Haiti, un Nuovo Testamento impermeabile

Pastori ricevono copie del Nuovo Testamento impermeabile a Saint-Marc, Haiti.

“Sono rimasta sorpresa di scoprire questo libro incredibile che ci hanno dato i cristiani canadesi”, ci dice Mirette Saint-Louis, responsabile delle finanze e coordinatrice dei programmi alla Società Biblica Haitiana.

“Un Nuovo Testamento impermeabile! Fino a quando non l’abbiamo visto, toccato e controllato la sua impermeabilità, non potevamo crederci… Ed è proprio vero: le sue pagine si possono immergere, lavare, pur mantenendo il loro aspetto di carta!”

Haiti è regolarmente spazzata da cicloni devastanti che allagano molte case – e ora le tende dei rifugiati del terremoto. Che cosa immaginare allora di più appropriato di un Nuovo Testamento impermeabile?

Prima dell’arrivo, a giugno, della stagione dei cicloni, la Società Biblica si è impegnata a distribuire le 5000 copie di questo Nuovo Testamento in creolo haitiano ai responsabili di Chiesa delle zone più frequentemente inondate del paese.

I responsabili delle Chiese hanno accolto con molto entusiasmo il Nuovo Testamento impermeabile.

“Durante il terremoto del 12 gennaio 2010 molte Bibbie sono rimaste sotto le macerie, e i fedeli della mia chiesa sono oggi in grande difficoltà, dice Etienne Transmin. Questo Nuovo Testamento dà loro la speranza, è come un dono venuto dal cielo.”

“Quest’opera è ideale per le situazioni difficili che stiamo affrontando, dice Daméus Anicet. Molto prima del terremoto, abbiamo avuto inondazioni in cui abbiamo perso tutto quello che avevamo. Ringraziamo la Società Biblica Haitiana e i suoi partner di aver reso possibile questo progetto!”

Timothée Robert si rallegra per il fatto che nessuno potrà utilizzare i fogli del libro per confezionare prodotti o per altra cosa che leggere la Bibbia.

“È un successo! esclama. E poi, questo Nuovo Testamento non sarà danneggiato quando l’acqua e il fango invaderanno di nuovo la nostra piccola casa nella stagione delle piogge. Ci possiamo presto aspettare la Bibbia completa in questa forma?”

“Siamo profondamente grati alla Società Biblica Canadese e ai nostri fratelli e sorelle del Canada per questo dono generoso, innovativo e utile, dice ancora Mirette Saint-Louis. Non c’è dubbio che queste copie del Nuovo Testamento alla prova dell’acqua saranno lette e rilette in tutto il paese.”

E-magazine mensuel de l’ABU. Avril 2011.

Via | la-bible.net

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[Video] ‘Haiti, i miracoli della fede’

Video tratto da http://video.corriere.it/ che parla di una grande liberazione operata da Dio ad Haiti in seno alla Chiesa Battista in occasione del grande terremoto del Gennaio 2010

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61 missionari evangelici scampano al disastro di Haiti

La Chiesa “La Bible Parle” è un movimento di chiese evangeliche in Quebec. Nel mese di dicembre i responsabili hanno deciso di mandare, come di consueto, 70 missionari in Haiti.

61 prendono la direzione di Port-au-Prince, mentre altri 9 vanno a Tiverny, nel sud dell’isola. E’ stato allora che il terremoto ha devastato Port-au-Prince. Dopo alcune ore tutta la città è devastata, gettando la popolazione haitiana nella disperazione.
Il pastore Réal Gaudreault della Chiesa di Saguenay riferisce che: “per un miracolo straordinario i 61 missionari che erano a Port-au-Prince la sera del disastro non sono stati colpiti, non un solo graffio!“. Eppure, come egli precisa: “il quartiere attorno al loro hotel è stato completamente distrutto.

Tra questi missionari quebechesi ci sono molti giovani. Alcuni erano letteralmente scossi dalla visione di orrore alla quale assistevano impotenti. “Non capita tutti i giorni di vedere cadaveri ammucchiati agli angoli delle strade“, spiega Réal Gaudreault. Ma, nonostante lo shock, tutti sono tornati sani e salvi a Montreal lo scorso 15 gennaio a bordo di un cargo dell’esercito canadese.

Paul OHLOTT

Via | Actu-Chretienne.net

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Svizzera: l’EPER aumenta gli aiuti alle vittime del terremoto in Haiti

L’EPER, l’Opera di Aiuto delle Chiese protestanti svizzere, aumenta gli aiuti alle vittime del terremoto in Haiti a un milione di franchi. Una parte di questo contributo servirà a fornire cibo e acqua a 2.500 persone a Port-au-Prince. Il resto verrà utilizzato per la ricostruzione.

L’ufficio di coordinamento dell’EPER a Port-au-Prince ha iniziato a fornire assistenza alla popolazione colpita dal sisma. Due centri di distribuzione forniscono ogni giorno un pasto caldo e acqua a 2.500 abitanti della capitale. La durata di questa distribuzione è stimata inizialmente a tre mesi per un budget provvisorio di 500.000 franchi.

In parallelo, l’EPER ha già in programma la ricostruzione. Il responsabile del programma dell’EPER arriverà sull’isola mercoledì e farà le prime valutazioni. La prossima settimana, due delegati aggiuntivi (un ingegnere edile e uno specialista di logistica) rafforzeranno la sua équipe. La ricostruzione si concentrerà nelle zone rurali che hanno ricevuto pochi aiuti finora. Oltre ad alloggi temporanei verrà esaminata la ricostruzione di scuole.

L’EPER è partner della Catena della Solidarietà.

Per ulteriori informazioni fare clic qui.

Via | heks.ch

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Il pastore Sylvain Exantus, presidente della Federazione Protestante di Haiti, ha dato sue notizie e lancia un appello di aiuto

Sono vivo insieme alla mia famiglia. Gloria a Dio! La scuola di cui sono il direttore (El Shaddai College) è crollata venti minuti dopo che l’ho lasciata…

Sylvain Exantus, presidente della Federazione protestante haitiana

Sono vivo insieme a tutta la mia famiglia. Gloria a Dio! La scuola di cui sono il direttore (El Shaddai College) è crollata venti minuti dopo che l’ho lasciata.
Martedì dopo il terremoto sono rimasto bloccato nel centro di Port-au-Prince non trovando modo per tornare a casa. Abbiamo dovuto dormire sotto le stelle a Champs de Mars. Solo mercoledì pomeriggio ho potuto raggiungere casa mia. Ho cercato invano di mettermi in contatto telefonico con gli altri membri del Comitato esecutivo della Federazione Protestante di Haiti.

Il bilancio è molto pesante, a Port-au-Prince c’è il caos. Oltre 100.000 morti, migliaia di case crollate, ma anche scuole, ministeri, il Palazzo Nazionale, i tribunali, chiese, la cattedrale, il Parlamento, il Ministero della Pubblica Istruzione, ospedali. Il personale delle Nazioni Unite è gravemente colpito fra cui il Rappresentante del Segretario Generale, una cinquantina di francesi sono dispersi, ecc. E’ un bilancio provvisorio che tende ad aggravarsi.

La Federazione Protestante di Haiti lancia un appello alla solidarietà nazionale ed internazionale per far fronte ai bisogni urgenti, quali: acqua, cibo, cure mediche, kit di sopravvivenza, tende, ecc.

Via | Protestants.org

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