Büyükada, Have you seen this girl?, Bu kızı gördünüz mü?

Have you seen this girl?

Greetings to all

The girl you see in the photograph is a Turkish girl, and the photograph was taken in 2009 by Vincenza Trentinella on the Turkish island of Büyükada and is referred to by her as Angela Celentano, a little girl of three years of age (see photo below) who disappeared in 1996 on Monte Faito (about 40 kilometers from Naples, Italy) during a picnic. If anyone recognizes her or identifies with her, is invited to contact the nearest Police Station in Turkey or the Public Prosecutor’s Office of Torre Annunziata (Naples) – https://www.procura.torreannunziata.giustizia.it – which is dealing with the investigation into the disappearance of Angela Celentano.
Vincenza Trentinella’s Facebook page is this one https://www.facebook.com/angelacelentanooggi
Thank you.
Best regards

Bu kızı gördünüz mü?

Herkese selamlar

Fotoğrafta gördüğünüz kız bir Türk kızıdır, ve fotoğraf 2009 yılında Vincenza Trentinella tarafından bir Türk adası olan Büyükada’da çekilmiştir ve 1996’da Monte Faito’da (Napoli, İtalya’dan yaklaşık 40 kilometre uzaklıkta) bir piknik sırasında kaybolan üç yaşındaki (aşağıdaki fotoğrafa bakın) küçük bir kız olan Angela Celentano olarak anılır. Onu tanıyan veya onunla ilişkili biri varsa, Angela Celentano’nun ortadan kaybolmasıyla ilgili soruşturmayla ilgilenen Türkiye’deki en yakın Polis Karakolu’yla ya da Torre Annunziata (Napoli) Cumhuriyet Savcılığı’yla – https://www.procura.torreannunziata.giustizia.it – irtibata geçmeye davet edilmektedir. Vincenza Trentinella’nın Facebook sayfası budur https://www.facebook.com/angelacelentanooggi
Teşekkür ederim.
Saygılarımla.

ANGELA CELENTANO, PISTA TURCA: ecco la strada sull’isola turca di Büyükada

Siamo in grado, grazie a Dio, di potervi indicare la strada sulla quale la signora Vincenza Trentinella, quando si recò nel Marzo 2009 sull’isola turca di Büyükada, al largo di Istanbul (Turchia), scattò la sottostante fotografia in cui si vede la ragazza (la prima ragazza a sinistra delle tre, che con la faccia guarda indietro) che secondo la signora Trentinella è Angela Celentano, la bambina che il 10 Agosto 1996 fu rapita sul Monte Faito (Napoli) durante un pic-nic organizzato dalla Chiesa Evangelica Pentecostale di Vico Equense (Napoli), di cui allora era pastore il nonno materno di Angela Celentano, che peraltro era presente quel giorno sul Faito tra la comitiva dei gitanti.

L’indirizzo è il seguente: 2 Düz Sk. Adelario di Erfurt, Provincia di Istanbul
https://goo.gl/maps/JDoSKc25eRsgfosW8

Dovrebbe essere questa la strada alla luce del fatto che l’edificio sulla sinistra indicato con la freccia corrisponde a quello della foto, compreso anche l’edificio a fianco con il camino.

Fonte della foto della signora Vincenza Trentinella

Scaricate gratuitamente il mio libro «Angela Celentano: un mistero che dura dal 10 Agosto 1996, Roma 2017»

Giacinto Butindaro

[Video] L’arca di Noè ritrovata?

http://www.youtube.com/watch?v=grM9vaS13PA

Degli esploratori Evangelici affermano di avere trovato l’arca di Noè sul Monte Ararat

27 Aprile 2010

Un gruppo di esploratori evangelici Cinesi e Turchi hanno affermato Lunedì (26 Aprile 2010) che essi credono di aver trovato l’arca di Noè ad un altezza di 4000 metri su una montagna in Turchia.

Gli esploratori dicono di avere recuperato dei campioni di legno da una struttura sul Monte Ararat nella Turchia orientale che tramite l’esame al carbonio – loro affermano – risalgono a 4800 anni fa.

Yeung Wing-cheung, membro del team appartenente al Noah’s Ark Ministries International, ha affermato: ‘Non diciamo che sia l’arca di Noè al 100% ma pensiamo che lo sia al 99.9%.

Notizia tratta dal sito del Sydney Morning Herald

Per chi vuole saperne di più vada qua al sito di Noah’s Ark Ministries

Guarda il video sopra con i filmati relativi a questa spedizione sul monte Ararat e al supposto ritrovamento dell’Arca di Noè

———————-

Ricordiamo il racconto biblico sul diluvio e sull’arca di Noè:

“E l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. E l’Eterno si pentì d’aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. E l’Eterno disse: ‘Io sterminerò di sulla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento d’averli fatti’.

Ma Noè trovò grazia agli occhi dell’Eterno. Questa è la posterità di Noè. Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noè camminò con Dio. E Noè generò tre figliuoli: Sem, Cam e Jafet.

Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era ripiena di violenza. E Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché ogni carne avea corrotto la sua via sulla terra. E Dio disse a Noè: ‘Nei miei decreti, la fine d’ogni carne è giunta; poiché la terra, per opera degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra. Fatti un’arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece, di dentro e di fuori. Ed ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell’arca sarà di trecento cubiti; la larghezza, di cinquanta cubiti, e l’altezza, di trenta cubiti. Farai all’arca una finestra, in alto, e le darai la dimensione d’un cubito; metterai la porta da un lato, e farai l’arca a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano. Ed ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere di sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello ch’è sopra la terra, morrà. Ma io stabilirò il mio patto con te; e tu entrerai nell’arca: tu e i tuoi figliuoli, la tua moglie e le mogli de’ tuoi figliuoli con te. E di tutto ciò che vive, d’ogni carne, fanne entrare nell’arca due d’ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. Degli uccelli secondo le loro specie del bestiame secondo le sue specie, e di tutti i rettili della terra secondo le loro specie, due d’ogni specie verranno a te, perché tu li conservi in vita. E tu prenditi d’ogni cibo che si mangia, e fattene provvista, perché serva di nutrimento a te e a loro’.

E Noè fece così; fece tutto quello che Dio gli avea comandato.

E l’Eterno disse a Noè: ‘Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, poiché t’ho veduto giusto nel mio cospetto, in questa generazione. D’ogni specie di animali puri prendine sette paia, maschio e femmina; e degli animali impuri un paio, maschio e femmina; e parimente degli uccelli dei cieli prendine sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza sulla faccia di tutta la terra; poiché di qui a sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, e sterminerò di sulla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto’.

E Noè fece tutto quello che l’Eterno gli avea comandato.

Noè era in età di seicent’anni, quando il diluvio delle acque inondò la terra. E Noè, coi suoi figliuoli, con la sua moglie e con le mogli de’ suoi figliuoli, entrò nell’arca per scampare dalle acque del diluvio. Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, vennero delle coppie, maschio e femmina, a Noè nell’arca, come Dio avea comandato a Noè.

E, al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sulla terra. L’anno seicentesimo della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s’aprirono. E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. In quello stesso giorno, Noè, Sem, Cam e Jafet, figliuoli di Noè, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figliuoli con loro, entrarono nell’arca: essi, e tutti gli animali secondo le loro specie, e tutto il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutto quel che porta ali. D’ogni carne in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell’arca: venivano maschio e femmina d’ogni carne, come Dio avea comandato a Noè; poi l’Eterno lo chiuse dentro l’arca. E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l’arca, che fu levata in alto d’in su la terra. E le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra, e l’arca galleggiava sulla superficie delle acque. E le acque ingrossarono oltremodo sopra la terra; e tutte le alte montagne che erano sotto tutti i cieli, furon coperte. Le acque salirono quindici cubiti al disopra delle vette dei monti; e le montagne furon coperte. E perì ogni carne che si moveva sulla terra: uccelli, bestiame, animali salvatici, rettili d’ogni sorta striscianti sulla terra, e tutti gli uomini. Tutto quello ch’era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici, morì. E tutti gli esseri ch’erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati di sulla terra; non scampò che Noè con quelli ch’eran con lui nell’arca. E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni.

Or Iddio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame ch’era con lui nell’arca; e Dio fece passare un vento sulla terra, e le acque si calmarono; le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo; le acque andarono del continuo ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a scemare. E nel settimo mese, il decimosettimo giorno del mese, l’arca si fermò sulle montagne di Ararat. E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. E in capo a quaranta giorni, Noè aprì la finestra che avea fatta nell’arca, e mandò fuori il corvo, il quale uscì, andando e tornando, finché le acque furono asciugate sulla terra. Poi mandò fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Ma la colomba non trovò dove posar la pianta del suo piede, e tornò a lui nell’arca, perché c’eran delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese, e la portò con sé dentro l’arca. E aspettò altri sette giorni, poi mandò di nuovo la colomba fuori dell’arca. E la colomba tornò a lui, verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia fresca d’ulivo; onde Noè capì che le acque erano scemate sopra la terra. E aspettò altri sette giorni, poi mandò fuori la colomba; ma essa non tornò più a lui. L’anno secentesimoprimo di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra; e Noè scoperchiò l’arca, guardò, ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. E il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta.

E Dio parlò a Noè, dicendo: ‘Esci dall’arca tu e la tua moglie, i tuoi figliuoli e le mogli dei tuoi figliuoli con te. Fa’ uscire con te tutti gli animali che son teco, d’ogni carne: uccelli, bestiame, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perché abbondino sulla terra, e figlino e moltiplichino sulla terra’. E Noè uscì con i suoi figliuoli, con la sua moglie, e con le mogli dei suoi figliuoli. Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quel che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall’arca. E Noè edificò un altare all’Eterno; prese d’ogni specie d’animali puri e d’ogni specie d’uccelli puri, e offrì olocausti sull’altare. E l’Eterno sentì un odor soave; e l’Eterno disse in cuor suo: ‘Io non maledirò più la terra a cagione dell’uomo, poiché i disegni del cuor dell’uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto. Finché la terra durerà, sementa e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno mai’

Genesi 6:5-22; 7:1-24; 8:1-22

La grazia del Signore sia con tutti i suoi santi

Giacinto Butindaro

Aggiornamento – 28 aprile 2010

ATTENZIONE – La notizia sul ritrovamento dell’arca è una BUFALA

Fratelli nel Signore, la notizia che ieri in poche ore aveva fatto il giro del mondo, cioè la notizia del ritrovamento dell’arca di Noè è una colossale frode, studiata a tavolino e messa in atto da questo team di cosiddetti Evangelici.

Veramente sono riusciti ad ingannare tante persone, peggio per loro.

Hanno provveduto loro al legno, a metterlo in una cava, e a fare tutta quella messa in scena. Questa è gente riprovata quanto alla fede.

Per chi conosce l’Inglese invito a leggere questo articolo che smaschera il supposto ritrovamento.

Comunque su siti specializzati in archeologia biblica viene già confermata che il tutto è una bufala

Dio vi benedica

Giacinto Butindaro

 

Turchia: Vandalizzata una libreria cristiana ad Adana

turchia-adanaA seguito di minacce di musulmani nazionalisti la libreria della Società Biblica turca della città di Adana (N.d.R. anticamente Antiochia di Cilicia) è stata vandalizzata due volte in una settimana, il 7 e il 12 febbraio. La telecamera di sicurezza ha mostrato due giovani che rompevano la vetrina e colpivano la porta d’ingresso. I danni materiali sono considerevoli.

La libreria aveva ricevuto minacce da musulmani e da nazionalisti. Lo scorso novembre un uomo era entrato ed aveva gridato accuse secondo le quali la libreria era legata alla CIA: “Voi lavorate con loro per uccidere la gente nei paesi musulmani”.

Fonte: Christianisme Aujourd’hui – riprodotto con autorizzazione

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Turchia: Un nuovo sospetto nell’uccisione dei tre cristiani sgozzati a Malatya

Si tratterebbe del capo dell’organizzazione ultranazionalista, che avrebbe programmato l’esecuzione. Cinque rischiano l’ergastolo, altri 2 solo un anno di prigione.

Necati Aydin, Tilmann Geske e Ugur Yuksel
Necati Aydin, Tilmann Geske e Ugur Yuksel

Ankara – Un tribunale turco ha accusato un nuovo sospetto nell’assassinio di tre cristiani avvenuto a Malatya, nell’est del paese, nel 2007. Sette giovani sono già sotto processo per l’uccisione del missionario tedesco Tilmann Geske e per i due convertiti turchi Necati Aydin e Ugur Yuksel, avvenuta nella sede della casa editrice cristiana Zerve. I tre sono stati ritrovati sgozzati.

Il nuovo sospetto, Varol Bulent Aral, è stato accusato di essere “il leader di un’organizzazione terrorista” e “l’assassino di più di una persona come parte delle attività dell’organizzazione”.

Le accuse ad Aral come istigatore dell’esecuzione, provengono da uno del gruppo già in prigione. Cinque di loro sono andati alla casa editrice, che stampava bibbie in lingua turca, e con la scusa di voler parlare di cristianesimo li hanno dapprima legati e bendati, poi li hanno torturati e infine sgozzati. La casa editrice aveva ricevuto già forti minacce e i suoi dipendenti avevano chiesto protezione alla polizia.

Al processo, iniziato nel novembre 2007, il pubblico ministero ha incriminato gli accusati di aver costituito “un’organizzazione terrorista per imporre con la forza le loro convinzioni ideologiche sugli altri”. E ha chiesto l’ergastolo per 5 di loro. Gli altri due sospetti rischiano almeno un anno di prigione per aver aiutato gli uccisori.

Al tempo, diversi intellettuali turchi hanno incolpato dell’assassinio diversi media e politici turchi ultranazionalisti che continuano a sottolineare il “pericolo cristiano” dovuto – secondo loro – all’enorme numero di convertiti dall’Islam. In realtà, secondo il Ministro degli Interni, dal 1999 al 2001, si sono fatti battezzare solo 344 musulmani, su una popolazione di oltre 70 milioni.

Fonte: AsiaNews/Agenzie – riprodotto con autorizzazione

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