È disponibile online il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro intitolata “La dottrina dell’inferno è sotto attacco!“, trasmessa in diretta ieri sera. Il file è in formato MP3 e ha una dimensione di circa 52 MB a 128 Kbps o 10 MB a 24 Kbps. La durata dell’audio è di circa 55 minuti. Puoi trovare l’archivio delle registrazioni alla seguente pagina. Puoi ascoltarlo in streaming qui sotto.
inferno
Cristo è dovuto prima morire spiritualmente «nei» nostri peccati, per poi morire fisicamente per i nostri peccati: un’eresia di perdizione che ha prodotto un altro Vangelo!
L’Evangelo della gloria del beato Iddio è sotto attacco da parte di non pochi eretici – che si presentano come Cristiani Evangelici Pentecostali – che insegnano questa eresia di perdizione: Cristo Gesù è dovuto prima morire spiritualmente «nei» i nostri peccati, per poi morire fisicamente per i nostri peccati. Adesso vi spiegherò perché questa eresia costituisce un feroce e sfrontato attacco contro l’Evangelo e crea un altro vangelo.
Partiamo dall’inizio, spiegando perché per questi eretici Cristo è dovuto prima morire spiritualmente. La ragione è perché secondo loro Gesù quando venne sulla terra, aveva un corpo immortale come sarà immortale il corpo che noi avremo alla resurrezione (adducendo come motivo il fatto che Gesù non fu generato da seme d’uomo ma dallo Spirito Santo), e quindi per poter morire fisicamente aveva prima bisogno di morire spiritualmente, come avvenne ad Adamo, il primo uomo, che prima morì subito spiritualmente (quando peccò) e poi in seguito morì fisicamente! E quando sarebbe morto spiritualmente Gesù? Quando Egli si caricò dei nostri peccati o quando Dio “l’ha fatto esser peccato per noi” (2 Corinzi 5:21); fu in quel momento che il suo corpo divenne mortale, e quindi poté morire fisicamente per i nostri peccati! Gli eretici lo dicono chiaramente: «Non poteva morire fisicamente, se non moriva spiritualmente!». Questo significa che quando Gesù nacque non aveva un corpo mortale come il nostro – cioè un corpo che poteva morire – ma era un uomo immortale e visse la quasi totalità della sua vita sulla terra come essere immortale. Per cui l’immortale corpo di Gesù ad un certo punto si sarebbe rivestito – diciamo così – di mortalità, per poi rivestirsi di nuovo di immortalità quando fu risuscitato! In base dunque al ragionamento perverso di questi eretici, Cristo prima morì «nei» nostri peccati (in quanto noi eravamo morti nei nostri peccati cfr. Efesini 2:1, e lui doveva diventare «quello che noi eravamo») e quindi «è diventato mortale come noi», ed è per questo che è potuto morire sulla croce per i nostri peccati (cfr. 1 Corinzi 15:3).
Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti
Gesù Cristo nei suoi discorsi ha ripetuto in più occasioni questa frase: “Quivi sarà il pianto e lo stridore dei denti” (Matt. 8:12; 13:42,50; 22:13; 24:51; 25:30; Luca 13:28). Quel ‘quivi’ si riferisce alle “tenebre di fuori” (Matt. 8:12; 22:13; 25:30), alla “fornace del fuoco” (Matt. 13:42), in altre parole sia all’Ades che è il luogo di tormento dove vanno i peccatori appena muoiono, e sia allo stagno ardente di fuoco e di zolfo che è il luogo finale dove saranno gettati i peccatori con il loro corpo dopo che risusciteranno e saranno condannati.
La sorte che aspetta gli empi è quindi terribile, le parole di Gesù non lasciano dubbi a riguardo. Ma essi non lo sanno, lo ignorano, essendo che camminano nelle tenebre. Loro non sanno che quando spireranno l’anima loro scenderà in basso, in un luogo sotterraneo dove ci sono fuoco e tenebre e dove appunto c’è il pianto e lo stridore dei denti che li aspetta. E’ nostro dovere quindi quando annunciamo loro la Buona Notizia del Regno di Dio dirgli pure che se non si pentiranno dei loro peccati e non crederanno nel Figliuolo di Dio non scamperanno affatto sia al tormento dell’Ades prima, e sia a quello dello stagno ardente di fuoco e di zolfo dopo.
Pensieri (Vol. 1)
Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Su coloro che si trovano all’inferno [Audio Streaming]
È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Su coloro che si trovano all’inferno” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 55 MB (128 Kbps), 10 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 59 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Ha finito di soffrire?
Spesso, quando muore un giovane o un anziano affetto da qualche grave malattia che lo ha fatto soffrire parecchio durante la sua vita si sente dire dai parenti o dagli amici: ‘Ha finito di soffrire!’.
Ma questo è vero solo per coloro che muoiono nel Signore e non per tutti, infatti solo quelli che muoiono riconciliati con Dio sono dichiarati beati dalla Parola di Dio secondo che è scritto: “E udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: Beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essendo che si riposano dalle loro fatiche, poiché le loro opere li seguono” (Apoc. 14:13). E gli altri? Bene, tutti gli altri, non importa che religione abbiano professato, se ne vanno nell’Ades (il soggiorno dei morti, conosciuto meglio con il nome di inferno), dove arde un fuoco non attizzato da mano d’uomo e dove si piange e si stridono i denti dal dolore. La storia del ricco e di Lazzaro ci insegna questo (cfr. Luca 16:19-31). Per loro dunque la sofferenza non è affatto finita, ma è proseguita, sotto un’altra dimensione e con un intensità molto maggiore. Guai a coloro che muoiono nei loro peccati, li aspetta un tormento terribile.