La buona guerra

L’apostolo Paolo scrisse a Timoteo: “Io t’affido quest’incarico, o figliuol mio Timoteo, in armonia con le profezie che sono state innanzi fatte a tuo riguardo, affinché tu guerreggi in virtù d’esse la buona guerra, avendo fede e buona coscienza; della quale alcuni avendo fatto getto, hanno naufragato quanto alla fede. Fra questi sono Imeneo ed Alessandro, i quali ho dati in man di Satana affinché imparino a non bestemmiare” (1 Tim. 1:18-20)

Ora, a prescindere del ruolo che ognuno di noi ha nel Corpo di Cristo, noi tutti figliuoli di Dio siamo chiamati a guerreggiare una guerra che è definita buona, quindi che vale la pena guerreggiare. Non è però una guerra carnale contro nemici carnali, perché noi non combattiamo contro carne e sangue, ma contro i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebre e le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti.

E quindi le nostre armi non sono carnali, ma comunque esse sono potenti nel cospetto di Dio. Le nostre armi sono la verità, la giustizia, la prontezza che dà l’evangelo della pace, la fede, la salvezza, la Parola di Dio e la preghiera.

Facendo uso di queste armi riusciremo a stare saldi contro le insidie del diavolo e quindi il nemico delle anime nostre non riuscirà a fare breccia in noi.

Combatti dunque, fratello, non abbassare mai la guardia contro i tuoi nemici, essi sono spietati e sono pronti a farti del male, molto male, se tu glielo permetti.

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Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Il tempio dello Spirito Santo

La Scrittura dice che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Cor. 6:19) perché lo Spirito di Dio abita in noi e siccome questo tempio è santo noi dobbiamo conservarlo in santità ed onore, non dandoci a passioni di concupiscenza come fanno i pagani che non conoscono Dio. Queste passioni sono numerose e svariate, basta considerare la condotta dei pagani per rendersene conto.

Quindi, badiamo a noi stessi e non permettiamo a queste passioni di penetrare in noi e vincerci perché ne avremmo un grosso danno. Ci corromperemmo e ci metteremmo di nuovo a servire le vanità ingannatrici la cui fine è la morte.

Beati coloro che prestano le loro membra al servizio della giustizia e non più al servizio dell’iniquità.

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Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Il ritorno di Cristo

Lo stesso Gesù che fu visto andare in cielo dai suoi discepoli, un giorno ritornerà dal cielo con gloria e con potenza. Lui stesso disse che un giorno ritornerà e noi gli crediamo.

In quel giorno egli discenderà dal cielo con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio; e allora i morti in Cristo risusciteranno i primi, poi noi viventi che saremo rimasti verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole ad incontrare il Signore nell’aria.

In quel giorno tutti i santi – sia quelli che risorgeranno che quelli che saranno solo mutati perché non vedranno la morte – otterranno un corpo glorioso, immortale ed incorruttibile. In altre parole essi sperimenteranno la redenzione del corpo.

Questa è la speranza che noi nutriamo nel Signore, e per certo un giorno essa si adempirà ed allora cesserà di essere una speranza perché sarà la realtà.

Continuiamo ad aspettare la venuta del Signore, fratelli, per certo Egli verrà. E nell’attesa del suo glorioso ritorno, santifichiamoci nel timore di Dio.

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Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Dottrine di demoni

L’apostolo Paolo dice: “Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demonî per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l’astensione da cibi che Dio ha creati ….” (1 Tim. 4:1-3).

Quindi tutti coloro che vietano il matrimonio e ordinano di non mangiare certi cibi insegnano delle dottrine di demoni. Non vi lasciate ingannare dai ragionamenti che fanno costoro per giustificare i loro divieti, essi sono ragionamenti vani che non hanno nulla a che fare con la verità. Ne ho letti tantissimi di questi ragionamenti durante i miei studi sulle religioni e sulle sètte e posso assicurarvi che alla luce delle Sacre Scritture essi sono falsi.

Matrimonio. “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne” (Gen. 2:24), dice Dio. Certo, l’uomo non è obbligato a sposarsi perché egli può pure rimanere celibe se questo è il dono che ha ricevuto da Dio (1 Cor. 7:7), ma se egli non ha questo dono è bene che si sposi per evitare le fornicazioni. Meglio sposarsi che ardere (e non il contrario), dice la Scrittura (1 Cor. 7:9).

Cibi. Tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da riprovare se usato con rendimento di grazie (1 Tim. 4:4), dice Paolo a Timoteo, quindi noi possiamo mangiare di tutto. Certamente, se uno stima che una cosa è impura, per lui è impura (Rom. 14:14), perciò se egli si astiene da quella cosa egli non pecca perché questa è la sua convinzione personale. Questo però non gli dà il diritto di ordinare ad altri di non mangiare quella cosa che lui stima essere impura. Il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo (Rom. 14:17), ricordatevelo sempre questo.

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Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Preghiamo anche per le autorità

L’apostolo Paolo dice a Timoteo: “Io esorto dunque, prima d’ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché possiamo menare una vita tranquilla e quieta, in ogni pietà e onestà” (1 Tim. 2:1-2).

Quindi, quando preghiamo è bene ricordarsi di pregare non solo per i nostri fratelli in Cristo affinchè Dio li fortifichi, li consoli, li preservi (per citare solo alcune delle cose che dobbiamo chiedere a Dio per loro), e per i peccatori affinché Dio li salvi, ma anche per le autorità poste da Dio a governare in questa nazione. Non importa di che partito politico esse siano, noi dobbiamo pregare per loro. Esse hanno bisogno dell’aiuto e della sapienza di Dio per poter governare con giustizia come è giusto che facciano. Quindi da parte nostra faremo bene a pregare per loro anche quando la chiesa è radunata. E ricordiamoci pure di rendere grazie a Dio per tutto il bene che noi riceviamo tramite il servizio che le autorità compiono.

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Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro