Le Chiese dell’AD riconoscono il battesimo dei bambini dei Valdesi-Metodisti

via Chi ha orecchi da udire oda by butindaro on 9/29/10


Nel luglio del 2009 le AD (Assemblee di Dio), che sono un gruppo di Chiese Pentecostali, hanno stretto un patto con le Chiese Valdesi-Metodiste.

Nel documento dal titolo ‘PER UN PATTO TRA LA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA ASSEMBLEE DI DIO E LA CHIESA EVANGELICA VALDESE’ dell’8 Luglio 2009, che è stato approvato da una Commissione che era formata per la Chiesa Cristiana Evangelica AD da Aldo ABBATTISTA, Samuele RUSSO, e Eliseo TAMBONE; per la Chiesa Valdese da Emanuele FIUME, Eric NOFFKE, e Paolo RICCA; e per le Chiese Metodiste da Giovanni ANZIANI’, leggiamo tra le altre cose che questo patto implica ‘il reciproco riconoscimento dei ministeri, dei sacramenti celebrati nelle nostre chiese, delle rispettive Confessioni di Fede, degli ordinamenti ecclesiastici’ (documento pdf, pag. 9), ed entrando nel merito del battesimo viene affermato: ‘La Chiesa AD, che non pratica il battesimo dei bambini, riconosce come cristiani battezzati i membri della Chiesa Valdese che, battezzati da bambini, abbiano confermato il loro battesimo con una personale confessione di fede in Gesù Cristo. Infatti, il battesimo, in base al Nuovo Testamento e alla storia cristiana, è costituito da due elementi fondamentali: l’abluzione in acqua nel Nome del Dio trinitario e la confessione di fede. Questi due elementi sono presenti in entrambe le prassi battesimali (battesimo dei credenti e battesimo dei bambini che si completa con la confessione personale della fede nella “confermazione”). Le due prassi, benché diverse, sottolineano ciascuna un aspetto essenziale del battesimo cristiano. Pertanto non devono essere necessariamente viste e vissute come alternative, cioè come una esclusiva del l’altra, ferma restando la libertà di ciascuna Chiesa di adottare, all’interno del nostro patto, la forma battesimale che ritiene più consona alla sua comprensione del battesimo. Su questa base la questione battesimale non costituisce un ostacolo alla comunione tra le nostre Chiese’ (documento pdf. pag. 6-7).

Come si può vedere, quindi, le Chiese Pentecostali AD riconoscono come valido il battesimo dei bambini ministrato per aspersione in seno alla Chiesa Valdese (che poi ha bisogno di un rito di confermazione da adulti). Questo è un atto di disprezzo verso la Parola di Dio, perchè questo tipo di battesimo in base a quanto dice la Scrittura non è valido per le seguenti ragioni.

Innanzi tutto perchè secondo la Scrittura il battesimo dev’essere ministrato a persone che si sono ravvedute dai loro peccati ed hanno creduto nel Signore Gesù Cristo, e perciò non può essere ministrato a degli infanti che ancora non discernono il bene dal male e che ancora non possono credere col cuore nel Signore. Le seguenti Scritture confermano che coloro che devono essere battezzati devono prima ravvedersi e credere nel Vangelo che viene loro annunziato, e perciò non possono essere battezzati dei neonati.

– “Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiam fare? E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remission de’ vostri peccati…. Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furon battezzati….” (Atti 2:37,38,41);
– “Ma quand’ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al regno di Dio e al nome di Gesù Cristo, furon battezzati, uomini e donne” (Atti 8:12);
– “E molti dei Corinzî, udendo Paolo, credevano, ed eran battezzati” (Atti 18:8).

Come potete ben vedere in questi tre passi le espressioni: “accettarono la sua parola”, “quando ebbero creduto”, e “credevano” precedono l’atto del battesimo, e attestano in maniera chiara che anticamente per ricevere il battesimo la persona doveva prima credere nel Vangelo. Tutto questo è in perfetta armonia con le parole di Gesù: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato” (Mar. 16:16). Il battesimo dunque è lecito che lo riceva solo chi ha creduto. Ma per potere credere la persona deve prima ascoltare la parola di Cristo perché Paolo dice che la fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo, ed anche: “Come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?” (Rom. 10:14), e perciò ci deve essere chi predica il Cristo perché sempre Paolo dice: “Come udiranno, se non v’è chi predichi?” (Rom. 10:14). E questo è in perfetta armonia con le seguenti parole di Gesù: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato” (Mar. 16:15,16); e: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli…” (Matt. 28:19). Notate infatti che la predicazione e l’ammaestramento precedono l’atto del battesimo perché gli apostoli prima dovevano predicare la Parola, e dopo dovevano battezzare coloro che avevano creduto in essa. Questo è l’ordine che gli apostoli seguirono, difatti il giorno della Pentecoste prima Pietro predicò, poi gli uditori accettarono la sua parola e gli apostoli li battezzarono secondo che è scritto: “Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furon battezzati” (Atti 2:41). E questo è quello che avvenne anche a Filippi nel caso della famiglia di Lidia secondo che è scritto prima: “E postici a sedere, parlavamo alle donne ch’eran quivi radunate” (Atti 16:13), poi dopo che il Signore le aprì il cuore per renderla attenta alle cose dette da Paolo “fu battezzata con quei di casa” (Atti 16:15); ed anche nel caso della famiglia del carceriere secondo che è scritto, prima: “Poi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua” (Atti 16:32), e poi, che “fu battezzato lui con tutti i suoi” (Atti 16:33); ed a Corinto dove molti sentendo parlare Paolo credevano ed erano battezzati (cfr. Atti 18:8). E siccome che la predicazione del Vangelo non poteva essere rivolta a dei neonati (e da quest’ultimi accettata) perché essi quantunque potevano sentire non potevano però discernere quello che veniva detto e in loro non poteva dunque venire la fede, deduciamo che essi non venivano battezzati. Abbiamo dunque visto che anticamente il battesimo veniva, in obbedienza al comando di Cristo, ministrato solo a coloro che credevano, il che esclude che venissero battezzati anche dei neonati che non potevano ancora credere.

Oltre a ciò bisogna dire che il battesimo citato in queste Scritture consisteva nell’immergere nell’acqua chi aveva creduto, e non in un versamento di acqua sulla sua testa. D’altronde la stessa parola greca baptizo significa ‘immergere’, ‘tuffare’, e non versare o aspergere. Le seguenti Scritture attestano che il battesimo con acqua è per immersione e non per infusione.

– Giovanni il Battista battezzava per immersione (quantunque il suo battesimo fosse solo un battesimo di ravvedimento) secondo che é scritto: “Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese d’intorno al Giordano presero ad accorrere a lui; ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati” (Matt. 3:5,6), ed anche: “Or anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perché c’era là molt’acqua; e la gente veniva a farsi battezzare” (Giov. 3:23);
– Gesù fu battezzato all’età di circa trenta anni; quando fu battezzato da Giovanni nel Giordano, fu immerso nell’acqua, secondo che é scritto in Matteo: “E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua…” (Matt. 3:16); ed anche in Marco: “Fu battezzato da Giovanni nel Giordano. E ad un tratto, com’egli saliva fuori dell’acqua, vide fendersi i cieli, e lo Spirito scendere su di lui…” (Mar. 1:9,10);
– l’eunuco fu battezzato da Filippo per immersione secondo che é scritto: “E discesero ambedue nell’acqua, Filippo e l’eunuco; e Filippo lo battezzò. E quando furon saliti fuori dell’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo..” (Atti 8:38,39).

E’ evidente dunque che riconoscere come valido un qualcosa che la Bibbia dichiara non valido, è molto grave. Questo naturalmente fa parte dei vari compromessi che le Chiese AD hanno fatto con i Valdesi.

Esorto dunque tutti i fratelli a levare la propria voce contro questo riconoscimento che equivale a riconoscere una menzogna. E non solo, li esorto pure a guardarsi dai pastori delle Chiese AD che è evidente hanno assunto una linea comportamentale perversa agli occhi di Dio.

A voi pastori delle AD dico: ‘Ravvedetevi, e abbandonate il vostro errore, altrimenti porterete la pena della vostra ribellione contro la Parola di Dio’

Giacinto Butindaro

Condividi

[Audio Streaming] Mediante il battesimo in acqua si fa patto con Dio?

bibbia microfonoE’ stato messo on line il file audio della confutazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Mediante il battesimo in acqua si fa patto con Dio?” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 54 MB (128 Kbps), 10.1 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 58 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Mediante il battesimo in acqua si fa patto con Dio?

Fratelli nel Signore, come voi sapete molti credenti chiamano il battesimo ‘il patto con Dio’, e dicono che quando uno si è lasciato far battezzare ha fatto patto con Dio. Vi ricordo che il termine patto indica un accordo o una convenzione stabilita tra due o più parti. Ora, una tale definizione del battesimo e un tale modo di parlare non sono corretti alla luce della Scrittura, e vi spiego perché.

Innanzi tutto diciamo che Dio ha fatto un patto con noi, secondo che è scritto: “Ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, che io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; non come il patto che fermai coi loro padri il giorno che li presi per mano per trarli fuori dal paese d’Egitto: patto ch’essi violarono, benché io fossi loro signore, dice l’Eterno; ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni, dice l’Eterno: io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. E non insegneranno più ciascuno il suo compagno e ciascuno il suo fratello, dicendo: ‘Conoscete l’Eterno!’ poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice l’Eterno. Poiché io perdonerò la loro iniquità, e non mi ricorderò più del loro peccato” (Geremia 31:31-34).

Come potete vedere, in base a queste parole di Dio, il nuovo patto consiste nel fatto che Dio mette nei nostri cuori la sua legge (che è la legge di Cristo, essendo questa la legge che vige sotto il Nuovo Patto) scrivendola nei nostri cuori, e nel fatto che Egli diventa il nostro Dio e noi il Suo popolo. E non solo, il nuovo patto consiste anche nel fatto che Dio si rivela a noi o si fa conoscere da noi perchè perdona tutti i nostri peccati.

Ora quand’è che possiamo dire che abbiamo conosciuto Dio (o meglio che siamo stati conosciuti da Dio) perché Egli ha perdonato i nostri peccati? Quand’è che Egli ha scritto la Sua legge nei nostri cuori, e noi siamo diventati il Suo popolo e Lui è diventato il nostro Dio? La risposta è: ‘Quando ci siamo ravveduti ed abbiamo creduto nel nome del Figliuolo di Dio’, in quanto è stato in quel momento che i nostri peccati ci sono stati perdonati (Atti 10:43), siamo diventati figli di Dio (Giovanni 1:12), e quindi membri della famiglia e del popolo di Dio. Quindi non quando siamo stati battezzati in acqua, perché il battesimo in acqua ha seguito la nostra fede, o meglio perché siamo stati battezzati dopo avere creduto.

In altre parole, noi siamo entrati nel patto con Dio, o meglio Dio ha fatto patto con noi, nel momento in cui abbiamo ricevuto la circoncisione del cuore, ossia quando abbiamo sperimentato la remissione dei nostri peccati perché questo si deve intendere per circoncisione del cuore. Come infatti la circoncisione della carne sotto l’Antico Patto era un segno del patto tra Dio e gli Israeliti, secondo che disse Dio: “Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua progenie dopo di te: ogni maschio fra voi sia circonciso. E sarete circoncisi; e questo sarà un segno del patto fra me e voi. All’età d’otto giorni, ogni maschio sarà circonciso fra voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con danaro da qualsivoglia straniero e che non sia della tua progenie. Quello nato in casa tua e quello comprato con danaro dovrà esser circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto perpetuo. E il maschio incirconciso, che non sarà stato circonciso nella sua carne, sarà reciso di fra il suo popolo: egli avrà violato il mio patto’ (Genesi 17:10-14), così ora sotto il Nuovo Patto il segno del patto fra Dio e noi è la circoncisione del cuore, che non è una circoncisione fatta da mano d’uomo (come lo era quella fatta sotto la legge) ma una circoncisione fatta da Cristo Gesù, il quale con il suo prezioso sangue ha purgato la nostra coscienza dai peccati che la contaminavano.

Il battesimo quindi, dato che segue la fede, dato che segue la circoncisione del cuore, è un atto esteriore mediante il quale ci siamo identificati nella morte e nella resurrezione di Cristo, secondo che è scritto: “O ignorate voi che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi siam dunque stati con lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita” (Romani 6:3-4), e mediante il quale il circonciso nel cuore proclama che egli è entrato nel PATTO con Dio (o che Dio ha fatto patto con lui).

Quindi chiamando il battesimo in acqua ‘patto con Dio’ molti hanno finito con il dare al battesimo in acqua una importanza superiore a quella che ha, appunto perché il battesimo diventa quell’atto tramite il quale si fa patto con Dio, e a questo va aggiunto che mediatore di questo accordo che il credente fa con Dio diventa il pastore, per cui anche il pastore assume una importanza o un ruolo che non possiede affatto. In altre parole, in questa maniera colui che si fa battezzare guarda al pastore come ad una sorta di ‘sacerdote’ che lo mette in contatto con Dio, ed il pastore stesso pensa di essere diventato una sorta di mediatore. E questo perché è il pastore che fa fare all’anima patto con Dio mediante il battesimo che gli ministra, e quindi è come se il pastore si facesse o si considerasse garante del patto fra Dio e un suo figliuolo! Ecco dunque uno dei mali che sono scaturiti da questo errato significato dato al battesimo in acqua.

Il battesimo in acqua è “la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio” (1 Pietro 3:21), e lo si deve ministrare ai credenti subito dopo che hanno creduto come facevano anticamente gli apostoli e gli altri servitori di Cristo.

La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti coloro che lo amano con purità incorrotta

Giacinto Butindaro

Condividi

[Audio Streaming] Il battesimo in acqua

bibbia microfonoE’ stato messo on line il file audio dell’insegnamento di Giacinto Butindaro dal titolo Il battesimo in acqua trasmesso in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 91 MB. L’audio dura circa 97 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.