Finisce ai lavori forzati per «spaccio» di Bibbie

L’hanno condannato per «traffico illegale di Bibbie». Tre anni di carcere, cominciati nel 2004, quando il leader protestante Cai Zhuohua fu processato dopo un blitz delle forze dell’ordine cinesi: entrarono in tre, tutti in borghese, legarono Zhuohua mani e piedi, lo caricarono di peso su un furgone e gli lessero i capi d’accusa. Ecco il suo reato: stampava e poi distribuiva testi sacri cristiani, che in Cina possono essere venduti solo sotto il controllo dell’autorità. Cai, che cura sei congregazioni protestanti non ufficiali, fu trovato in possesso di circa 200mila Bibbie. Quel giorno in quel magazzino nel pieno centro di Pechino, gli agenti presero anche la moglie di Cai e il cognato: a loro pene più brevi, rispettivamente 24 e 18 mesi di detenzione. Dovrebbero essere già liberi, così come Zhuohua che ha scontato l’intera pena fatta di giorni in carcere e anche lavori forzati: secondo l’agenzia di stampa Asianews, il leader protestante in questi mesi è stato costretto a cucire a mano i palloni che serviranno durante i prossimi Giochi Olimpici di Pechino 2008.
Nonostante la fine della condanna, Cai deve presentarsi ogni mese davanti agli agenti della pubblica sicurezza di Pechino. Deve farlo per dimostrare che non fa proselitismo. Pechino permette la pratica del cristianesimo protestante solo all’interno del Movimento delle tre autonomie (Mta), nato nel 1950 dopo la presa di potere di Mao e l’espulsione dei missionari stranieri e dei leader delle Chiese, anche cinesi. Le statistiche ufficiali dicono che in Cina vi sono 10 milioni di protestanti ufficiali, tutti uniti nel Mta. I protestanti non ufficiali, che si radunano nelle «chiese domestiche» non registrate, sono stimati in oltre 50 milioni. In Cina solo l’Ufficio per gli Affari religiosi dà autorizzazione a pubblicare Bibbie che, stampate a tiratura limitata, non possono essere vendute nelle librerie pubbliche.
Quello di Cai Zhuohua non è l’unico caso. Solo un anno fa, le autorità giudiziarie cinesi hanno condannato il pastore protestante Wang Zaiqing a due anni di galera e al pagamento di una multa di 100mila yuan (circa 10mila euro) «per aver stampato in maniera illegale delle Bibbie e altro materiale cristiano». La sentenza è stata pronunciata il 9 ottobre scorso, lo stesso giorno in cui l’arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams discuteva con le autorità cinesi della necessità di una migliore formazione teologica per i pastori che operano nel Paese. Il leader anglicano, primate di circa 77 milioni di fedeli sparsi per il mondo, è stato il primo pastore straniero della sua chiesa a visitare la Cina negli ultimi 10 anni. Nel corso del suo viaggio di due settimane, Williams aveva visitato Shanghai, Nanjing, Wuhan, Xian e Pechino.

Fonte: ilGiornale.it – venerdì 21 settembre 2007, 07:00 –

Condividi