Lo Stato russo vuole restringere le attività degli evangelici

da: AsiaNews
Solo i responsabili evangelici possono predicare. I fedeli devono avere l’autorizzazione del governo. Proibita l’evangelizzazione a chi “ha la fedina penale sporca”. Multe salate per chi prega o predica senza autorizzazione. … continua la lettura di questa notizia.

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[Video] Sergei Torop: uno dei falsi cristi di questa generazione

Un breve documentario (circa 7 minuti) in cui potrai vedere ed ascoltare uno dei falsi cristi di questa generazione, chiamato Sergei Torop, che si fa chiamare l’Insegnante, e che dice di essere la reincarnazione di Gesù Cristo e che ha sedotto fino a questo momento migliaia di persone in diverse nazioni. Superfluo che ti dica che da costui ti devi guardare perché è un falso cristo, un impostore.

[Video] Sergei Torop, Il siberiano che dice di essere il Messia

Spiacente, questo video non è più disponibile.

Fonte: Repubblica.it

“Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete; perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo”. (Matteo 24:23-27)

 

Russia: usciti da grotta membri setta, due donne morte

MOSCA – Si chiude con un bilancio di due donne morte l’avventura di una setta che si era chiusa in una grotta della regione di Pensa (Russia centrale), convinta che la fine del mondo sarebbe arrivata a fine maggio. I sanitari hanno chiesto di entrare per portare via i due cadaveri – una anziana era morta di cancro, l’altra probabilmente per consunzione – e hanno poi chiesto agli altri di seguirli fuori.

Nessuno ha opposto resistenza, secondo quanto ha riferito la polizia all’agenzia Itar-Tass. Il grosso del gruppo, inizialmente 35 persone fra cui quattro bambini, era già uscito all’inizio della primavera in seguito a un crollo dovuto alle inondazioni del disgelo. In tutto 24 persone, fra cui i bambini. Il leader del gruppo, Piotr Kusnetzov, era uscito con loro, e si trova in ospedale a causa di misteriose ferite alla testa. Secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di suicidarsi battendosi la testa con un pezzo di legno perché la fine del mondo non era arrivata.
SDA-ATS

Fonte: SwissInfo

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Russia, fanatici «autoreclusi» in una grotta Il capo costretto a uscire: morte due donne

Trentasei seguaci di una setta vivono in cunicoli sotterranei da novembre Ancora 11 persone si trovano nei tunnel

DA MOSCA
La vicenda dei fanatici che in novembre si erano rinchiusi in una caverna sotterranea presso Penza, nella Russia centrale, aspettando la fine del mondo, da loro prevista per maggio, è stata probabilmente più drammatica di quanto non apparisse già fin dall’inizio. Uno dei leader della setta, Vitalij Nedogon, costretto a uscire dalla caverna dal disgelo che l’aveva inondata d’acqua, ha detto che durante la volontaria prigionia «sono morte due donne e sono state sepolte sul posto. Una – ha aggiunto – è morta di cancro, l’altra invece digiunava a oltranza. È una cittadina della Bielorussia ».
Il portavoce dell’amministrazione provinciale di Penza, Anton Sharonov, ha detto che per verificare le affermazioni di Nedogon occorrerà prima evacuare i «reclusi» ancora rimasti nella caverna.
Intanto le autorità sanitarie, dopo aver visitato Nedogon, hanno espresso dubbi sulla sua salute mentale. Il leader originario della setta, Pjotr Kuznetsov, era stato riconosciuto schi­zofrenico e ricoverato in ospedale psichiatrico, ma poi dimesso. Nei giorni scorsi ha tentato il suicidio. Trentacinque membri della setta, che si definisce “Gerusalemme celeste”, si erano rinchiusi nella grotta in novembre, portando con loro anche quattro bambini di età fra un anno e mezzo e 15 anni. La caverna ha retto fino a che la temperatura esterna è rimasta «siberiana», ma con l’inizio del disgelo si è allagata. I 25 reclusi sono stati costretti ad uscire, ma 11 sono ancora «sepolti vivi». I fanatici sostenevano di avere con sé dell’esplosivo e minacciavano di farsi saltare in aria se si fosse cercato di liberarli con la forza.
( G. Ben.).

Fonte: Avvenire – giovedì 10 aprile 2008

Vedi anche:

Russia, gruppo di fanatici si sotterra «per aspettare la fine del mondo»

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