Nigeria, documentario su alcuni predicatori del Vangelo della prosperità [Video]

Guardatevi da questi servi di Mammona.

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[Video] Anabattisti, Documentario sugli Hutteriti

Il video-documentario che vi presento oggi è stato realizzato nel 1964 ed è stato girato in una colonia hutterita dell’Alberta, in Canada. Per conoscere chi sono gli Hutteriti leggi il testo qui sotto tratto dal sito Anabattismo.

Nel 1528 un gruppo di circa 200 anabattisti fu costretto a lasciare la città morava di Nikolsburg (oggi Mikulov) alla ricerca di un luogo ospitale che li accogliesse. Nonostante avessero venduto tutto ciò che era possibile, non disponevano di molti mezzi. Tra di loro c’erano anche delle vedove e molti orfani. Quando fecero la prima sosta in un villaggio abbandonato, narra la Grande Cronaca Hutterita, “…questi uomini stesero un mantello dinnanzi a tutto il popolo ed ognuno vi mise sopra i suoi possessi, volenterosamente e senza costrizione, ed essi fecero questo per il sostegno dei bisognosi secondo gli insegnamenti dei profeti e degli apostoli ”. Quest’atto confermò la loro decisione di stare insieme e di assumersi la responsabilità dell’intero gruppo, mettendo in comune tutto quello che possedevano secondo l’esempio di Atti 2:44.
Poco dopo riuscirono a stabilirsi nel territorio di Austerlitz, accolti benignamente dai signori feudali del luogo. Le terre abbandonate non mancavano ed evidentemente vi era grande bisogno di braccia. Trovato lavoro, protezione e soprattutto garanzia d’indipendenza il gruppo restò fedele alla vita comunitaria instaurata. Era il primo esperimento di un Brüderhof cioè di una Fattoria Fraterna.
Gli inizi di questo esperimento comunitario non furono però privi di difficoltà, sia per la presenza di gruppi troppo eterogenei sia perché la pratica della comunanza dei beni era troppo nuova perché fosse accettata senza riserve. I continui arrivi di anabattisti comportarono inoltre la nascita di due nuovi Brüderhof di cui uno ad Auspitz nel 1531. Anche qui presto si rinnovarono incomprensioni e discordie e, poiché la comunità era formata per la maggior parte da tirolesi, si rese necessario chiamare dal Tirolo Jakob Hutter per risolvere le varie questioni sorte. Hutter aveva non solo eccezionali doti di leader ed evangelizzatore, ma era anche un grande organizzatore che percepiva chiaramente che una comunità fondata sulla comunanza dei beni poteva reggersi e giustificarsi solo sulla base di un più profondo ed attivo senso della fratellanza, che a sua volta poteva alimentarsi soltanto alla fonte della più pura dottrina anabattista. Dottrina che si doveva ispirare scrupolosamente agli Articoli di Schleitheim.
Dopo essersi recato in Tirolo per organizzare l’esodo totale dei fratelli della zona di Guffidaun, sopra Chiusa in Valle Isarco, (luogo dove era stato martirizzato il primo anabattista, Blaurock), Jakob Hutter per circa due anni, dall’estate del 1533 alla fine della primavera del 1535, si dedicò interamente a organizzare il Brüderhof. Ciò nonostante non tralasciò i contatti con gli altri anabattisti rimasti in Tirolo, molti dei quali lo raggiunsero poi ad Auspitz.
Nell’estate del 1535 Hutter si ritenne pronto a tornare in Tirolo per evangelizzare e ricostruire le congregazioni disperse a causa dalla persecuzione. Preavvisate del suo ritorno, le autorità austriache gli diedero una caccia spietata. La notte del 25 novembre 1535, mentre con la moglie incinta si trovava nella casa di Hans Steiner a Chiusa, venne sorpreso ed arrestato con la moglie, il padrone di casa con la sua anziana moglie ed una certa Anna Steiner.
Il 9 dicembre Jakob Hutter venne trasferito a Innsbruck dove si tentò con ogni mezzo di convertirlo. Dopo i soliti tentativi conditi da blandizie e ricatti, si ricorse alla consueta tortura riservata agli eretici, riservandogli però un trattamento speciale. Non soltanto gli furono inflitti tutti i gradi delle usuali forme di tortura, compresa una barbara fustigazione, ma col pretesto di esorcizzarlo lo si tenne legato nell’acqua gelida (si era in pieno inverno) per farlo poi passare quasi congelato in una stanza surriscaldata, e versargli infine, sulle carni lacerate, dell’alcool al quale si diede poi fuoco. Hutter, nonostante le orribili sofferenze, rimase costante sino alla fine e fu condannato ad essere arso vivo. Venne bruciato pubblicamente a Innsbruck il 25 febbraio 1536.

Alla notizia del martirio del loro apostolo, i fratelli dei Brüderhofe vollero subito chiamarsi Fratelli Hutteriti.
Oggi le Fattorie Fraterne (Brüderhofe) sono circa 500 localizzate nella quasi totalità in Nord America e soprattutto in Canada, dove il loro elevato numero ha causato non pochi problemi, tanto da indurre il Governo canadese a proibire l’insediamento di un nuovo Brüderhof se questo non è a una distanza di almeno 80 chilometri da quello più vicino. (Tratto da: Roberto Derossi, La Famiglia Anabattista)

 

[Video] Il Segreto della Tomba di Erode (in francese), National Geographic

Parte 1
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Parte 2
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Parte 3
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Parte 4
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“l’atteso documentario “La tomba di Erode”, che illustra le accurate ricerche condotte da Ehud Netzer. Le riprese ripercorrono l’impresa di Netzer che ha cercato la tomba per oltre tre decenni. National Geographic si è unita in anni recenti a supportare gli scavi. E finalmente Netzer e il suo team hanno raggiunto il tesoro a lungo cercato, riportandolo alla luce. Per trovare la tomba, Netzer ha messo in campo la sua profonda conoscenza dell’architettura di Erode, maturata attraverso gli scavi effettuati in numerosi luoghi della Terra Santa, dove il re ha fatto erigere una ventina di magnifiche strutture: il palazzo di Gerico, il complesso a Masada, il porto di Cesarea , e l’espansione da lui voluta del secondo Tempio di Gerusalemme, costruendo uno dei più maestosi complessi religiosi al tempo. In “La tomba di Erode”, grazie all’ausilio della computer grafica e a numerose ricostruzioni storiche di pregio, i tempi e i trionfi architettonici di Erode il Grande riprendono forma e vita.

Gli scavi, per conto dell’Institute of Archaeology of the Hebrew University of Jerusalem, sono stati condotti col supporto dell’Israel Exploration Society, con il contributo di individui e della Yad-Hanadiv Foundation, e di National Geographic Society. Hanno inoltre collaborato: Israel Nature and Parks Authority e il Gush Etzion Regional Council. Israel Museum aprirà nel 2010 una mostra dedicata all’Herodium.” (da: Il Giornale.it)

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[Video] Sergei Torop: uno dei falsi cristi di questa generazione

Un breve documentario (circa 7 minuti) in cui potrai vedere ed ascoltare uno dei falsi cristi di questa generazione, chiamato Sergei Torop, che si fa chiamare l’Insegnante, e che dice di essere la reincarnazione di Gesù Cristo e che ha sedotto fino a questo momento migliaia di persone in diverse nazioni. Superfluo che ti dica che da costui ti devi guardare perché è un falso cristo, un impostore.

[Video] Il deserto di Giudea

Documentario di France 5 sul deserto di Giudea, la sua fauna, la sua flora e la sua storia.

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il deserto di Giudea, parte 1

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il deserto di Giudea, parte 2

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il deserto di Giudea, parte 3

Giudea
La regione corrisponde grosso modo al territorio dell’antico regno di Giuda. All’epoca dell’Esilio d’Archelao, la Giudea venne annessa alla provincia romana di Siria e l’imperatore romano nominava i procuratori incaricati di governarla. Il regno di Erode Agrippa (41-44 d.C.) interruppe per breve tempo il succedersi dei procuratori. Sede dei procuratori della Giudea era Cesarea, porto del Mediterraneo. Immediatamente al di sopra di questo magistrato v’era il proconsole (specie di governatore generale) della Siria, risiedente ad Antiochia (Luca 3:1; Ant. 17.13,5; 18.1,1). Così era governato il paese durante il ministero terreno di Gesù. Il N.T. parla spesso della Giudea (Luca 23:5-7; Giov. 4:3; 7:3; Atti 1:8). La frontiera settentrionale della Giudea si stendeva indubbiamente da Ioppe sul Mediterraneo a un punto del Giordano a 16 km ca. a N del Mar Morto. Se ne può rifare il limite meridionale a partire dallo Uadi Ghuzzeh, posto a ca. 11 km a S-O di Gaza, passando per Beer-Sceba per arrivare al S del Mar Morto. La Giudea misurava, 88 km ca. da N a S e da E ad O. Tratto da: René Pache, Nuovo Dizionario Biblico, Napoli 1981, pag. 402,403