A cagione delle nostre offese… a cagione della nostra giustificazione [Audio Streaming]

A cagione delle nostre offese …. a cagione della nostra giustificazione
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “A cagione delle nostre offese… a cagione della nostra giustificazione” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 15 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate quello che dice la parola di Dio, che è verità.

Capitolo 4 dei Romani, leggerò alcuni versetti, leggerò alcuni versetti, precisamente precisamente i versetti che vanno dal 18 al 25: “Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quel che gli era stato detto: Così sarà la tua progenie. E senza venire meno nella fede, egli vide bensì che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent’anni), e che Sara non era più in grado d’esser madre; ma, dinanzi alla promessa di Dio, non vacillò per incredulità, ma fu fortificato per la sua fede dando gloria a Dio ed essendo pienamente convinto che ciò che aveva promesso, Egli era anche potente da effettuarlo. Ond’è che ciò gli fu messo in conto di giustizia. Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto di giustizia, ma anche per noi ai quali sarà così messo in conto; per noi che crediamo in Colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, il quale è stato dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione”.

Qui l’apostolo Paolo, parlando ai santi di Roma della giustificazione per fede e, quindi, per grazia, cita appunto come esempio Abramo e, parlando di Abramo, appunto dice che Abramo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia. Abramo credette ad una promessa di Dio e Abramo quindi fu giustificato, giustificato per fede, in quanto la sua fede gli fu messa in conto di giustizia. Ecco perché c’è scritto che questo gli fu messo in conto di giustizia, la sua fede quindi. Abramo dunque non fu giustificato per opere ma fu giustificato per la sua fede; la giustificazione quindi è per fede, infatti è scritto che “il giusto vivrà per la sua fede” ed è proprio in virtù di questa giustificazione che chi crede ha pace con Dio.

Allora dice bene l’apostolo Paolo: non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto di giustizia ma anche per noi. Lui naturalmente si include tra coloro che erano giustificati per fede quindi per la grazia di Dio, dice ma anche per noi ai quali sarà così messo in conto. Dunque la fede viene messa in conto di giustizia ai credenti i quali vengono quindi giustificati da Dio, ricevono la giustizia di Dio che viene dalla fede. Dunque la giustificazione non si ottiene per opere perché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto in quanto il giusto vivrà per la sua fede.

Ma chi sono coloro appunto a cui sarà messo in conto la in conto di giustizia la fede? Sono coloro che credono in Colui che ha risuscitato dai morti Gesù Cristo. L’apostolo Paolo è chiaro, dice: “anche per noi ai quali sarà così messo in conto, per noi che crediamo in Colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore”. Dunque dovete sapere questo: voi che siete sotto il peccato, voi potete essere giustificati soltanto per fede, quindi credendo. Ed ecco perché dovete credere in Gesù Cristo per essere giustificati.

Cosa significa credere in Gesù Cristo? Dovete credere che Gesù è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo dovete credere affinché la vostra fede vi sia messa in conto di giustizia.

Paolo dice che Cristo è stato dato a cagion delle nostre offese ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Dunque perché Gesù morì? Per i nostri peccati, a cagione dei nostri peccati, perché così era stato detto dal profeta Isaia a proposito del Cristo. Infatti egli aveva detto: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. E queste parole si sono adempiute in Gesù.

Ma egli non soltanto è morto, ma è anche risuscitato, è risuscitato il terzo giorno. Dio lo ha risuscitato affinché si adempisse quello che era stato detto da Davide, che era profeta, il quale disse parlando del Cristo, o meglio parlando della sua risurrezione: “Anche la mia carne riposerà in isperanza poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Dunque queste parole si sono adempiute, anche queste parole, in Gesù. Infatti egli è risuscitato dai morti ed è risuscitato a cagion della nostra giustificazione, cioè per giustificarci.

Ecco dunque perché coloro che credono in Gesù Cristo sono giustificati, giustificati per il suo sangue, perché egli è risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Quando io vi annunzio che Cristo è risuscitato dai morti, sappiate che vi sto dicendo che lui è risuscitato affinché noi fossimo giustificati.

Ora io sono stato giustificato quando un giorno ho creduto nel Signore Gesù Cristo. Questo è avvenuto nel 1983, era il mese di agosto, verso la fine del mese di agosto. Credetti nel Signore Gesù, credetti in Colui che è stato dato a cagion delle nostre offese ed è risuscitato a cagion della nostra giustificazione. E io, quando credetti in lui, avvertii in maniera chiara di essere stato salvato, perdonato, giustificato e avvertii con assoluta certezza in me di avere la vita eterna perché credendo in lui l’uomo ottiene anche la vita eterna che è il dono di Dio.

E dunque io vi parlo nel nome del Signore affinché anche voi, credendo nel Signore Gesù Cristo, siate salvati dai vostri peccati, siate perdonati e quindi i vostri peccati siano cancellati, vi siano rimessi affinché siate giustificati e affinché otteniate la vita eterna che è nel Figliuolo di Dio. Infatti chi ha il Figliuolo ha la vita, ma c’è anche scritto che chi non ha il Figliuolo non ha la vita. Quindi ravvedetevi e credete in Gesù Cristo il Signore affinché per fede possiate essere giustificati e possiate dunque dire assieme a noi: “Giustificati dunque per fede abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore”. È qualcosa di meraviglioso essere giustificati perché si ha pace con Dio, con il Creatore.

Noi prima di credere nel Signore Gesù eravamo sotto il peccato ed eravamo quindi dei nemici di Dio nella nostra mente, nelle nostre opere malvagie, la sua ira era sopra di noi. Ma ringraziamo Iddio perché ci ha dato di credere nel suo Figliuolo e credendo siamo stati giustificati e siamo tuttora giustificati perché è scritto che “il giusto vivrà per la sua fede”.

E il nostro desiderio, la nostra preghiera, che anche voi che siete sotto il peccato possiate veramente ravvedervi e credere in Colui che giustifica l’empio. Sì, la giustificazione si ottiene per fede e quindi per grazia senza le opere della legge. Non illudetevi, non illudetevi, ci sono molti che predicano una giustificazione per opere, altri una giustificazione per fede più le opere. La giustificazione è per fede, soltanto per fede perché è scritto che “il giusto vivrà per la sua fede” e la la giustizia di Dio che si ottiene per fede è rivelata nell’Evangelo della gloria del beato Iddio.

Sì, proprio nell’Evangelo, quindi è solamente credendo nell’Evangelo che voi potete essere giustificati. Non potete essere giustificati credendo nel corano o credendo in qualche altro cosiddetto libro, libro sacro, no, o in qualche altro messaggio, no. Potete essere giustificati solamente credendo nell’Evangelo che, ve lo ribadisco per l’ennesima volta, è la buona novella che Gesù è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo credendo nel quale voi sarete giustificati, giustificati in virtù di ciò che Cristo ha compiuto per noi perché egli, dopo essere morto per i nostri peccati, è risuscitato a cagione della nostra giustificazione.

E quindi quando crederete in lui e sarete giustificati, allora vi ricorderete di queste parole scritte da Paolo e esalterete, glorificherete, celebrerete Colui che è risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Questo è appunto quello che io desidero con tutto il cuore, quello per cui io prego: che voi siate giustificati. Ma ricordatevi che la giustificazione è per fede, quindi per grazia. Ravvedetevi e credete in Gesù Cristo, il Figlio di Dio.

Cosa devi fare per essere salvato [Audio Streaming]

Cosa devi fare per essere salvato
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Cosa devi fare per essere salvato” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 15 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

L’Ades: un luogo di tormento [Audio Streaming]

L’Ades: un luogo di tormento
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Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma che esiste nell’aldilà un luogo di tormento dove scendono le anime dei peccatori. Sì, perché l’uomo ha un’anima, tenete bene a mente questo che sto dicendovi: l’uomo ha un’anima, l’uomo è composto da anima, corpo e spirito.

E quando l’uomo muore, lo spirito torna a Dio che l’ha dato, mentre l’anima continua a vivere, continua a vivere a seconda dello stato in cui si trova. Nel senso che se colui che muore, muore nei suoi peccati, l’anima sua va all’inferno, appunto il luogo di tormento da cui vi metto in guardia. Se colui che muore, muore in Cristo, allora la sua anima si diparte dal corpo e va ad abitare nel regno dei cieli, va ad abitare con il Signore, cioè in paradiso, che è un luogo di conforto, un luogo dove coloro che vanno si riposano dalle loro fatiche in maniera cosciente.

Ma eccomi a voi per mettervi in guardia da questo luogo di tormento dove voi siete diretti. Perché siete diretti in questo luogo di tormento? Perché siete dei peccatori, perché siete sotto il peccato e quindi l’ira di Dio è sopra di voi in quanto siete nemici di Dio nella vostra mente e nelle vostre opere malvage. Questa è la vostra condizione davanti a Dio ed è per questa ragione che voi siete sulla via della perdizione, cioè sulla via che mena immediatamente dopo morti in questo luogo di tormento che si chiama Ades.

La cui esistenza è stata confermata dal Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che il Padre ha mandato nel mondo per salvare il mondo e a cui il Padre ha ordinato quello che doveva dire. E queste parole che sto per leggervi, che sono uscite dalla bocca di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, sono dunque parole di Dio e quindi prestate attenzione perché sono parole fedeli e veraci.

Così è scritto nel capitolo 16 di Luca a partire dal versetto 19: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse”.

Dunque, come potete vedere, questo luogo che si chiama Ades è un luogo di tormento. In questa storia che ha raccontato Gesù, di questo uomo ricco che che diciamo godeva splendidamente ogni giorno e che vestiva porpora e bisso, di questo uomo viene detto che morì e fu seppellito e si ritrovò nell’Ades, nei tormenti. Perché nei tormenti? Perché nell’Ades c’è un fuoco, un vero fuoco non attizzato da mano d’uomo, ma pur sempre fuoco nel quale sono tormentati gli empi, coloro che appunto sono discesi in questo luogo di tormento.

Ora voi che siete sotto il peccato dovete sapere appunto che siete diretti in questo luogo di tormento. Non ci pensate voi, ma io voglio che voi ci pensiate, perché quando spirerete è là che vi ritroverete, non in paradiso come avete sentito dire a taluni che illudono le persone dicendo che alla fine Dio salverà tutti nel suo paradiso. No, non è così, Iddio non salverà tutti nel suo paradiso. Iddio nel suo paradiso salva coloro che hanno la fede, coloro che credono nel suo Figliuolo Gesù Cristo. Ma coloro che non credono nel suo Figliuolo Gesù Cristo, quando muoiono vengono fatti da lui discendere appunto in questo luogo di tormento, perché Gesù disse: “Chi non avrà creduto sarà condannato”.

Quindi tu che sei diciamo incredulo, sappi che sarai condannato, sarai condannato a un’eternità piena di tormenti. Perché vedi, quando morirai te ne andrai all’inferno (l’Ades è comunemente conosciuto con il termine inferno), te ne andrai all’inferno. Ma ricordati che l’inferno non è il luogo finale dove tu appunto passerai l’eternità, no, perché viene il giorno in cui resusciterai in resurrezione di condanna per comparire davanti a Dio, essere giudicati essere giudicato secondo le tue opere e poi essere gettato in un altro luogo di tormento che è lo stagno ardente di fuoco e di zolfo, o fuoco eterno, dove sarai tormentato anima e corpo per sempre nei secoli dei secoli.

Capisci dunque la via nella quale tu ti trovi, dove ti mena? Dove ti mena? Quando la sacra Scrittura definisce questa via la via della perdizione, proprio dice questo: mena in perdizione. Quindi io ti faccio sapere dove tu sei diretto perché tu in questo momento sei un incredulo.

Però ti voglio anche fare sapere la buona novella, l’Evangelo te lo voglio annunziare perché l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Ti annunzio l’Evangelo perché l’Evangelo è potente da salvarti se tu crederai.

Qual è l’Evangelo nel quale dunque devi credere per essere salvato? È questo: Gesù di Nazareth è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per essere affrancato dal peccato che ti domina, che ti signoreggia. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per ottenere la remissione dei tuoi peccati, di tutti i peccati che tu hai commesso e che sono dei debiti agli occhi di Dio. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per essere giustificato ossia per ottenere la giustizia di Dio basata sulla fede, per essere reso giusto.

Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per avere la vita eterna. Sì, anche la vita eterna si ottiene credendo nell’Evangelo. Infatti Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna”. Dunque nel momento in cui crederai nell’Evangelo avrai la certezza che alla morte la tua anima sarà salvata dal Signore nel suo regno celeste. Quindi sarai strappato al fuoco nel quale sei diretto, nel quale sei diretto. Sì, potrai dire veramente una volta che hai creduto: “Il Signore mi ha strappato dal fuoco, il Signore veramente mi farà scampare al fuoco dell’Ades quando morirò”.

Capisci dunque questa salvezza che Gesù Cristo il Figlio di Dio ha procurato morendo e resuscitando dai morti? Capisci quanto è grande questa salvezza? Capisci? Il Signore veramente nella sua misericordia, mediante il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo, mediante la sua resurrezione, ha provveduto una redenzione eterna. È una redenzione che ti permette di affermare con assoluta certezza che quando morirai andrai con il Signore, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con lui e quindi, e quindi ti sentirai tranquillo, gioioso, fiducioso nel Signore.

Però ascolta, ascolta. Ti ho avvertito, ti ho avvertito e continuo ad avvertirti: bada bene che se tu ti rifiuterai di ravvederti e di credere nell’Evangelo, sappi che non vedrai la vita ma l’ira di Dio resta, resterà sopra di te. Resterà sopra di te l’ira di Dio e quindi quando morirai, dato che morirai nei tuoi peccati, te ne andrai appunto nell’Ades, in questo luogo di tormento.

Che farai dunque davanti veramente alla predicazione dell’Evangelo? Crederai in esso? Io spero vivamente e prego che tu veramente possa credere nell’Evangelo perché l’Evangelo, te lo ripeto, è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente. Io questo spero. Però ti avverto: se tu rifiuterai di credere nell’Evangelo, ciò che, ciò che ti aspetta è il tormento nell’Ades prima e poi il tormento che durerà per sempre nell’altro luogo di tormento, appunto chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo, dove sarai tormentato nei secoli dei secoli.

Renditi conto quindi di che cosa ti aspetta se rifiuterai di credere nell’Evangelo che ti ho annunziato, che è l’Evangelo di Dio. Ascolta, l’Evangelo di Dio è verità, è la parola di verità. Credi nell’Evangelo e sarai salvato, sarai perdonato, sarai giustificato e otterrai la vita eterna. Fallo, affrettati. Questo è il giorno della salvezza, oggi è il giorno della salvezza. Questo è il tempo accettevole. Chi ha orecchi da udire, oda.

A tutti coloro che dicono di essere Cristiani ma non hanno la vita eterna [Audio Streaming]

A tutti coloro che dicono di essere Cristiani ma non hanno la vita eterna
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “A tutti coloro che dicono di essere Cristiani ma non hanno la vita eterna” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 12 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Questo messaggio è rivolto a tutti coloro che si dicono cristiani ma non hanno la vita eterna.

Ce ne sono tanti che domenica dopo domenica si recano al culto partecipando al culto ma non hanno la vita eterna, non confessano di possedere la vita eterna perché non ce l’hanno; quindi non hanno la certezza che quando moriranno andranno in paradiso ad abitare con il Signore. Non hanno assolutamente questa certezza, quindi questa mia predicazione è rivolta a loro.

Ascoltatemi: perché non avete la vita eterna eppure vi definite cristiani? Siete stati magari anche stati battezzati in acqua, avete anche magari qualche incarico nella comunità che frequentate, però non avete la vita eterna. Perché non avete la vita eterna? Non avete la vita eterna perché non credete, non credete nel Signore Gesù Cristo, ossia non credete nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo. Perché vi dico con assoluta certezza che voi non avete la vita eterna perché non credete, pur definendovi cristiani? Perché la Scrittura dice che “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”.

Gesù Cristo, il Figlio di Dio, un giorno disse queste parole: “Chi crede ha vita eterna”. Questo perché la vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù. Dunque, chi crede nel Signore Gesù Cristo ha la vita eterna. Ecco perché l’apostolo Giovanni nella sua prima epistola ha detto queste parole ai santi: “Io vi ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuolo di Dio”.

Vedete dunque, coloro che credono nel Signore Gesù Cristo hanno la vita eterna. Non è che sperano di avere la vita eterna o pensano di guadagnarsi la vita eterna o di appropriarsi della vita eterna fetta per fetta, perché ci sono anche costoro. No, coloro che credono nel Signore Gesù Cristo hanno la vita eterna perché questa vita è nel Figliuolo di Dio. Così infatti è scritto: “Iddio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figliuolo”. Infatti, Gesù Cristo è la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata. Per quello, chi ha il Figliuolo ha la vita.

Dunque, voi non avete la vita eterna perché non avete il Figliuolo di Dio, non credete nel suo nome. Ecco perché avete paura di morire. La paura di morire è parte della vita di coloro che non credono, sì fa parte della loro vita, perché non avendo la vita eterna hanno paura della morte. Coloro che invece hanno la vita eterna non hanno paura della morte. Non importa in quale momento la morte potrebbe sopraggiungere nella loro vita, coloro che credono nel Signore Gesù Cristo sono pronti o meglio hanno il desiderio di dipartirsi dal corpo ed andare ad abitare con il Signore, perché hanno la vita eterna. Quindi hanno la certezza che quando moriranno, forse anche improvvisamente, hanno la certezza che la loro anima si dipartirà dal corpo ed andrà ad abitare con il Signore nel cielo.

Voi dunque non avete questa certezza e non avete neppure questo desiderio, perché questo desiderio è solamente di coloro che credono nel Figliuolo di Dio. Allora io vi esorto a ravvedervi e a credere nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dei morti il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è quello che dovete credere per avere la vita eterna.

Nel momento in cui crederete nella buona novella che Gesù è il Cristo, sarete salvati dai vostri peccati, perché voi non solo non avete la vita eterna, voi siete anche schiavi del peccato, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. Allora nel momento in cui crederete nell’Evangelo, cioè nella buona novella, sarete affrancati dal peccato che non vi signoreggerà più, perché sarete resi liberi.

Non solo, otterrete anche la remissione dei vostri peccati, sì sempre credendo nel nome del Figliuolo di Dio, perché “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. Sì, riceverete la remissione dei peccati, i vostri peccati saranno cancellati. Non solo, otterrete anche la giustizia di Dio basata sulla fede, la giustizia che viene da Dio che si basa sulla fede. Quindi sarete giustificati, resi giusti e vi sentirete agli occhi di Dio giustificati, perché Iddio vi metterà la vostra fede in conto di giustizia, vi imputerà la giustizia senza opere.

E dunque oltre ad avere la vita eterna, avrete la salvezza, la remissione dei vostri peccati, avrete la giustizia di Dio e naturalmente diventerete figliuoli di Dio, perché la Scrittura dice che “A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di [o l’autorità] di diventare figliuoli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome”. Questo significa che voi adesso non siete figliuoli di Dio, siete figliuoli d’ira perché non credete nel suo nome, nel nome del Figliuolo di Dio, ma nel momento in cui crederete nella buona novella allora diventerete figliuoli di Dio.

Il sangue di Gesù Cristo vi purificherà da ogni peccato e quindi avrete la gioia della salvezza, la gioia della salvezza che voi non avete in questo momento. Sì, voi fate finta di essere contenti ma non siete felici perché non credete, e non credendo non siete salvati. Ma nel momento in cui crederete avrete la gioia della salvezza, una gioia ineffabile e gloriosa, una gioia che possiedono solamente coloro che credono nel nome del Figliuolo di Dio.

Allora avrete la certezza che quando morirete andrete ad abitare col Signore, ma non solo la certezza, avrete proprio il desiderio, il desiderio di andare ad abitare col Signore perché è cosa di gran lunga migliore. Desiderio che non potete avere adesso appunto perché in questo preciso momento voi siete ancora sotto il peccato, siete quindi schiavi del peccato, nemici di Dio e siete sulla via della perdizione. Sì, siete sulla via della perdizione anche se vi definite cristiani, anche se pregate, anche se fate qualche elemosina, anche se cantate. Non non avendo la vita eterna voi dimostrate appunto di non credere e quindi siete degli increduli.

E sapete la fine che fanno gl’increduli quando muoiono? Gl’increduli vanno all’inferno, sì perché esiste il paradiso ma esiste anche l’inferno. Purgatorio no, non esiste, il purgatorio è un’invenzione, un’invenzione, ma l’inferno è un luogo reale, un luogo di tormento dove c’è il fuoco, dove le anime di coloro che appunto vi scendono sono tormentate. E voi siete diretti là, ma dove pensate di essere diretti voi? All’inferno! Doveste morire in questo momento, voi che non credete nel nome del Figliuolo di Dio, ve ne andreste direttamente all’inferno nei tormenti, in mezzo al fuoco, perché all’inferno c’è il fuoco.

Quindi sappiate questo: vi dovete ravvedere, cambiare modo di pensare, abbandonare quindi i vostri pensieri vani e iniqui, e poi dovete credere nell’Evangelo, altrimenti perirete, perirete. Sì, vi hanno illusi i vostri pastori, e certo vi hanno illusi, vi hanno fatto credere che anche se non crederete sarete salvati lo stesso. Vi hanno illusi, io non vi illudo però, io vi dico la verità che è in Cristo Gesù. Quindi chi ha orecchi da udire, oda.

Chi crede ha vita eterna [Audio Streaming]

Chi crede ha vita eterna
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Chi crede ha vita eterna” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 9 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 9 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. Nel libro dell’Ecclesiaste è scritto quanto segue: “Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero della eternità, quantunque l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta”.

Dunque, tutti gli uomini hanno dentro di loro il pensiero dell’eternità, pensano all’eternità. In una maniera o nell’altra hanno quel pensiero, ma non tutti gli uomini hanno la vita eterna. Tutti gli uomini hanno il pensiero dell’eternità, ma non tutti gli uomini hanno la vita eterna. Perché? Perché la vita eterna la possiedono solamente coloro che credono in Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Infatti, il Figliuolo di Dio nei giorni della sua carne disse queste parole: “Chi crede ha vita eterna”, ossia chi crede in Lui, perché c’è anche scritto: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”.

Dunque, la vita eterna l’uomo la ottiene credendo nel Signore Gesù Cristo, quindi la ottiene gratuitamente per grazia. Questo perché la vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù. La vita eterna è in Cristo, Egli infatti è la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata. Dunque, chi ha il Figliuolo (badate bene, lo ripeto perché questo è quello che è scritto), chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio non ha la vita. Perché Gesù Cristo, il Figliuolo di Dio, è la vita eterna. Ecco perché è scritto che “chi ha il Figliuolo ha la vita”.

Dunque, voi che mi ascoltate dovete sapere questo: avete una eternità davanti, avete un’eternità, però voi che siete sotto il peccato, un’eternità, dato che siete sotto il peccato, un’eternità nei tormenti. Perché un’eternità nei tormenti? Perché la sorte di coloro che sono sotto il peccato e che sono dei quindi dei peccatori è terribile, orribile. Infatti, essi quando muoiono scendono in un luogo di tormento chiamato Ades, dove sono tormentati in mezzo al fuoco, perché nell’Ades, comunemente conosciuto con il termine di inferno, c’è il fuoco, un vero fuoco che arde, e là sono tormentate le anime di di tutti coloro che muoiono nei loro peccati.

Poi, costoro nel giorno del giudizio risorgeranno in resurrezione di giudicio, saranno giudicati da Dio secondo le loro opere e gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda. Chiamato anche questo luogo il fuoco eterno, e là i peccatori saranno tormentati per l’eternità nei secoli dei secoli. Il loro tormento non cesserà mai. Dunque, questa è la sorte che aspetta coloro che muoiono nei loro peccati, ossia questa è la sorte che aspetta coloro che non hanno il Figliuolo e quindi non hanno la vita eterna.

Quindi, quello che vi dico è questo: ravvedetevi, cioè abbandonate i vostri pensieri iniqui, cambiate modo di pensare e credete in Gesù Cristo. Ossia, credete che Gesù è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Ebbene, credendo in questa parola, che è la parola della buona novella, ossia la parola del Vangelo, credendo in questa parola voi otterrete la vita eterna e potrete dire proprio individualmente: “Io ho la vita eterna perché ho il Figliuolo”.

Ma non solo riceverete la vita eterna che è in Cristo Gesù, ma riceverete anche l’affrancamento dal peccato, perché voi in questo momento siete schiavi del peccato e credendo nell’Evangelo sarete affrancati dal dal peccato. Poi, otterrete la remissione dei peccati, perché la Scrittura dice che tutti i profeti “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione de’ peccati mediante il suo nome.” Quindi, anche la remissione dei peccati sarà vostra, nel senso che la riceverete. Tutti i vostri peccati che avete commesso saranno cancellati in virtù del sangue prezioso di Gesù il Cristo, che Egli sparse sulla croce per la remissione dei nostri peccati.

Poi, sarete giustificati perché riceverete la giustizia di Dio che si basa sulla fede e che è rivelata nell’Evangelo che appunto vi ho annunziato. Sì, nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Quindi, sarete giustificati, resi giusti dal Signore Iddio, e quindi sarete riconciliati con Dio perché attualmente siete nemici di Dio nelle nella vostra mente e nelle vostre opere malvagie. Ma credendo nell’Evangelo appunto sarete riconciliati con Dio e allora potrete dire: giustificati dunque per fede, includendovi, “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”.

La vostra vita cambierà totalmente credendo nell’Evangelo, perché perché diventerete delle nuove creature in quanto sarete rigenerati mediante la parola del Vangelo e diventerete dei figliuoli di Dio. Non sarete più dei figliuoli d’ira come siete in questo momento, ma sarete figliuoli di Dio, lavati, imbiancati nel sangue prezioso di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Quindi, vi ho annunziato l’Evangelo, credendo nel quale l’uomo ottiene la vita eterna. Ricordatevi queste parole: “Chi crede ha vita eterna”. Ravvedetevi dunque e credete nel Figliuolo di Dio. Chi ha orecchi da udire, oda.