È stato rinviato al 14 gennaio il processo ai cinque giovani turchi, di età compresa tra i 19 e i 20 anni, sospettati di aver sgozzato tre cristiani a Malatya, nell’est della Turchia, ad aprile.
Ognuno di loro rischia una pena pari a tre ergastoli. L’udienza, ha riferito una fonte giudiziaria, è stata rinviata per concedere agli accusati e ai loro avvocati il tempo necessario a preparare la difesa. Grande la delusione della folta schiera di giornalisti stranieri, arrivati all’alba per assistere al processo, convinti di ascoltare una sentenza definitiva. L’uccisione dei tre cristiani, due turchi e un tedesco, suscitò grande scalpore e indignazione sia in Turchia che in Europa. Il commando di giovanissimi ultranazionalisti islamici colpì in una casa editrice che stampava libri sul cristianesimo.
Appena arrestati, alcuni degli accusati giustificarono il loro gesto dicendo di avere colpito chi cercava di diffondere “la cattiva religione” tra i musulmani. Anche lo scrittore turco di origine armena, Hrant Dink, ucciso a gennaio da un fanatico nazionalista a Istanbul era originario di Malatya. L’anno scorso venne ucciso nella sua chiesa a Trebisonda il sacerdote italiano don Andrea Santoro.
Fonte: Kataweb/repubblica.it 23 novembre 2007 alle 19:10