L’hanno condannato per «traffico illegale di Bibbie». Tre anni di carcere, cominciati nel 2004, quando il leader protestante Cai Zhuohua fu processato dopo un blitz delle forze dell’ordine cinesi: entrarono in tre, tutti in borghese, legarono Zhuohua mani e piedi, lo caricarono di peso su un furgone e gli lessero i capi d’accusa. Ecco il suo reato: stampava e poi distribuiva testi sacri cristiani, che in Cina possono essere venduti solo sotto il controllo dell’autorità. Cai, che cura sei congregazioni protestanti non ufficiali, fu trovato in possesso di circa 200mila Bibbie.