India: Estremisti indù picchiano un pastore fino allo svenimento

Nello stato del Madhya Pradesh, un gruppo di estremisti indù ha picchiato un pastore fino a fargli perdere i sensi. Il 30enne Ramesh Devda è stato assalito mentre, con i suoi due figli Elias (10 anni) e Shimon (8 anni), stava andando in moto a dirigere una riunione di preghiera.

Tre persone in moto gli hanno bloccato la strada. Devda si è fermato, dopodiché gli assalitori l’hanno colpito con randelli e bastoni di bambù.

“Mi hanno picchiato brutalmente, nel frattempo, come se non bastasse, hanno chiamato altri tre uomini per bastonarmi”, ha detto Devda. Gli estremisti l’hanno minacciato di morte avvisandolo di non farsi più vedere nella loro zona.

A causa dei colpi in testa ricevuti, Devda è svenuto e ha perso temporaneamente la vista. I figli di Devda, invece, non sono stati percossi, benché il maggiore abbia subito una ferita alla gamba.

Diversi cristiani sono stati attaccati anche in altre parti del paese. I quattro cristiani Vincent, Johnson, Satyan e Naveenad Vinod stavano tenendo un incontro di preghiera quando un gruppo di indù ha fatto irruzione. I credenti sono stati offesi, percossi e costretti ad andare al locale ufficio di polizia.

Nella provincia Madikeri, quattro cristiani sono stati aggrediti e accusati di convertire induisti al cristianesimo. I quattro sono stati condotti nell’ufficio di polizia dove sono stati rinchiusi per proteggerli da ulteriori maltrattamenti.

Nella città di Lonianpurawa una grande folla di estremisti ha fatto irruzione durante un culto in chiesa. I cristiani presenti sono stati brutalmente percossi e minacciati. (CD)

Fonte: Porte Aperte, nr. 189, Agosto 2011, pag. 12

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India: Pastore brutalmente aggredito in Madhya Pradesh

india-mandeveyLo scorso 24 maggio verso le 12:10 il pastore Ramesh Mandevey (31 anni) è stato brutalmente aggredito da 10 militanti indù a Tundavata, 8 km di distanza da Dewas, nel Madhya Pradesh, mentre ritornava da una visita ad un credente. Un compagno di viaggio del pastore Mandevey è riuscito a sfuggire agli assalitori e più tardi è ritornato per portare il ferito alla stazione di polizia. Nell’ultimo rapporto, il pastore Mandevey era ricoverato in ospedale con gravi lesioni interne.

Via | Persecution.in

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India, Madhya Pradesh: Un pastore riesce a fuggire dai suoi rapitori

Il pastore N. Chauhan, missionario di “Gospel for Asia”, è riuscito a fuggire dai suoi rapitori che lo avevano picchiato e trascinato in una casa isolata.

Gli estremisti anti-cristiani, di notte, avevano poi portato il pastore vicino ad una strada dove aspettavano di incontrare il loro capo. Nell’attesa hanno slegato Chauhan il quale ne ha approfittato per fuggire.

Chauhan ha raggiunto la casa di un credente dopo aver corso per 15 chilometri e lì si è riposato e ha potuto chiamare il suo supervisor.

Via | ANS

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India: Pastore picchiato e rapito in Madhya Pradesh

Un missionario di “Gospel For Asia” (GFA) che serve come Pastore nello Stato indiano del Madhya Pradesh è stato picchiato e rapito ed ancora non si trova.

Secondo fonti di GFA in Madhya Pradesh, il pastore N. Chauhan è stato aggredito lunedì da un gruppo di 40 estremisti anti-cristiani, picchiato violentemente e poi trascinato nella foresta.

Quando un responsabile di GFA ha cercato di chiamare il pastore Chauhan sul suo cellulare, una voce gli ha risposto dicendo: “La stessa cosa sta per succedere a te!”

L’episodio è stato segnalato alla polizia che ha promesso di prendere la questione seriamente.

Via | The Persecution Times

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INDIA: Ucciso dal proprio fratello

Il 3 aprile Thakur Sing Bhil, un cristiano indiano di 55 anni, è stato ucciso dal proprio fratello perché accusato di aver praticato la magia nera.

Il fratello ubriaco è entrato nella casa di Bhil e gli ha sparato. Credeva che la conversione di Bhil a Cristo fosse la causa della morte di sua figlia avvenuta qualche mese prima.
La moglie di Bhil dal suo nascondiglio ha dichiarato: “Il fratello più giovane di mio marito aveva una figlia di 17 anni che circa tre mesi fa è morta a causa di una grave malattia. Mio cognato ha ritenuto Bhil responsabile. Per lui il cristianesimo equivale alla magia nera. La nostra conversione alla fede cristiana l’ha fatto infuriare”. (CD)

Fonte: Porte Aperte, 159, luglio 2008, pag. 11

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