Germania – Pastore denuncia: All’est razzismo la fa da padrone

La moglie (indiana) e i figli costretti a trasferirsi all’ovest

Roma, 14 apr. (Apcom) – Non sopportava più le angherie degli altri bambini e quindi ha tentato di grattarsi via la sua pelle scura con una limetta per unghie. E’ l’esasperata ma non inspiegabile reazione di un bambino di 10 anni, Jannik, figlio di un pastore evangelico tedesco e di madre di origini indiane, residente a Rudolstadt, nell’ex Germania dell’Est.

La signora Neuschafer, adesso, ha lasciato la città e si è trasferita in Renania con i cinque figli. Il marito, il pastore evangelico Reiner Andreas Neuschafer, intervistato dal quotidiano die Welt, lancia una gravissima denuncia: “Tutta la Germania dell’Est dovrebbe essere definita come una No-Go-Area” per le persone con un colore della pelle diverso.

Il pastore ha ricordato le numerose offese subite dalla moglie e dai figli nel corso di sette lunghi anni, durante i quali più volte il colore della pelle è stato causa di insulti e sopraffazioni. “Una come te avrebbero dovuto sterilizzarla alla nascita”, sarebbe stata apostrofata la moglie del pastore mentre era in fila al supermercato, oppure “Tornatene nella giungla”.

Adesso la cittadina ha promosso una campagna per sconfiggere il razzismo e uno striscione sul palazzo municipale recita: “Siamo amici degli stranieri”. Troppo tardi per la famiglia Neuschaefer.

Fonte: Alice News /Apcom

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