L’Ades: un luogo di tormento [Audio Streaming]

L’Ades: un luogo di tormento
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “L’Ades: un luogo di tormento” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma che esiste nell’aldilà un luogo di tormento dove scendono le anime dei peccatori. Sì, perché l’uomo ha un’anima, tenete bene a mente questo che sto dicendovi: l’uomo ha un’anima, l’uomo è composto da anima, corpo e spirito.

E quando l’uomo muore, lo spirito torna a Dio che l’ha dato, mentre l’anima continua a vivere, continua a vivere a seconda dello stato in cui si trova. Nel senso che se colui che muore, muore nei suoi peccati, l’anima sua va all’inferno, appunto il luogo di tormento da cui vi metto in guardia. Se colui che muore, muore in Cristo, allora la sua anima si diparte dal corpo e va ad abitare nel regno dei cieli, va ad abitare con il Signore, cioè in paradiso, che è un luogo di conforto, un luogo dove coloro che vanno si riposano dalle loro fatiche in maniera cosciente.

Ma eccomi a voi per mettervi in guardia da questo luogo di tormento dove voi siete diretti. Perché siete diretti in questo luogo di tormento? Perché siete dei peccatori, perché siete sotto il peccato e quindi l’ira di Dio è sopra di voi in quanto siete nemici di Dio nella vostra mente e nelle vostre opere malvage. Questa è la vostra condizione davanti a Dio ed è per questa ragione che voi siete sulla via della perdizione, cioè sulla via che mena immediatamente dopo morti in questo luogo di tormento che si chiama Ades.

La cui esistenza è stata confermata dal Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che il Padre ha mandato nel mondo per salvare il mondo e a cui il Padre ha ordinato quello che doveva dire. E queste parole che sto per leggervi, che sono uscite dalla bocca di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, sono dunque parole di Dio e quindi prestate attenzione perché sono parole fedeli e veraci.

Così è scritto nel capitolo 16 di Luca a partire dal versetto 19: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse”.

Dunque, come potete vedere, questo luogo che si chiama Ades è un luogo di tormento. In questa storia che ha raccontato Gesù, di questo uomo ricco che che diciamo godeva splendidamente ogni giorno e che vestiva porpora e bisso, di questo uomo viene detto che morì e fu seppellito e si ritrovò nell’Ades, nei tormenti. Perché nei tormenti? Perché nell’Ades c’è un fuoco, un vero fuoco non attizzato da mano d’uomo, ma pur sempre fuoco nel quale sono tormentati gli empi, coloro che appunto sono discesi in questo luogo di tormento.

Ora voi che siete sotto il peccato dovete sapere appunto che siete diretti in questo luogo di tormento. Non ci pensate voi, ma io voglio che voi ci pensiate, perché quando spirerete è là che vi ritroverete, non in paradiso come avete sentito dire a taluni che illudono le persone dicendo che alla fine Dio salverà tutti nel suo paradiso. No, non è così, Iddio non salverà tutti nel suo paradiso. Iddio nel suo paradiso salva coloro che hanno la fede, coloro che credono nel suo Figliuolo Gesù Cristo. Ma coloro che non credono nel suo Figliuolo Gesù Cristo, quando muoiono vengono fatti da lui discendere appunto in questo luogo di tormento, perché Gesù disse: “Chi non avrà creduto sarà condannato”.

Quindi tu che sei diciamo incredulo, sappi che sarai condannato, sarai condannato a un’eternità piena di tormenti. Perché vedi, quando morirai te ne andrai all’inferno (l’Ades è comunemente conosciuto con il termine inferno), te ne andrai all’inferno. Ma ricordati che l’inferno non è il luogo finale dove tu appunto passerai l’eternità, no, perché viene il giorno in cui resusciterai in resurrezione di condanna per comparire davanti a Dio, essere giudicati essere giudicato secondo le tue opere e poi essere gettato in un altro luogo di tormento che è lo stagno ardente di fuoco e di zolfo, o fuoco eterno, dove sarai tormentato anima e corpo per sempre nei secoli dei secoli.

Capisci dunque la via nella quale tu ti trovi, dove ti mena? Dove ti mena? Quando la sacra Scrittura definisce questa via la via della perdizione, proprio dice questo: mena in perdizione. Quindi io ti faccio sapere dove tu sei diretto perché tu in questo momento sei un incredulo.

Però ti voglio anche fare sapere la buona novella, l’Evangelo te lo voglio annunziare perché l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Ti annunzio l’Evangelo perché l’Evangelo è potente da salvarti se tu crederai.

Qual è l’Evangelo nel quale dunque devi credere per essere salvato? È questo: Gesù di Nazareth è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per essere affrancato dal peccato che ti domina, che ti signoreggia. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per ottenere la remissione dei tuoi peccati, di tutti i peccati che tu hai commesso e che sono dei debiti agli occhi di Dio. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per essere giustificato ossia per ottenere la giustizia di Dio basata sulla fede, per essere reso giusto.

Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per avere la vita eterna. Sì, anche la vita eterna si ottiene credendo nell’Evangelo. Infatti Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna”. Dunque nel momento in cui crederai nell’Evangelo avrai la certezza che alla morte la tua anima sarà salvata dal Signore nel suo regno celeste. Quindi sarai strappato al fuoco nel quale sei diretto, nel quale sei diretto. Sì, potrai dire veramente una volta che hai creduto: “Il Signore mi ha strappato dal fuoco, il Signore veramente mi farà scampare al fuoco dell’Ades quando morirò”.

Capisci dunque questa salvezza che Gesù Cristo il Figlio di Dio ha procurato morendo e resuscitando dai morti? Capisci quanto è grande questa salvezza? Capisci? Il Signore veramente nella sua misericordia, mediante il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo, mediante la sua resurrezione, ha provveduto una redenzione eterna. È una redenzione che ti permette di affermare con assoluta certezza che quando morirai andrai con il Signore, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con lui e quindi, e quindi ti sentirai tranquillo, gioioso, fiducioso nel Signore.

Però ascolta, ascolta. Ti ho avvertito, ti ho avvertito e continuo ad avvertirti: bada bene che se tu ti rifiuterai di ravvederti e di credere nell’Evangelo, sappi che non vedrai la vita ma l’ira di Dio resta, resterà sopra di te. Resterà sopra di te l’ira di Dio e quindi quando morirai, dato che morirai nei tuoi peccati, te ne andrai appunto nell’Ades, in questo luogo di tormento.

Che farai dunque davanti veramente alla predicazione dell’Evangelo? Crederai in esso? Io spero vivamente e prego che tu veramente possa credere nell’Evangelo perché l’Evangelo, te lo ripeto, è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente. Io questo spero. Però ti avverto: se tu rifiuterai di credere nell’Evangelo, ciò che, ciò che ti aspetta è il tormento nell’Ades prima e poi il tormento che durerà per sempre nell’altro luogo di tormento, appunto chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo, dove sarai tormentato nei secoli dei secoli.

Renditi conto quindi di che cosa ti aspetta se rifiuterai di credere nell’Evangelo che ti ho annunziato, che è l’Evangelo di Dio. Ascolta, l’Evangelo di Dio è verità, è la parola di verità. Credi nell’Evangelo e sarai salvato, sarai perdonato, sarai giustificato e otterrai la vita eterna. Fallo, affrettati. Questo è il giorno della salvezza, oggi è il giorno della salvezza. Questo è il tempo accettevole. Chi ha orecchi da udire, oda.

Ha finito di soffrire?

Spesso, quando muore un giovane o un anziano affetto da qualche grave malattia che lo ha fatto soffrire parecchio durante la sua vita si sente dire dai parenti o dagli amici: ‘Ha finito di soffrire!’.

Ma questo è vero solo per coloro che muoiono nel Signore e non per tutti, infatti solo quelli che muoiono riconciliati con Dio sono dichiarati beati dalla Parola di Dio secondo che è scritto: “E udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: Beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essendo che si riposano dalle loro fatiche, poiché le loro opere li seguono” (Apoc. 14:13). E gli altri? Bene, tutti gli altri, non importa che religione abbiano professato, se ne vanno nell’Ades (il soggiorno dei morti, conosciuto meglio con il nome di inferno), dove arde un fuoco non attizzato da mano d’uomo e dove si piange e si stridono i denti dal dolore. La storia del ricco e di Lazzaro ci insegna questo (cfr. Luca 16:19-31). Per loro dunque la sofferenza non è affatto finita, ma è proseguita, sotto un’altra dimensione e con un intensità molto maggiore. Guai a coloro che muoiono nei loro peccati, li aspetta un tormento terribile.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Il tormento eterno per coloro non trovati scritti nel libro della vita [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Il tormento eterno per coloro non trovati scritti nel libro della vita” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 59 MB (128 Kbps), 11 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 64 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

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bibbia microfonoÈ on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “E nell’ Ades , essendo nei tormenti ….” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 13 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili il messaggio che vi trasmetterò fra breve è un messaggio molto importante è un messaggio vitale per voi perché è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù il Signore dei signori e il Re dei re queste sono parole di Gesù Cristo che sono trascritte nell’Evangelo scritto da Luca al capitolo sedici legg leggerò e a partire dal versetto diciannove così ha detto Gesù “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno di ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvederanno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse.” dunque questo è il luogo nell’aldilà dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati si chiama Ades è una parola greca che designa il soggiorno dei morti ed è comunemente conosciuto in alcuni versione della Bibbia è stato tradotto colla la parola inferno è un luogo di tormento situato nel cuore della terra dove arde un fuoco un vero fuoco e in mezzo a questo fuoco si trovano coloro appunto che sono morti nei loro peccati naturalmente scendono in questo luogo di tormento con la loro anima perché il loro corpo rimane sulla terra a decomporsi ma la loro anima perché l’uomo ha un’anima la loro anima scende scende scende ed entra in questo luogo di tormento luogo che come potete vedere Gesù ha chiaramente detto che esiste e difatti ha raccontato questa storia realmente accaduta quindi perché è una storia non è una parabola è una storia e in questa storia come potete leggere da voi stessi questo uomo che aveva vissuto nei piaceri della vita che aveva vissuto al servizio di Mammona cioè delle ricchezze questo uomo quando poi morì fu seppellito però dopo morto si ritrovò in questo terribile luogo di tormento e dunque è mio dovere avvertirvi a voi che brancolate nel buio che siete ancora senza Cristo sotto la potestà di Satana schiavi del peccato è mio dovere avvertirvi da parte di Dio che voi siete diretti in questo luogo di tormento perché perché siete dei peccatori agli occhi del Signore siete schiavi del peccato chi commette il peccato è schiavo del peccato e la via che battono i peccatori è la via della perdizione cioè che mena in perdizione la via degli empi mena alla rovina e quindi siete diretti alla rovina alla perdizione e naturalmente io sapendo questo sono chiamato ad avvertirvi affinché scampiate e siate salvati è per questo che Iddio mi ha chiamato a predicarvi il ravvedimento e l’Evangelo di Cristo Gesù ecco perché la mia esortazione è questa ravvedetevi e credete nell’Evangelo di Cristo vi dovete ravvedere dei vostri peccati dei peccati che avete commesso contro Dio dovete quindi riconoscervi dei peccatori e dovete abbandonare quindi la via malvagia che state battendo e dovete anche credere nell’Evangelo di Cristo l’Evangelo di Cristo è l’annunzio della morte espiatoria del Signore Gesù Cristo e della sua resurrezione avvenuta tre giorni dopo la Scrittura infatti dice che “Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture;” e che dopo essere risuscitato apparve ai suoi discepoli facendosi vedere per diversi giorni prima di essere assunto in cielo alla destra di Dio ora questa è la buona notizia relativa al regno di Dio e al nome di Gesù Cristo dovete dunque sapere che la morte di Gesù fu una morte espiatoria perché egli si caricò delle nostre iniquità le portò nel suo corpo sulla croce là Gesù versò il suo prezioso sangue per la remissione dei nostri peccati dopo che spirò il suo corpo fu messo in una tomba ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti egli tornò a vivere con un corpo immortale glorioso incorruttibile e con quel corpo apparve ai suoi discepoli prima di essere assunto in cielo ora credendo nell’Evangelo otterrete la remissione dei vostri peccati i vostri peccati saranno cancellati non solo credendo nell’Evangelo otterrete anche la vita eterna perché sia la remissione dei peccati che la vita eterna si ottengono gratuitamente da Dio per grazia quindi non per opere non per meriti non in virtù di sacrifici umani che uno possa possa commettere sacrifici umani nel senso di rinunzie o di varie mortificazioni no la remissione dei peccati e la vita eterna sono gratuiti e per riceverli bisogna credere nel Signore Gesù Cristo di lui attestano infatti tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome e che chi crede in lui ha vita eterna e dunque ravvedendovi credendo nell’Evangelo di Cristo sarete riconciliati con Dio da nemici che siete diventerete amici da figliuoli di ira che siete adesso diventerete figliuoli di Dio da che prima adesso camminevate sulla via della perdizione poi camminerete sulla via della salvezza e quindi non sarete più sulla strada che mena all’inferno cioè nell’Ades ma sarete sulla strada che mena nel regno dei cieli in paradiso perché è là che vanno coloro che si ravvedono e credono nel Signore Gesù Cristo e perseverano nella fede fino alla fine quindi coloro che credono nel Signore Gesù Cristo hanno la certezza che quando moriranno si dipartiranno dal corpo e andranno ad abitare col Signore nel regno dei cieli dunque rinnovo l’es rinnovo l’esortazione a ravvedervi e a credere nel Signore Gesù Cristo ne va veramente della vostra della vostra sorte dopo la morte considerate se voi vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nel Signore Gesù ciò che vi aspetta è il fuoco dell’Ades il fuoco dell’Ades il fuoco dell’Ades capite l’inferno non è una favola l’inferno esiste è reale mentre io vi sto parlando ci sono tante anime che in questo luogo di tormento stanno piangendo stridendo i denti capite ecco perché Iddio ha comandato che vi sia predicato il ravvedimento e l’Evangelo di Cristo Gesù affinché siate salvati dal peccato che vi domina e dalla perdizione dalle fiamme dell’inferno nelle quali siete diretti dunque come diceva il nostro Signore Gesù Cristo chi ha orecchi da udire oda

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