Siete sulla via della perdizione! [Audio Streaming]

Siete sulla via della perdizione!
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Siete sulla via della perdizione!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate: la sacra Scrittura, che è la parola di Dio, dichiara che esiste la via della perdizione.

Questa via è spaziosa; è una via che conduce appunto in perdizione coloro che vi si trovano, e voi siete appunto tra coloro che vi si trovano. Ora questa via mena in perdizione perché porta dopo la morte in un luogo di tormento chiamato Ades, comunemente conosciuto con il termine di inferno. Il termine inferno viene da una parola latina che significa luogo di sotto, luogo inferiore.

Ebbene, questo luogo di tormento è pieno di anime perché in questo luogo di tormento scendono le anime di coloro che muoiono nei loro peccati, e voi siete diretti in questo luogo, state camminando senza saperlo verso questo luogo di tormento. Perché? Perché siete dei peccatori, perché siete sotto il peccato, ossia siete schiavi del peccato perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. In quanto peccatori voi siete figliuoli di ira; l’ira di Dio infatti è sopra di voi. Siete dei nemici di Dio, nemici di Dio perché siete nemici nei vostri pensieri, nella vostra mente e nelle vostre opere. Siete malvagi. E in quanto tali voi meritate di andare in perdizione, cioè meritate di andare all’inferno.

L’inferno, ripeto, è un luogo reale di tormento, non è un, non è un’allegoria, l’inferno non è un simbolo, l’inferno è un luogo reale, un luogo reale dove arde il fuoco e dove appunto, ripeto, le anime di coloro che vi sono discesi sono nei tormenti; là coloro che vi si trovano sono del continuo tormentati. Ora questa è la sorte che aspetta coloro che appunto muoiono nei loro peccati e quindi immediatamente dopo la morte l’anima del peccatore scende in questo luogo e là vi rimane fino al giorno del giudizio.

Quando i peccatori risusciteranno in resurrezione di giudicio, compariranno davanti al trono di Dio per essere giudicati secondo le loro opere e poi saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda. Là, in questo altro luogo di tormento, saranno tormentati nei secoli dei secoli, quindi non solo più con la loro anima ma anche con il loro corpo. Allora considerate quello che vi aspetta: vi aspetta una eternità piena di tormenti, tormenti reali, quindi prima all’inferno e poi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, dove sarete tormentati nei secoli dei secoli per l’eternità.

Dunque considerate la via nella quale voi siete, dove conduce, a cosa conduce, ma io vi annunzio l’Evangelo. Vi annunzio l’Evangelo che è la buona novella, la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dei morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio.

Questo è l’Evangelo, potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo primo e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto: “ma il giusto vivrà per fede”. Dunque sappiate che credendo nell’Evangelo l’uomo viene affrancato dal peccato che lo domina, liberato, questo grazie al prezioso sangue di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che egli ha sparso sulla croce.

Ebbene, credendo nell’Evangelo oltre ad essere l’uomo affrancato dal peccato viene giustificato, cioè reso giusto, Iddio gli imputa la giustizia senza opere. L’uomo riceve la giustizia di Dio basata sulla fede, perché Cristo è il termine della legge per essere giustizia ad ognuno che crede. Oltre ad essere giustificato l’uomo ottiene la remissione dei peccati perché di lui, cioè di Gesù Cristo, attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. In lui c’è la remissione dei peccati.

Dunque chi crede nell’ nell’Evangelo ottiene anche la remissione dei peccati, quindi la cancellazione di tutti i suoi peccati. Ed oltre a ciò egli riceve, cioè l’uomo che crede nell’Evangelo, la vita eterna. Perché chi crede ha vita eterna, è scritto: “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”. E quindi, egli cioè l’uomo che crede nell’Evangelo è sicuro di scampare alla perdizione, è sicuro, ha questa certezza. E quindi è sicuro che quando morirà si dipartirà dal corpo ma andrà ad abitare con il Signore nel regno dei cieli.

Sì perché Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dopo essere apparso ai suoi discepoli, fu assunto in cielo alla destra del Padre nei luoghi altissimi e coloro che muoiono in Cristo Gesù vanno ad abitare immediatamente, in maniera cosciente, ad abitare con il Signore nel regno dei cieli. Dunque considerate quanto sia differente la sorte che aspetta i giusti, cioè coloro che avendo creduto nell’Evangelo sono stati e sono giustificati per il sangue prezioso di Gesù Cristo.

Dunque ecco perché vi esorto a ravvedervi, quindi ad lasciare i vostri pensieri iniqui e vani e a credere nell’Evangelo, cioè nella buona novella affinché credendo nell’Evangelo siate salvati, giustificati, perdonati e otteniate la vita eterna che è il dono di Dio in Cristo Gesù. Quindi da un lato vi ho fatto conoscere in quale condizione miserabile vi trovate dal punto di vista spirituale, vi ho fatto conoscere l’orribile fine che vi aspetta in quanto siete dei peccatori, ma vi ho fatto conoscere anche la via della salvezza, sì perché esiste solo una via della salvezza.

Ravvedetevi dunque e credete nell’Evangelo affinché il Signore abbia misericordia di voi e vi strappi dal fuoco dove siete diretti. Chi ha orecchi da udire, oda.

Sul treno sbagliato

Molti anni fa, mentre ero in viaggio in treno, fui testimone di un episodio particolare che è il seguente. Il treno su cui viaggiavo era arrivato alla stazione di Bologna e si accingeva a ripartire dopo pochi minuti alla volta di Milano. Io ero seduto nella mia poltrona quando entrarono un uomo e una donna stranieri che si sedettero al mio fianco. Mancava veramente molto poco prima che il treno ripartisse, quando un uomo italiano che si trovava fuori dal treno chiamatomi da fuori il finestrino mi avvertì di dire subito ai due stranieri che il treno che essi avevano preso non andava dove essi erano diretti (essi andavano a Firenze, se non ricordo male). Ora, non so come quell’uomo sapesse che quei due stranieri andassero a Firenze, comunque lo sapeva. Appena mi ebbe parlato, parlai in inglese ai due stranieri dicendogli che quello era il treno sbagliato, e i due lasciarono subito il treno. Pochi attimi dopo il treno ripartì.

Questo episodio mi fece subito riflettere a quanti pensano di essere sulla strada giusta, quella che porta in cielo, senza sapere invece che quella strada li porta alla perdizione. Essi sono ignari della terribile sorte che li aspetta dopo morti avendo ricevuto indicazioni false. E’ nostro dovere quindi avvertire queste persone che se vogliono andare in paradiso devono lasciare quella strada su cui si trovano e prenderne un’altra. Questa via è Gesù Cristo, tramite lui si giunge nel Regno dei cieli. E’ una via angusta su cui non camminano molte persone, ma è una via sicura. Certamente non tutti ci ascolteranno, la maggior parte si farà beffe di noi, o dirà che siamo pazzi o che ci stiamo sbagliando, ecc., ma alcuni accetteranno la nostra parola e lasceranno la loro via per prendere la via della salvezza.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Vasi d’ira preparati per la perdizione [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Vasi d’ira preparati per la perdizione” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 66 MB (128 Kbps), 13 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 73 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

La fine che faranno i peccatori [Audio Streaming]

bibbia microfonoÈ on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “La fine che faranno i peccatori” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 11 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 12 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili prestate attenzione a questo messaggio che sto per rivolgervi perché questo è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù voglio dirvi con ogni franchezza qual è la fine che aspetta o la fine che fini diciamo che faranno i peccatori prestate la massima attenzione perché questo è quello che dice la parola di Dio la parola di Dio dice che i peccatori quando muoiono scendono nel soggiorno dei morti il soggiorno dei morti è un luogo di tormento dove c’è un fuoco dove arde un fuoco non attizzato da mano d’uomo un vero fuoco e dove appunto questo fuoco cagiona un grande tormento alle anime che vi si trovano questo è quello che dice la Sacra Scrittura nel capitolo sedici di Luca dove Gesù ha raccontato una storia la storia del ricco e Lazzaro ecco cosa disse Gesù “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse.” ecco dunque dove state andando state andando in questo luogo perché voi siete sulla via della perdizione voi che siete sotto il dominio del peccato sotto la potestà delle tenebre siete sulla via che mena in perdizione cioè nel soggiorno dei morti e qui appunto viene usata la parola greca Ades che indica appunto il soggiorno dei morti comunemente denominato nel linguaggio diciamo comune inferno inferno dunque è un luogo situato nel cuore della terra nell’aldilà dove scendono le anime dei peccatori è un luogo di tormento avete notato questo l’anima di quel ricco quando vi si trovò implorò pietà implorò pietà perché si trovava tormentato in mezzo al fuoco perché fanno questa fine i peccatori perché sono sotto la condanna di Dio perché l’ira di Dio è sopra di loro per questa ragione coloro che muoiono nei loro peccati scendono in questo luogo di tormento e in questo luogo di tormento vi rimarranno fino al giorno del giudizio quando risusciteranno in risurrezione di condanna compariranno quindi davanti al trono di Dio saranno giudicati secondo le loro opere e saranno scaraventati anima e corpo in un altro luogo di tormento che si chiama stagno ardente di fuoco e di zolfo e come dice lo stesso nome è un luogo terribile perché c’è il fuoco e c’è appunto lo zolfo e là i peccatori saranno tormentati nei secoli dei secoli ossia per l’eternità prestate la massima attenzione dunque perché qui c’è di mezzo la vostra eternità un periodo di tempo illimitato senza fine considerate considerate per un momento eh che cos’è l’eternità ma soprattutto considerate che cos’è l’eternità senza il Signore là in mezzo al fuoco a piangere a stridere i denti dal dolore dal tormento e quindi quello che la fine che aspetta i peccatori è una fine veramente piena di ignominia una una fine vergognosa una fine orribile e tutto questo appunto perché i peccatori sono sotto la condanna di Dio ma vi porto la buona novella relativa al regno di Dio vi annunzio l’Evangelo e questo Evangelo dice che Gesù Cristo il Figlio di Dio nella pienezza dei tempi è venuto in questo mondo per compiere la propiziazione dei nostri peccati in che maniera morendo sulla croce per i nostri peccati quindi caricandosi di tutte le nostre iniquità e resuscitando il terzo giorno dai morti con un corpo immortale incorruttibile e questa resurrezione è avvenuta a cagione della nostra giustificazione e dopo essere risuscitato apparve a molti facendosi vedere per diversi giorni prima di essere assunto in cielo alla destra di Dio dove si trova tuttora ora chiunque crede in lui riceve la remissione dei suoi peccati lo ripeto chiunque crede in Gesù Cristo riceve la remissione dei suoi peccati e quindi sparisce la condanna che è sopra il suo capo passa da uno stato di condanna a uno stato di giustificazione perché perché mediante la fede in Gesù Cristo egli viene costituito costituito giusto davanti a Dio dunque la buona notizia è che chiunque crede in Gesù Cristo viene giustificato viene giustificato dunque con mediante quello che ha compiuto Gesù Cristo cioè mediante la sua opera propiziatoria eh l’uomo mediante la fede in Cristo viene costituito giusto e quindi non v’è più alcuna condanna per coloro che credono nel Signore Gesù Cristo questa è la buona notizia e dato che non c’è più alcuna condanna per coloro che credono in Gesù Cristo per essi quando moriranno non si apriranno le porte dell’inferno ma si apriranno le porte del cielo perché appunto sono salvati sono riconciliati con Dio sono perdonati e dunque quando muoiono i giusti essi si dipartono dal corpo ma per salire per salire e giungere nel regno celeste nel regno nel regno dei cieli e là appunto che vanno le anime dei giusti vedete dunque la buona notizia qual è che mediante la fede in Gesù Cristo si viene perdonati perdonati gratuitamente perché Cristo Gesù mediante la sua opera ha appunto acquistato la redenzione la redenzione eterna e quindi mediante la fede in Gesù Cristo si ottiene la vita eterna ecco dunque che cosa dovete fare per essere giustificati quindi per passare dalla condanna alla giustificazione questo dovete fare dovete ravvedervi dei vostri peccati sì perché voi siete dei peccatori avete peccato nel cospetto di Dio chi più chi meno ma ognuno di voi ha peccato e quindi vi dovete ravvedere questo Iddio vi comanda e vi comanda altresì di credere nel Signore Gesù Cristo nella sua morte espiatoria e nella sua resurrezione solamente in questa maniera potrete potrete ottenere la remissione dei vostri peccati e la vita eterna se rifiuterete di ravvedervi e di credere nel Signore Gesù Cristo sapete la fine che vi aspetta lo sapete non potrete giammai dire nessuno mi aveva avvertito non lo potrete dire nella maniera più assoluta il vostro sangue ricadrà sul vostro capo sì il vostro sangue ve lo posso dare per certo questo perché io vi ho avvertito sono netto del vostro sangue perché vi ho detto qual è la fine che vi aspetta se perseverate nel peccato se morirete nei vostri peccati ma vi ho altresì detto anche come fare cosa dovete fare per scampare per scampare a questa orribile fine che aspetta i peccatori lo ripeto vi dovete ravvedere dei vostri peccati e credere nel Signore Gesù Cristo chi ha orecchi da udire oda

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Le ADI e la sorte eterna di quelli che non hanno udito il Vangelo

Dottrina ADI

Le ADI insegnano che coloro che dopo avere sentito il Vangelo lo rigettano andranno in perdizione, e in questo dicono il giusto. Ma quando si tratta di parlare della sorte eterna che aspetta coloro che sono morti senza avere avuto l’opportunità di sentire il Vangelo, allora fanno un altro discorso
Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, afferma per esempio:

‘Vi è una componente dello spirito umano che intuisce quello che è giusto e quello che è errato, perchè esiste una parziale rivelazione divina alla coscienza umana che spinge al pentimento. …. Dio, quindi, giudicherà tutti gli uomini per quello che hanno fatto, secondo la luce che è stata data a ciascuno; questo metodo è assolutamente giusto da parte del Creatore, e come Suoi figli noi lo accettiamo …. Se siamo saggi non spenderemo troppo tempo a discutere di teorie umane che cercano di risolvere quello che Dio ha già risolto. Il nostro privilegio ed il nostro dovere di seguaci di Gesù Cristo è di annunciare ‘Tutto L’Evangelo’ e non di formulare delle congetture riguardo alla sorte eterna di coloro che non avranno occasione di ascoltarlo’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, pag. 25).

Rodolfo Arata, pastore di una Chiesa ADI di Palermo, nel suo articolo ‘Quale sarà la sorte eterna di chi non ha mai sentito parlare di Gesù?’ afferma: ‘Iddio, nella Sua giustizia, potrà tener conto della maggiore o minor conoscenza ricevuta da ogni uomo (Matt. 11:20-24; Luc. 12:47,48), ma l’insegnamento generale delle Scritture sembra non lasciare intravedere possibilità di salvezza per chi non ha ricevuto il perdono dei propri peccati per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo: “IO sono la Via, la Verità, la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me” (Giov. 14:6); “In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12). Chi ha ricevuto il messaggio dell’Evangelo, piuttosto di domandarsi che ne sarà di chi non ha mai sentito questo annuncio, farebbe bene a prendere una decisione personale in merito alla salvezza perché, se qualche perplessità si può avere circa il destino eterno di chi non ha mai sentito l’annuncio della salvezza in Gesù, non c’è alcun dubbio sulla sorte di chi questo annuncio ha udito’. http://www.adipa-noce.it/approfondimenti-biblici/35-studi-biblici/76-quale-sara-la-sort-eterna-di-chi-non-ha-mai-sentito-parlare-di-gesu.html).
E dunque, secondo le ADI, non si deve dire che coloro che non ascolteranno il Vangelo andranno certamente in perdizione, perché questa è una congettura (che il dizionario definisce ‘ipotesi, giudizio, e sim. Fondato su indizi, apparenze, considerazioni personali’). E’ implicito infatti nelle loro parole che resta una possibilità di salvezza anche per persone che non hanno mai sentito parlare del Vangelo.

Confutazione

Ancora una volta non si può non riconoscere che le ADI fanno delle affermazioni false, perché noi in quanto Cristiani, sappiamo dalla Scrittura qual è la sorte eterna di coloro che non avranno udito il Vangelo, e quindi dobbiamo parlarne per mostrare la nostra fedeltà alla Scrittura. La Scrittura ne parla, e quindi noi ne parliamo.
Ecco infatti cosa dice l’apostolo Paolo ai santi di Roma: “Tutti coloro che hanno peccato senza legge, periranno pure senza legge” (Romani 2:12). E chi sono coloro che hanno peccato senza legge? I pagani, le genti, “I Gentili che non hanno legge” (Romani 2:14), i quali anche loro hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Avete notato cosa dice Paolo di costoro? Che PERIRANNO, dunque andranno in perdizione. D’altronde lo stesso apostolo più avanti dice che “a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia” (Romani 4:5), ed anche: “E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?” (Romani 10:14); se dunque per essere salvati è indispensabile credere in Gesù Cristo, e per credere è indispensabile sentire parlare di Cristo, mi pare ovvio che coloro che sono morti senza avere sentito parlare di Cristo – sia essi Giudei che Gentili – non hanno potuto credere, e quindi rimarranno perduti e andranno in perdizione. E difatti Gesù ha detto: “Chi non avrà creduto, sarà condannato” (Marco 16:16), a prescindere che chi non avrà creduto aveva o non aveva sentito il Vangelo. Questi sono gli increduli la cui parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo (Apocalisse 21:8).
Quanto appena esposto non è una congettura, le congetture sono altre. Per esempio è una congettura l’affermazione che Luca somministrava certamente qualche calmante a Paolo quando la scheggia nella sua carne diventava più dolorosa (cfr. Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, pag. 139), è una congettura l’affermazione che Giobbe era orgoglioso e quindi Dio lo disciplinò (cfr. Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, pag. 134), è una congettura la gap-theory (cfr. Cristiani Oggi, 1988 N° 4, pag. 2), è una congettura l’idea di un fuoco dell’inferno allegorico (cfr. Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, pag. 231), è una congettura l’idea che la Nuova Gerusalemme è una città simbolica (cfr. J. Oswald Sanders, Essere con Cristo cosa di gran lunga migliore, ADI-Media Roma 1999, pag. 129-130, 132, 39), ecc. Queste sono congetture, cioè dei giudizi basati su considerazioni personali, che in quanto contrarie alla Parola di Dio devono essere rigettate con forza, senza esitazione.
E poi vorrei dire questo. Se fosse così come dicono le ADI, questo vorrebbe dire che siamo chiamati a dubitare delle parole di Dio in merito alla sorte eterna degli increduli, e quindi a non fidarci della Parola di Dio in tutto e per tutto. E questo ritengo sia molto grave.
Ma come fa a dire Rodolfo Arata che ‘qualche perplessità si può avere circa il destino eterno di chi non ha mai sentito l’annuncio della salvezza in Gesù’, quando la Bibbia non lascia alcun dubbio sulla sorte eterna di costoro? Sono veramente indignato e disgustato nel sentire fare questi discorsi, perché questo significa portare i credenti a non fidarsi pienamente della Scrittura.
Ma d’altronde i pastori ADI negando il proponimento dell’elezione di Dio, è inevitabile che finiscano con il fare questi vani ragionamenti, perché non accettando che coloro che credono, credono perché sono stati ordinati a vita eterna da Dio fin dalla fondazione del mondo, cioè perché sono dei vasi di misericordia preparati per la gloria, non possono ammettere che ci siano delle persone a cui Dio non fa neppure pervenire l’annuncio della salvezza perché vasi d’ira preparati per la perdizione. Ecco dunque un’altra nefasta conseguenza della negazione della dottrina dell’elezione.
Noi quindi, se da un lato affermiamo che coloro che non avranno sentito parlare del Vangelo andranno certamente in perdizione, dall’altro diciamo anche che certamente quelli che Dio ha ordinato a vita eterna o eletto a salvezza fin dal principio crederanno (cf. Atti 13:48; 2 Tessalonicesi 2:13), e quindi in una maniera o nell’altra Dio farà loro pervenire il messaggio dell’Evangelo affinché credano in esso. Potrà pure fare ciò servendosi di visioni e sogni; d’altronde Paolo fu salvato in seguito ad una visione in cui gli apparve Gesù; e Cornelio fu visitato da un angelo del Signore affinché mandasse a chiamare l’apostolo Pietro che gli avrebbe parlato di cose per le quali sarebbe stato salvato lui e la sua casa; e l’Eunuco che tornava in Etiopia incontrò l’evangelista Filippo, che gli annunciò Gesù, perché un angelo di Dio prima e poi lo Spirito di Dio lo avevano fatto dirigere verso quell’uomo.

Nessuno dunque vi seduca con vani ragionamenti

La grazia sia con voi

Giacinto Butindaro

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