Francia: Guai giudiziari per il negozio che vendeva magliette antisemite

T-shirt antisemita venduta a Parigi. BNVCA

Sono in stato di fermo di polizia la proprietaria e la commessa del negozio parigino che vendeva le magliette con lo slogan antisemita ‘Entrata al parco vietata agli ebrei’. Lo ha riferito una fonte della polizia, precisando che la procura ha aperto un’inchiesta preliminare per ‘incitazione all’odio razziale attraverso iscrizioni a carattere antisemita’.
Un provvedimento che arriva dopo l’esposto presentato dall’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo (Bnvca), che lunedi’ scorso ha scoperto le T-shirt razziste.
Le due donne sono state poste in stato di fermo presso la caserma della Brigata di repressione della delinquenza contro la persona (Brdp).
Gli inquirenti stanno cercando di risalire al fabbricante, al grossista e all’importatore eventuale – la scritta e’ in tedesco – delle T-shirt.
Lo slogan riportato e’ quello che negli anni quaranta vietava agli ebrei del ghetto di Lodz, in Polonia, di entrare nei parchi della citta’.

Fonte: Aduc

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Germania – Pastore denuncia: All’est razzismo la fa da padrone

La moglie (indiana) e i figli costretti a trasferirsi all’ovest

Roma, 14 apr. (Apcom) – Non sopportava più le angherie degli altri bambini e quindi ha tentato di grattarsi via la sua pelle scura con una limetta per unghie. E’ l’esasperata ma non inspiegabile reazione di un bambino di 10 anni, Jannik, figlio di un pastore evangelico tedesco e di madre di origini indiane, residente a Rudolstadt, nell’ex Germania dell’Est.

La signora Neuschafer, adesso, ha lasciato la città e si è trasferita in Renania con i cinque figli. Il marito, il pastore evangelico Reiner Andreas Neuschafer, intervistato dal quotidiano die Welt, lancia una gravissima denuncia: “Tutta la Germania dell’Est dovrebbe essere definita come una No-Go-Area” per le persone con un colore della pelle diverso.

Il pastore ha ricordato le numerose offese subite dalla moglie e dai figli nel corso di sette lunghi anni, durante i quali più volte il colore della pelle è stato causa di insulti e sopraffazioni. “Una come te avrebbero dovuto sterilizzarla alla nascita”, sarebbe stata apostrofata la moglie del pastore mentre era in fila al supermercato, oppure “Tornatene nella giungla”.

Adesso la cittadina ha promosso una campagna per sconfiggere il razzismo e uno striscione sul palazzo municipale recita: “Siamo amici degli stranieri”. Troppo tardi per la famiglia Neuschaefer.

Fonte: Alice News /Apcom

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Israele: Ong denuncia aumento razzismo antiarabo

GERUSALEMME – Un grido d’allarme contro un asserito forte aumento di posizioni razziste e ostili agli arabi di Israele da parte della maggioranza ebraica del paese è stato lanciato dall’ Associazione per i Diritti Civili in Israele (Acri). In un rapporto, che si basa su una serie di studi condotti nel corso di quest’anno, l’Acri afferma di aver rilevato un’impennata nelle posizioni di ostilità degli ebrei israeliani nei confronti della minoranza araba (il 20% della popolazione).

Dal rapporto dell’Acri emerge che solo metà della popolazione ebraica ritiene che gli arabi debbano avere uguali diritti. “Più di metà degli israeliani ebrei – afferma l’Acri – hanno dichiarato di non essere disposti ad abitare con un arabo, non sono disposti a visitare un arabo a casa sua, sono per una separazione tra arabi ed ebrei nei luoghi di ritrovo, si oppongono alla partecipazione di partiti arabi al governo”.

Ancora più allarmante appare la diffusione di stereotipi razzisti tra i giovani ebrei israeliani: “Più di due terzi dei giovani – afferma l’Acri – pensano che gli arabi non siano intelligenti, non siano istruiti, non siano colti, non siano puliti e siano violenti”.

Nel 2006, riferisce l’Acri, c’é stato un aumento del 26% nel numero di incidenti razzisti nei confronti degli arabi e i sondaggi rilevano un aumento del 100% nei sentimenti di odio espressi dagli ebrei nei confronti degli arabi”. Anche la stampa israeliana contribuisce al rafforzamento di stereotipi negativi. Gli arabi sono soggetti a minori stanziamenti di stato a loro favore e a controlli più severi e umilianti nei porti e negli aeroporti da parte degli addetti alla sicurezza.

Fonte: SwissInfo/ SDA-ATS

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Israele: Verranno processati i membri della gang neo-nazista arrestati due giorni fa

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Israele: Smantellata a Petah Tikva una cellula neonazista

Fonte: Jerusalem Post édition française – riprodotto con autorizzazione

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