È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “L’amore di Dio” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. Nella prima epistola di Giovanni c’è scritto quanto segue:
“In questo s’è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unigenito Figliuolo nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il suo Figliuolo per essere la propiziazione per i nostri peccati.”
Dunque, l’Iddio che ha fatto tutte le cose, le visibili e le invisibili, nella pienezza dei tempi ha mandato nel mondo il suo unigenito Figliuolo e questa è stata la manifestazione del suo amore. Infatti dice la Scrittura: “In questo s’è manifestato per noi l’amore di Dio, che Dio ha mandato il suo unigenito Figliuolo nel mondo, affinché, per mezzo di lui vivessimo.” Quindi Lo ha mandato nel mondo per compiere l’opera di redenzione, affinché il suo Figliuolo morisse sulla croce per i nostri peccati, perché Egli doveva compiere l’espiazione dei nostri peccati, doveva offrire se stesso a Dio in offerta e sacrificio.
Qual profumo d’odor soave, sì, doveva offrire se stesso per i nostri peccati, quindi Egli doveva caricarsi dei nostri peccati e mediante il suo sangue doveva espiarli, i nostri peccati. Questo è avvenuto, infatti Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, perché così era stato scritto e quindi così era stato preannunziato. Infatti nel libro del profeta Isaia leggiamo in merito al Cristo: “Ma Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità.” Ecco dunque cosa doveva fare il Cristo, il Figlio di Dio nel mondo: doveva morire per i nostri peccati, Lui il Giusto, il Santo doveva morire per noi, Lui che non conobbe il peccato, Lui doveva caricarsi dei nostri peccati o come, per usare un’espressione che usa l’apostolo l’apostolo Paolo, doveva essere fatto peccato. Infatti dice la Scrittura che Colui che non ha conosciuto peccato, Egli, cioè Dio, l’ha fatto essere peccato e dunque questa è la manifestazione del grande amore che Dio ha avuto per noi.
Dunque Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, ma il terzo giorno Iddio lo risuscitò dai morti affinché si adempissero anche qui le Scritture, perché così aveva detto, così aveva detto Davide che era profeta: “Anche la mia carne riposerà in isperanza perché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione.” Davide, antivedendola, parlò della resurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. E la sua resurrezione è avvenuta a cagione della nostra giustificazione affinché noi fossimo giustificati mediante la fede nel Signore Gesù, perché Iddio giustifica coloro che credono in Gesù. In altre parole, Iddio mette la fede del credente, gliela mette in conto di giustizia e così appunto si adempie si adempie in lui, si compie in lui la giustificazione. Iddio rende giusto l’uomo che crede nel suo Figliuolo perché Gesù Cristo è stato risuscitato proprio a cagione della nostra giustificazione.
Dunque, e dopo essere risuscitato, naturalmente Gesù si fece si fece vedere, si fece vedere perché apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio, quindi comprovando la sua avvenuta resurrezione. E dunque io vi annunzio la buona novella che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo per essere la propiziazione per i nostri peccati. Vi esorto quindi a ravvedervi e a credere nella buona novella affinché il Signore abbia misericordia di voi, vi salvi dai vostri peccati dei quali voi siete in questo momento ancora schiavi, affinché il Signore vi dia la remissione dei dei peccati e quindi vi perdoni, cancelli tutti i vostri peccati, affinché il Signore vi giustifichi e quindi vi renda giusti, affinché il Signore vi dia la vita eterna. Sì, perché credendo nell’Evangelo si ottiene anche la vita eterna che è il dono di Dio in Cristo Gesù e quindi sarete strappati dalle fiamme dell’inferno dove siete diretti, perché voi in quanto peccatori, in quanto persone sotto il peccato, siete diretti all’inferno che è un luogo di tormento dove arde il fuoco. Ma credendo nell’Evangelo sarete strappati dalle fiamme di questo orribile luogo di tormento, perché appunto otterrete la vita eterna e perseverando poi fino alla fine nella fede il Signore vi salverà nel suo regno celeste, cioè in in paradiso.
Quindi credete nell’amore di Dio, nell’amore che Dio ha manifestato verso di noi mandando il suo unigenito Figliuolo nel mondo affinché noi per mezzo di Lui vivessimo. Noi vi attestiamo che credendo che Gesù è il Cristo, il Figliuolo di Dio, si ha vita nel suo nome. Il nostro desiderio, la nostra preghiera è che anche voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, così affinché credendo abbiate vita nel suo nome. Ravvedetevi e credete nella buona novella che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio che Dio ha mandato nel mondo per essere la propiziazione per i nostri peccati. Chi ha orecchi da udire, oda.