Russia, gruppo di fanatici si sotterra «per aspettare la fine del mondo»

MOSCA. In una delle regioni più povere e arretrate della Russia, la regione di Penza, diverse centinaia di chilometri a sud-est della capitale, sta consumandosi un dramma della miseria e della superstizione che scuote tutta la Russia. Nel villaggio di Nikolskoje 29 persone, aderenti ad una setta che si definisce «Vera chiesa ortodossa», guidata da un certo Pjotr Kuznetsov, hanno costruito in una zona desolata un bunker sotterraneo e vi si sono asserragliati sostenendo di aspettare la fine del mondo da loro prevista per il maggio del 2008. I fanatici minacciano di darsi fuoco se si cercherà di stanarli. Il fatto più grave è che nel bunker si trovano almeno quattro bambini di cui il più piccolo ha poco più di un anno. Il bunker, nei cui locali, pare, vi è una temperatura di soli 12 gradi, è collegato all’esterno solo da alcuni sfiatatoi. Il luogo è presidiato dalla polizia, che però non sa quali iniziative prendere: c’è anche chi ha proposto di introdurre attraverso gli sfiatatoi un gas sonnifero in modo da poter poi entrare e salvare i reclusi senza che oppongano resistenza. Ieri, il locale procuratore Alevtina Volchkova ha ordinato l’arresto di Kuznetsov, che si fa chiamare «padre Pjotr» e non si è rinchiuso nel bunker, disponendo su di lui una perizia psichiatrica. L’accusa è di «attentato alla personalità e ai diritti dei cittadini»: se fosse riconosciuto sano di mente potrebbe essere condannato fino a tre anni di carcere.
Kuznetsov non ha nulla a che fare con la Chiesa ortodossa, non è sacerdote, nonostante ami abbigliarsi in abiti para-ecclesisatici.

Giovanni Bensi

Fonte: Avvenire.it – domenica 18 novembre 2007

Nella foto: Pjotr Kuznetsov

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Ossezia (Russia): Famiglie cristiane colpite dal lutto a Beslan

Verona (P.A.) – I tragici avvenimenti di Beslan ci hanno profondamente colpiti. Porte Aperte ha ricevuto brutte notizie dalla chiesa battista russa: tre famiglie sono state direttamente colpite dall’assalto alla scuola. Una madre e suo figlio, membri della chiesa battista, sono tuttora introvabili. Nessuno sa se sono morti o ricoverati in qualche ospedale.
I cinque figli del pastore Taimuraz Totiev erano all’interno della scuola al momento dello scontro fra le teste di cuoio russe ed i sequestratori ceceni. Una delle sue figlie, di 15 anni, si è salvata e un’altra, di 12 anni, è morta, colpita da una pallottola alla schiena. Gli altri tre sono tuttora dispersi.
Sergey Totiev, fratello del pastore Taimuraz e anziano di chiesa, aveva tre dei suoi cinque figli nella scuola. La figlia di 12 anni è stata uccisa, anch’essa con una pallottola nella schiena. Suo figlio, seriamente ferito, è ricoverato all’ospedale ed ha perso la vista. Il terzo figlio è anch’esso disperso. Le due ragazze sono state assassinate mentre cercavano di fuggire insieme. Sono state ritrovate morte con la mano nella mano e sono state seppellite martedì 7 settembre.
Un collaboratore di Porte Aperte che ha visitato la città ha detto: “Entrando in città, si possono chiaramente avvertire il dolore, la disperazione e il desiderio di vendetta”.

Fonte: Porte Aperte Italia – 10 settembre 2004

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