Una scelta giusta

Del profeta Mosè nell’epistola agli Ebrei è scritto: “Per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò d’esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone, scegliendo piuttosto d’esser maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de’ tesori d’Egitto, perché riguardava alla rimunerazione” (Ebr. 11:24-26).

Mosè dunque fece una scelta netta; preferì essere maltrattato assieme al popolo dei suoi padri anziché godersi la vita in Egitto; e questo perché lui sperava nella ricompensa che gli avrebbe dato Dio. Una scelta sicuramente pazza e insensata agli occhi di tanti suoi coetanei, ma saggia agli occhi di Dio.

Anche noi abbiamo fatto una scelta considerata da molti pazza ma agli occhi di Dio giusta, abbiamo infatti scelto di essere vituperati a motivo di Cristo e perseguitati assieme ai santi che sono sulla terra anziché continuare a servire le mondane e carnali concupiscenze. E questo perché Dio ci ha fatto capire che è meglio essere perseguitati e considerati dei pazzi sulla terra a motivo di Gesù Cristo, ma alla fine della nostra vita terrena essere accolti da lui nella gloria; anziché essere benvisti da tutti, acclamati, osannati, a motivo dei piaceri e delle ricchezze che si godono, e poi alla fine essere fatti da Lui scendere nell’Ades dove c’è il pianto e lo stridore dei denti.

Che Dio ci aiuti a considerare fino alla fine il vituperio che si subisce da questo mondo a motivo di Cristo cosa nettamente più preziosa di tutti i piaceri e le ricchezze del mondo messi assieme.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

E come Mosè innalzò il serpente nel deserto… [Audio Streaming]

bibbia microfonoÈ on line il file audio della predicazione evangelistica di Giacinto Butindaro dal titolo “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto…” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 13 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili prestate la massima attenzione al messaggio che sto per trasmettervi perché questo è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù nel libro dei Numeri è scritto quanto segue al capitolo ventuno partendo dal versetto quattro così è scritto questo questi sono fatti che si verificarono nel deserto durante il viaggio del popolo d’Israele alla volta della terra di Canaan è scritto così “Poi gl’Israeliti si partirono dal monte Hor, movendo verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si fe’ impaziente nel viaggio. E il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: ‘Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua, e l’anima nostra è nauseata di questo cibo tanto leggero’. Allora l’Eterno mandò fra il popolo de’ serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e gran numero d’Israeliti morirono. Allora il popolo venne a Mosè e disse: ‘Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro l’Eterno e contro te; prega l’Eterno che allontani da noi questi serpenti’. E Mosè pregò per il popolo. E l’Eterno disse a Mosè: ‘Fatti un serpente ardente, e mettilo sopra un’antenna; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, scamperà’. Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un’antenna; e avveniva che, quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, scampava.” dunque in questa storia noi vediamo che il popolo si rese colpevole si rese colpevole davanti a Dio perché parlò contro Dio e contro Mosè e allora il Signore punì il popolo perché Dio è giusto e mandò in mezzo al popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente e molti Israeliti morirono di quei di quei morsi a causa di quei morsi di quei serpenti velenosi e allora il popolo si umiliò e riconobbe il suo peccato e pregò appunto Mosè invitò Mosè a pre lo supplicarono affinché pregasse Iddio che allontanasse da loro quei quei serpenti e Mosè pregò Iddio e Dio gli rispose gli rispose in questa maniera ordinandogli di fare un serpente ardente di metterlo sopra un’antenna e sarebbe avvenuto questo che quando uno che veniva morso dal serpente se lo guardava sarebbe sarebbe scampato alla morte perché quel morso praticamente era letale ma chiunque avrebbe guardato quel serpente di rame messo sopra quell’antenna sarebbe scampato alla morte e così avvenne che tutti coloro che guardarono quel serpente dopo essere stati morsi scamparono alla morte Gesù Cristo il Figlio di Dio colui che nella pienezza dei tempi fu mandato da Dio in questo mondo per compiere la propiziazione dei nostri peccati tramite il suo sacrificio ebbe a dire un giorno queste parole ricollegandosi appunto a questi eventi che vi ho poco fa diciamo raccontati “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.” vedete dunque Gesù Cristo disse che era necessario che lui fosse innalzato esattamente come era stato innalzato il serpente di rame nel deserto quando Gesù parlò in questi termini cioè parlò del del fatto di che bisognava che lui fosse innalzato si riferiva alla sua morte sì proprio così alla sua morte perché in un altro passo Gesù disse “quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me.” e Giovanni dice queste queste cose a proposito di queste parole pronunziate da Gesù “Così diceva per significare di qual morte doveva morire.” difatti Gesù morì crocifisso sulla croce fu posto sopra un legno fu innalzato così appunto la Scrittura la Scrittura dice che Gesù morì dunque era necessario che Gesù Cristo il Figlio di Dio morisse sulla croce cioè che fosse innalzato per quale ragione perché solamente in questa maniera poteva avvenire la propiziazione dei nostri peccati solamente mediante lo spargimento del suo prezioso sangue potevano essere avrebbero potuto essere rimessi i peccati dunque era necessaria la sua morte espiatoria affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna dunque vedete questa è la buona notizia questa è la buona notizia che Gesù Cristo il Figlio di Dio è morto sulla croce carico delle nostre iniquità per darci la vita per darci la vita affinché noi fossimo perdonati affinché i nostri peccati fossero tutti cancellati e affinché noi ricevessimo la vita eterna e dunque è per grazia per la grazia di Dio che si ottiene la remissione dei peccati e la vita eterna non è per opere affinché nessuno si possa gloriare nel cospetto nel cospetto di Dio affinché chiunque crede in lui la Sacra Scrittura dice qualcuno dirà ma è così facile la Bibbia dice questo noi lo abbiamo sperimentato noi abbiamo sperimentato la fedeltà della parola di Dio quando abbiamo creduto nel Figliuolo di Dio infatti è avvenuto questo che ci siamo sentiti perdonati i nostri peccati si sono sono stati cancellati e abbiamo ottenuto la vita eterna e adesso abbiamo la certezza di avere la vita eterna dunque quello che vi annunziamo ve lo annunziamo anche per esperienza personale un’esperienza personale che conferma pienamente la parola di Dio dunque ascoltatemi peccatori voi che brancolate ancora nel buio voi che siete sotto la potestà delle tenebre che non sapete dove state andando ascoltate voi siete diretti all’inferno siete diretti dopo la morte in un luogo di tormento dove c’è un fuoco vero un fuoco che produce dei tormenti dei terribili e atroci dolori a tutti coloro appunto che vi ci si trovano questo è il luogo verso il quale un luogo ultraterreno verso il quale voi siete voi siete diretti considerate dunque attentamente la vostra condizione davanti a Dio siete perduti siete perduti perché siete dei peccatori ecco perché siete perduti ma Iddio ha voluto che voi ascoltaste questo messaggio che è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù l’Evangelo la buona novella sì proprio così la buona novella che consiste nell’annunzio della morte espiatoria di Gesù Cristo e nella sua resurrezione perché dovete sapere che Gesù dopo essere morto sulla croce dopo tre giorni risuscitò dai morti a cagione della nostra giustificazione e si fece vedere per diversi giorni dai suoi discepoli molti lo videro e dunque chiunque crede nel Signore Gesù Cristo riceve la remissione dei peccati e la vita eterna e dunque scampa scampa alla perdizione viene salvato dalla perdizione per la grazia di Dio quindi cosa dovete fare per ottenere la remissione dei vostri peccati per ottenere la vita eterna e scampare alla perdizione vi dovete ravvedere dei vostri peccati perché voi avete peccato davanti a Dio non importa quanto avete peccato non importa che tipo di peccati abbiate commesso voi avete peccato quindi vi dovete ravvedere e dovete credere nell’Evangelo dovete credere nell’Evangelo questo è il messaggio che Dio ha voluto farvi pervenire farvi pervenire è un messaggio meraviglioso è un messaggio glorioso questo messaggio è potenza di Dio per chiunque per chiunque crede ecco perché vi scongiuro davanti a Dio a ravvedervi dei vostri peccati e a credere nel Signore Gesù Cristo credete nel Signore Gesù Cristo affinché possiate essere perdonati affinché la vostra coscienza possa essere finalmente purificata dalle opere morte che la contaminano e affinché possiate ottenere la vita eterna e così avere la certezza che quando morirete andrete in paradiso con il Signore Gesù Cristo perché Gesù è alla destra è alla destra di Dio adesso è alla destra di Dio dove intercede per i santi e quindi sappiate questo uomini donne chiunque voi chiunque voi siate sappiate sappiate che questa questa è la buona notizia la buona notizia che Dio ha comandato che vi sia predicata ravvedetevi ravvedetevi e credete nell’Evangelo ricordatevi quegli Israeliti dopo essere stati morsi erano condannati a morire ma quando guardavano quel serpente di rame scampavano solamente guardando quel serpente di rame scamparono dalla morte quindi anche loro scamparono per la grazia per la grazia di Dio non per opere ma per per la grazia di Dio e dunque io vi ho annunziato in Cristo Gesù la grazia la grazia di Dio che salva che salva il peccatore dall’errore della sua via e dalla perdizione eterna chiu chiunque veramente crede in lui chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati e la vita eterna ravvedetevi quindi e credete in lui chi ha orecchi da udire oda

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Ascoltate Mosè e i profeti [Audio Streaming]

bibbia microfonoÈ on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Ascoltate Mosè e i profeti” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 18 MB (128 Kbps), 4 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 20 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

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Il battesimo di luce ministrato da Elia e Mosè a Gesù sul monte santo

Il battesimo di luce ministrato da Elia e Mosè a Gesù sul monte santo

ovvero quando si fa dire alla Bibbia quello che si vuole

Durante la sua predica dal titolo ‘Una voce dalla magnifica gloria’, dell’8 Febbraio 2009, Davide Di Iorio, pastore della Chiesa ADI di Reggio Calabria, ha affermato che Gesù sul monte santo, quando fu trasfigurato, fu battezzato nella luce da Elia e Mosè. Ecco le sue parole: ‘Ma Gesù non è stato battezzato in acqua? Sì, è stato battezzato in acqua per il ministero che doveva fare, ma ora ha un battesimo di luce per la sua imminente passione; è stato battezzato in acqua nel fiume Giordano, ma ora ha un battesimo di luce nella nuvola di gloria; è stato battezzato in acqua da Giovanni il Battista, ma adesso riceve il battesimo di luce da Mosè ed Elia; è stato battezzato in acqua davanti al popolo, ma adesso riceve il battesimo di luce davanti ai suoi tre apostoli; è stato battezzato in acqua al Giordano come Signore della Chiesa, ma adesso è battezzato di luce sul monte come Supremo Profeta, come Maestà, come la Somma Autorità. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il mio diletto Figlio nel quale mi sono compiaciuto. Dio sia lodato per questa maestà spiegata dal Padre’.

Ascoltate da voi stessi le sue parole.

Tutta la predicazione è scaricabile da qua: http://www.abbiatefedeindio.it/video.asp (min. 31)

Ci troviamo per l’ennesima volta davanti ad affermazioni che non hanno nulla a che fare con la verità. Questo battesimo di luce ricevuto da Gesù per mano di Elia e Mosè, si può paragonare alla consacrazione di Pietro come capo della Chiesa che ricevette Pietro da Gesù, di cui parla la Chiesa Cattolica Romana, nel senso che come non accadde mai che Pietro fu costituito capo della Chiesa così anche Gesù non ricevette mai nessun battesimo di luce sul monte santo per mano di Elia e Mosè. Parlare di questo battesimo significa far dire alla Parola di Dio cose che essa non dice e a cui neppure allude, e quindi andare al di là di quello che è scritto.

Non importa con quale enfasi si possa parlare di questo battesimo di luce, non importa quali ragionamenti vengano fatti per sostenerlo, esso non avvenne. Su quel monte avvenne semplicemente la trasfigurazione del nostro Signore Gesù Cristo, e apparvero Elia e Mosè che parlarono con Gesù della dipartenza che egli stava per compiere in Gerusalemme, e ad un certo punto venne dalla magnifica gloria la voce del Padre che disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo” (Matteo 17:5). E a proposito di quell’evento, va ricordato che Pietro, uno di quegli apostoli che erano là presenti, disse poi che Gesù “ricevette da Dio Padre onore e gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi son compiaciuto” (2 Pietro 1:17). Da come parla il Di Iorio invece pare che Gesù ricevette onore e gloria quando Elia e Mosè gli ministrarono questo cosiddetto battesimo di luce. Ma è così chiaro e semplice quello che ha detto l’apostolo Pietro; ma perché fare tutti questi ragionamenti facendo saltare fuori un battesimo di luce ministrato da Elia e Mosè a Gesù?

Devo dire che rimango sconcertato nel constatare come proprio le ADI che ripetutamente affermano di non volere andare al di là di quello che è scritto, non sono per nulla da meno di tante altre Chiese Pentecostali e non Pentecostali che vanno al di là di quello che è scritto.

Giacinto Butindaro

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Proteste dei lettori sul sito di Haaretz dopo la pubblicazione dello studio

Le Reazioni Polemiche
Sul sito di Haaretz le reazioni dei lettori. Frase più diffusa: “È Shanon che dovrebbe smettere di prendere allucinogeni”

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

GERUSALEMME – È il momento in cui Mosè sta per ricevere le tavole della legge, “E vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba – si legge nel capitolo 19 dell’Esodo – tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso dal tremore. Il monte Sinai era tutto fumante perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono della tromba diventava sempre più intenso: Mosè parla e Dio gli rispondeva con voce di tuono”.

Per secoli laici e religiosi, si sono chiesti dove i compilatori del Libro avessero attinto gli elementi di una così potente descrizione. La risposta, secondo Benny Shanon, professore di psicologia cognitiva alla Hebrew University di Gerusalemme, potrebbe essere più banale di quanto si è finora pensato. In un articolo per la rivista filosofica Time and Mind uscita qualche giorno fa a Oxford, Shanon ipotizza, provocatoriamente, ma non troppo, che quella scena potrebbe essere stata partorita da menti sotto effetto di sostanze allucinogene, facilmente reperibili in natura. Sostanze di cui gli antichi israeliti avrebbero potuto fare uso durante le loro cerimonie religiose. Un trip collettivo, insomma, cui non si sarebbe sottratto neanche Mosè. Shanon ha ricavato questa convinzione – che, ammette il professore, non potrà mai ricevere nessuna sanzione scientifica – comparando la descrizione biblica con le esperienze avute quando, visitando l’Amazzonia, bevve una pozione ricavata da una pianta chiamata “ayahuasca”. Nome scientifico: Peganum Harmala, una delicata piantina che produce un fiore bianco a cinque petali, di cui i popoli primordiali dell’America del sud usavano le bacche.

Dopo aver bevuto la pozione, ricorda Shanon, “ho avuto visioni che avevano una connotazione spirituale-religiosa”. E se il popolo di Mosè non si fosse a suo tempo trovato nella stessa identica condizione? Lo studioso avanza l’ipotesi che gli antichi israeliti avrebbero potuto imbattersi nel Sinai e nel Negev in due piante simili all’ayahuasca: una è una radice selvatica usata come allucinogeno dalle tribù beduine fino ai giorni nostri. L’altra è la famosissima acacia dai cui tronchi venne ricavato il fasciame adoperato per costruire l’Arca di Noè. Chissà.

La notizia, riportata dal quotidiano israeliano Haaretz, ha scatenato una ridda di reazione fra i lettori. Uno dei commenti più ricorrenti era: “E Shanon, cosa ha fumato prima di scrivere il suo studio?” Il professore di Gerusalemme da parte sua vede segni d’alterazione anche nell’episodio, raccontato nell’Esodo, che ritrae Mosè mentre osserva il cespuglio e d’un tratto gli compare Dio. Mosè guardò, e scorse il cespuglio in preda alle fiamme e il cespuglio non ne fu consumato” si legge. “Il tempo – dice il professore – passa diversamente sotto l’effetto di un allucinogeno e durante quel tempo Mosè sentì la voce di Dio parlargli. “Naturalmente – conclude – non tutti quelli che usano queste piante possono ricevere la Torah. Per questo, bisogna essere Mosè”.

(a. s.)

Fonte: La Repubblica, 5 marzo 2008

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