiusa e gli stranieri hanno l’obbligo di residenza. Stamattina 01/02, le truppe ribelli sarebbero a 150 km da N’Djamena lato est. L’esercito francese appoggia il governo in carica ed è ammassato all’uscita della città.

Grazie di pregare con noi per:

  • la sicurezza dei missionari e in modo particolare affinché i bambini non siano traumatizzati.
  • la protezione dei fratelli e sorelle ciadiani così come delle chiese.
  • affinché la Francia possa gestire questo conflitto nella pace e con saggezza.

Potete mandare una mail di incoraggiamento a:

  • J.C. e Cl. HUET: cjchuet(chiocciola)yahoo(punto)fr
  • Djas a Bessada: djasnabaye(chiocciola)yahoo(punto)fr
  • David OYEM (direttore dell’EBEN): oyem(chiocciola)yahoo(punto)fr

Fonte: Blogdei/Action Missionnaire pour la Francophonie

Foto: Avvenire.it

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Ciad: Presto libero il missionario evangelico Cash Steven Godbold

Dovrebbe presto essere rilasciato il missionario evangelico Cash Steven Godbold*, rapito lo scorso 11 ottobre nelle montagne settentrionali del Tibesti dai ribelli del ‘Movimento per la democrazia e la giustizia in Ciad’ (Mdjt): lo sostiene un componente dell’organizzazione per cui lavorava, impegnata a scavare pozzi d’acqua nella regione Zoumri. Il Mdjt, costituito nel 1998, ha diffuso un comunicato in cui ammette che, in base alle sue ricerche, Godbold non è una “spia governativa”, come sospettato al momento del sequestro. [CO]

Fonte: Misna – 14/1/2008 12.43

*Cash Steven Godbold, membro dell’organizzazione cristiana The Evangelical Alliance Mission (TEAM)

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Ciad: rapito missionario americano

N’DJAMENA – Un missionario americano della chiesa evangelica è stato rapito alcuni giorni fa nel Ciad settentrionale da un gruppo di ribelli. La notizia è stata resa nota oggi da una fonte del ministero dell’Interno. La fonte ha spiegato che sono in corso negoziati per la liberazione del religioso. (Agr)

Fonte: Corriere.it – 18 ott 15:5

CIAD: MISSIONARIO STATUNITENSE RAPITO DA RIBELLI NEL NORD

(AGI/AFP/REUTERS) – N’Djamena, 18 ott. – Un missionario della Chiesa evangelica statunitense e’ stato rapito dai ribelli Tubu a Tibesti, circa 1.000 chilometri a nord della capitale. La notizia, riferita dal ministero dell’Interno ciadiano, e’ stata confermata dal gruppo armato Movimento per la democrazia e la giustizia in Ciad (Mdjt).

Steve Goldbold, 48 anni, cristiano evangelico impegnato in un progetto di sviluppo umanitario nel nord del Paese, nell’area controllata dai ribelli di etnia Tubu, e’ stato prelevato il 10 ottobre. Il missionario e’ sospettato “di essere al servizio del regime di N’Djamena e di operare per creare divisioni all’interno del movimento”, ha dichiarato uno dei capi ribelli, Aboubakar Choua Dazi, aggiungendo che l’ostaggio “e’ in buone condizioni fisiche”.

I capi della comunita’ locale, in cui Goldbold vive da piu’ di cinque anni con il nome tubu di ‘Wordougou Mollia’, hanno aperto un negoziato per trattare la sua liberazione. I ribelli, da parte loro, hanno fatto sapere che lasceranno presto libero il missionario, a condizione che lasci il Paese e che nessun altro straniero operi nelle aree sotto il loro controllo. (AGI)

Da: Agi Mondo ONG

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