ADI: e i terremoti diventarono ‘la furia della natura’

In questo articolo dal titolo ‘Il Dramma Giapponese Mostra Tutta La Vulnerabilità Dell’Uomo E La Sua Inaffidabilità’, presente sul sito della Chiesa Evangelica Pentecostale ADI di San Benedetto del Tronto, si legge quanto segue a proposito del tremendo terremoto che si è verificato in Giappone l’11 Marzo 2011:

‘Le tragiche conseguenze del terremoto in Giappone, mettono drammaticamente in evidenza tutta la vulnerabilità dell’essere umano di fronte alla natura e alla imprevedibilità degli eventi. E c’è ancora chi ha il coraggio di ipotizzare un rischio zero delle moderne centrali nucleari. Coloro che fino a ieri erano considerati da tutti un esempio per la possibilità, grazie alle più moderne tecniche di costruzione antisismiche, di convivere con i terremoti, anche quelli di forte intensità, senza conseguenze, purtroppo oggi mostrano tutta l’impotenza dell’uomo, di fronte alle conseguenze, dirette e indirette, della furia della natura‘.

Da: http://evangelicipiceni.org/

Ora, quello che lascia indignati e sconcertati è che dei Cristiani chiamino un terremoto ‘furia della natura’, esattamente come fanno i pagani che non conoscono Dio, perchè questo è il modo di parlare di quelli che non conoscono Dio. Ecco per esempio alcuni esempi di questo linguaggio usato in riferimento al terremoto verificatosi in Giappone, che si trovano su alcuni siti Internet del mondo.

Virgilio Notizie
Molti dei gangli vitali dell’economia giapponese sono stati colpiti dalla furia della natura

Il Tempo
Dopo il terremoto (nella notte la terra ha tremato ancora con una scossa di 6,3 gradi Richter) e lo tsunami il conto che ha dovuto pagare il Giappone alla furia della natura non è finito: ora c’è l’incubo della contaminazione nucleare.

Abruzzo Web
Noi che all’Aquila abbiamo vissuto il ‘nostro grande sisma’ pensavano forse, erroneamente, che la furia della natura non sarebbe potuta andare oltre.

Quotidiano Net
L’ENTITÀ del disastro di ieri conferma che il Giappone, pur essendo il Paese più preparato al mondo per il terremoto, resta impotente davanti alla furia incontrollabile della natura.

Giornale del popolo
La furia della natura si abbatte sul Giappone

Freigeist: il rumore del libero pensiero
Quando la furia della natura non perdona

A voi comunicare
Il Giappone è stato colpito in pieno dalla furia della natura

Che cosa denota dunque l’uso di questo medesimo linguaggio da parte di persone che si dicono Cristiane? Denota il loro netto rifiuto di accettare quello che dice la Bibbia a proposito dei terremoti e quindi un rifiuto di parlare come parla la Bibbia a tale riguardo. Che dice la Bibbia a proposito dei terremoti?

La Scrittura dice che per l’ira di Dio trema la terra (cfr. Geremia 10:10), e difatti sempre la Scrittura dice che ai giorni di Uzzia ci fu un forte terremoto (cfr. Zaccaria 14:5), che era stato predetto da Dio tramite il profeta Amos contro Israele a motivo della malvagità che imperava tra il popolo: “Ascoltate questo, o voi che vorreste trangugiare il povero e distruggere gli umili del paese; voi che dite: ‘Quando finirà il novilunio, perché possiam vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, scemando l’efa, aumentando il siclo, falsificando le bilance per frodare, comprando il misero per danaro, e il povero se deve un paio di sandali? E venderemo anche la vagliatura del grano!’ L’Eterno l’ha giurato per colui ch’è la gloria di Giacobbe: Mai dimenticherò alcuna delle vostre opere. Il paese non tremerà esso a motivo di questo? Ogni suo abitante non ne farà egli cordoglio? Il paese si solleverà tutto quanto come il fiume, ondeggerà, e s’abbasserà come il fiume d’Egitto” (Amos 8:4-8). E che sia Dio a mandare i terremoti contro gli uomini è anche confermato da quello che dice sempre il profeta Amos quando domanda: “Una sciagura piomba ella sopra una città, senza che l’Eterno ne sia l’autore?” (Amos 3:6)

I terremoti fanno parte di quegli eventi CHE DEVONO VERIFICARSI prima del ritorno del Signore, secondo che disse Gesù: “Ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori” (Matteo 24:7-8), ed ancora: “Vi saranno gran terremoti” (Luca 21:11).

E difatti prima della venuta del Signore ci sarà un forte terremoto che Dio manderà contro questo malvagio mondo, il più forte terremoto della storia dell’umanità, secondo che è scritto: “Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e una gran voce uscì dal tempio, dal trono, dicendo: È fatto. E si fecero lampi e voci e tuoni; e ci fu un gran terremoto, tale, che da quando gli uomini sono stati sulla terra, non si ebbe mai terremoto così grande e così forte. E la gran città fu divisa in tre parti, e le città delle nazioni caddero; e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle il calice del vino del furor dell’ira sua” (Apocalisse 16:17-19).

Ora, dopo queste testimonianze presenti nella Scrittura, sentire parlare di furia della natura non può quindi che rattristare il cuore di coloro che temono Dio. D’altronde queste Chiese non possono attribuire i terremoti a Dio, perchè in questo caso non potrebbero più parlare dell’amore di Dio, o meglio solo dell’amore di Dio come sono abituate a fare; e così ecco che i terremoti vengono chiamati ‘furia della natura’ quando invece sono la manifestazione del furore dell’ira di Dio contro i malvagi per castigarli e indurli al ravvedimento.

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

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India, continuano le violenze anti-cristiane in Orissa e Karnataka

Continuano gli incidenti negli stati indiani colpiti dall’ondata di violenze contro i cristiani iniziata ormai il mese scorso. Fonti attendibili di Porte Aperte registrano negli stati di Orissa e Karnataka altri omicidi, stupri e distruzioni di chiese e abitazioni di cristiani. Secondo un quotidiano indiano, circa 2.000 persone del villaggio di Masakadia hanno circondato la stazione di polizia di Raikia, chiedendo minacciosamente di rilasciare due concittadini accusati di violenze e disordini. In un contesto di crescente minaccia, le forze di polizia sono state costrette ad aprire il fuoco per disperdere la folla che stava cercando di entrare nella stazione di polizia, con un pesante bilancio: un morto e due feriti gravi.

Nello stesso tempo continuano gli attacchi e le violenze nel distretto di Kandhamal, al centro di numerosi incidenti in queste settimane. Domenica scorsa, una giovane donna cristiana (20 anni) è stata la vittima prescelta da parte di un gruppo di 15 rivoltosi, che l’hanno rapita da casa di sua nonna, portata nella foresta e ripetutamente violentata. Iswar Digal, un cristiano che viveva nel campo rifugiati di Ghumusar Udayagiri approntato dopo gli eventi di questi giorni, è stato rapito mentre andava a visitare il padre malato: alla moglie, che era con lui, gli estremisti indù hanno detto che l’avrebbero ucciso se lei fosse tornata in quel villaggio senza aver rinnegato la propria fede cristiana. Alla centrale di polizia, le forze dell’ordine hanno semplicemente preso atto del sequestro, mentre la moglie ormai crede che il marito sia stato ucciso.

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Fonte: Porte Aperte Italia

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