Il Ministero del Turismo israeliano ha inaugurato martedì scorso il Sentiero dell’Evangelo in Galilea. Il sentiero segue il cammino che si presume abbia percorso Gesù dalla sua città natale di Nazaret a Cafarnao: lì, nella parte nord-occidentale del lago di Galilea, che era allora il centro del suo ministero. Il percorso è lungo 62 chilometri. Comincia sul pendìo del monte vicino a Nazareth e termina a Kfar-Nahum/Kapernaum. Ci sono strade e sentieri appositamente segnalati che possono essere percorsi a piedi, in bicicletta, a cavallo o in auto. Si prevede che il nuovo sentiero migliorerà in modo significativo l’offerta per i turisti cristiani, che rappresentano circa il 65% dei turisti in Israele. Negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento del turismo cristiano in Israele e si spera che nei prossimi due anni altri 200.000 pellegrini possano percorrere questo sentiero, seguendo le orme di Gesù. Il Ministero del Turismo, in collaborazione con il KKL, ha investito 594 000 euro nello sviluppo delle infrastrutture del progetto. Il percorso è parte di un piano di espansione del Ministero del Turismo, che spera di attirare in questo modo più turisti e pellegrini nella regione della Galilea, al fine di promuovere lo sviluppo di un vivace centro turistico.
Fonte: (israel heute, 1 dicembre 2011 – trad. www.ilvangelo-israele.it)
Nota: La città natale di Gesù era Betlemme di Giudea. Gesù fu allevato a Nazareth di Galilea.
Fonte: Jerusalem Post édition française – riprodotto con autorizzazione
Il Museo del Buon Samaritano, vicino a Maaleh Adumim, sulla strada che collega Gerusalemme a Gerico, è stato aperto ufficialmente giovedì dopo scavi archeologici durati nove anni. Vi si potranno ammirare dei mosaici provenienti dalla Giudea-Samaria e da Gaza.
“L’apertura del museo in questo luogo è un progetto fresco in questi giorni in cui gravi minacce pesano sugli insediamenti, e la legittimità della nostra presenza è rimessa in questione”, ha detto Reuven Rivlin, un membro del Likud alla Knesset.
“L’apertura di un sito di tale importanza è un segnale chiaro: non abbiamo abbandonato questa regione e non smetteremo di sottolineare che le nostre radici nazionali e storiche sono in questi luoghi”, ha aggiunto.
Il ministro del Turismo Stas Misezhnikov ha espresso il desiderio che il sito, che si potrà visitare gratuitamente tutti i giorni, tranne il sabato, sia molto frequentato dai turisti cristiani che si recano in Terra Santa. “Credo che questo luogo diventerà un luogo di pellegrinaggio per milioni di cristiani”, ha detto.
Il luogo, conosciuto come la Locanda del Buon Samaritano, è stato chiamato così nel periodo bizantino, quando si è scoperto che il luogo menzionato nella parabola del Buon Samaritano del Nuovo Testamento era qui.
Gli archeologi, durante gli ultimi dieci anni, hanno scoperto nel sito dei resti risalenti al periodo del Secondo Tempio.
Durante il periodo bizantino, il sito è diventato un punto di passaggio per i pellegrini cristiani, e una locanda – comprendente una chiesa, una cisterna, degli alloggi residenziali ed una fortezza per proteggere i pellegrini dai briganti – è stata costruita.
La struttura che ospita il museo è stata costruita durante il periodo ottomano ed era allora un posto di guardia.
I mosaici che sono esposti sono stati trovati in sinagoghe e in chiese della Giudea-Samaria e di Gaza.
Il World Monuments Fund sta per lanciare un progetto con l’Iraq per preservare l’antica città di Babilonia, dove il re Nebuchadnezzar II (630-562 a.C.) costruì i suoi giardini pensili, una delle Sette Meraviglie del Mondo.
Il gruppo non-profit con sede a New York, che preserva i siti architettonici e culturali, collaborerà con lo State Board of Antiquities and Heritage dell’Iraq per sviluppare un piano generale per promuovere la conservazione e il turismo nella città, situata a circa 90 km sud di Bagdad sulla costa est dell’Eufrate.
Il Presidente del World Monuments, Bonnie Burnham, ha dichiarato in una intervista che in futuro il turismo sarà uno degli strumenti per lo sviluppo economico in Iraq, e si teme che Babilonia possa essere danneggiata da uno sviluppo non controllato. Non è stata mai tracciata una carta della città e ci sono stati dei cambiamenti evidenti.
Holly Evarts, la portavoce del World Monuments Fund, ha comunicato in un’intervista che il Dipartimento di Stato degli USA ha donato circa 700.000 $ per il progetto denominato “Il futuro di Babilonia”. L’organizzazione sta ora cercando ulteriori finanziamenti da altri enti.
L’ambasciatore Samir Sumaida’ie ha dichiarato che il patrimonio culturale iracheno è patrimonio di tutta l’umanità.
L’antica città, fondata intorno al diciottesimo secolo a.C., ha subito danni negli anni recenti dai tentativi di Saddam Hussein di renderla un’attrazione turistica, dai saccheggi dopo l’invasione guidata dagli Stati Uniti e dopo essere stata usata come base militare durante la guerra in Iraq.
La seconda fase del progetto del World Monuments Fund riguarda l’assistenza per un decennio alla città. Nell’ottobre 2003 il fondo collaborò con il Getty Conservation Institute per dare avvio all’Iniziativa di Conservazione del Patrimonio Culturale Iracheno destinato ai musei e ai siti archeologici e storici in Iraq.
Istituito nel 1965, il fondo si è impegnato nella conservazione di circa 500 siti storici in 90 paesi nel mondo e ha classificato la nazione dell’Iraq come uno dei 100 luoghi più a rischio nel 2006 e nel 2008.
Altri siti in Iraq rientrano in progetti di restauro garantiti dal fondo, che comprendono l’antica regione di Sumer e siti connessi alle culture babilonese, assira e persiana.
Quest’anno sarà avviato un corso per la formazione di specialisti in antichità, che saranno istruiti su tecniche moderne di valutazione e restauro dei siti. Si vuole nello stesso tempo creare un archivio nazionale per il rilevamento e il controllo delle migliaia di siti archeologici diffusi nella nazione.