È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma in nell’epistola ai Romani quanto segue: “Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”.
Dunque, c’è un salario che è quello che appunto dà il peccato a chi lo serve. Allora, il peccato è la violazione della legge; chi commette il peccato, quindi, commette una violazione della legge di Dio. E chi commette il il peccato è schiavo del peccato, cioè il peccato è il suo padrone. Il peccato ripaga chi lo serve con la morte, per cui il peccatore è morto nei suoi falli e nei suoi peccati.
Quindi, voi dovete considerare questo, voi che servite il peccato e non potete dire di non servirlo perché tutti hanno peccato. Voi dovete considerare questo: la vostra posizione in questo preciso momento è questa, siete degli schiavi, schiavi del peccato che servite e che vi ripaga con la morte. Siete dunque morti.
Ora, dov’è che conduce dov’è che conduce la via dove vi trovate? Perché voi siete sopra una via, state camminando per una strada, dove conduce questa strada? Conduce in perdizione, perché coloro che servono il peccato vanno in perdizione quando muoiono essendo dei peccatori. Muoiono nei loro peccati e quindi vanno in perdizione. La loro anima, appunto, si diparte dal loro corpo e scende in un luogo di tormento chiamato Ades, dove c’è il fuoco e dove, appunto, il l’anima del peccatore è tormentata in mezzo al fuoco.
Quindi, dovete considerare attentamente queste cose perché siete in gravissimo pericolo. Doveste morire in questo preciso momento, voi andreste all’inferno, perché? Perché siete dei peccatori, perché l’ira di Dio è sopra di voi in quanto siete dei nemici di Dio.
Ma se da un lato c’è il salario del peccato, dall’altro c’è il dono di Dio. Già, il dono di Dio. Quindi, già il fatto che sia chiamato il dono di Dio vuol dire che Dio dona questa questa cosa e quindi che non è non è che la si può guadagnare o la si può meritare. Allora, il dono di Dio qual è? La vita eterna in Cristo Gesù. Dunque, la vita eterna non è qualcosa che potete guadagnarvi o potete meritarvi con delle opere giuste, delle opere buone. La vita eterna è il dono di Dio che si riceve quindi gratuitamente da Dio.
Ma com’è che si riceve gratuitamente da Dio? Per fede. Già, per fede. Per fede, che cosa significa? Significa credendo nel Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Infatti, è scritto: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna” e Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna”. Dunque, coloro che credono nel Signore Gesù Cristo ricevono la vita eterna. Cosa significa credere nel Signore Gesù Cristo? Credere che Gesù di Nazareth è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio.
Questo è l’Evangelo, infatti. L’Evangelo che è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Dunque, credendo nell’Evangelo, l’uomo ottiene la vita eterna.
Ma badate, non è che ottiene solo la vita eterna, ottiene anche la salvezza dal peccato perché appunto ne è schiavo, ma credendo nell’Evangelo viene affrancato dal peccato. Ottiene anche la remissione dei suoi peccati perché “di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. Riceve la giustificazione che dà vita perché “il giusto vivrà per la sua fede” e dunque viene riconciliato con Dio. Smette di essere un nemico di Dio e diventa un amico di Dio. Tutto questo, dunque, per grazia credendo nell’Evangelo. Ecco dunque che cosa dovete fare per ottenere la vita eterna.
Quando noi diciamo che abbiamo la vita eterna, spesso ci ci sentiamo rispondere: “Ma voi siete dei presuntuosi, come fate a dire questo?”. Non siamo presuntuosi, quello che vi diciamo ve lo diciamo perché è parola di Dio, è scritto. Infatti Giovanni, uno dei discepoli di Gesù, ebbe a scrivere: “Io vi ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuolo di Dio”. Dunque, Iddio a noi che abbiamo creduto ci ha dato la vita eterna; questa vita è nel suo Figliuolo.
Dunque, per quello vi esortiamo a ravvedervi e a credere nell’Evangelo per ottenere così, per grazia mediante la fede, la vita eterna. E così sarete sicuri, quando appunto morirete, di morire nel Signore e di andare ad abitare col Signore. Sì, perché coloro che muoiono in Cristo si dipartono del corpo e vanno ad abitare con il Signore nel regno dei cieli. Chi muore nel Signore si riposa, infatti, dalle dalle sue fatiche e per questo che è che è beato perché entra in questo luogo di riposo che è chiamato anche riposo di Dio e e che è il regno dei cieli. Là, appunto, chi ha creduto, che si è ravveduto e ha creduto nell’Evangelo, e persevera fino alla fine nella fede, entra e si riposa dalle sue fatiche in maniera cosciente.
Considerate dunque la grande differenza tra chi muore cioè tra il luogo dove va chi muore nel Signore, e il luogo dove va chi muore nei suoi peccati. È una differenza abissale perché chi muore nel Signore, appunto, dato che ha la vita eterna, va ad abitare con il Signore nel regno dei cieli, nella gloria, nella dove c’è la pace. Mentre chi muore nei propri peccati, perché appunto rifiuta di credere nel Signore Gesù Cristo, va all’inferno.
La Scrittura è chiara: “Chi non avrà creduto sarà condannato”. Quindi, ciò che vi aspetta se rifiuterete di ravvedervi e di credere nell’Evangelo è la condanna. Non c’è via di scampo, ve lo dico con ogni franchezza perché questa è la verità. Quando vi ritroverete all’inferno per avere rifiutato di credere nell’Evangelo, vi ricorderete, vi ricorderete di queste mie parole che sono le parole di Gesù: “Chi non avrà creduto sarà condannato”. E vi renderete conto del grave errore che avrete fatto nel rifiutare di credere nell’Evangelo della grazia di Dio. Ma sarà troppo tardi.
Quindi, affinché ciò non accada, vi esorto cioè affinché voi non andiate all’inferno perché il mio desiderio non è non è quello che voi andiate all’inferno, il mio desiderio è che voi siate salvati, quindi, ravvedetevi e credete nell’Evangelo che vi ho annunziato. Il Signore è buono, è pronto a perdonare coloro che si ravvedono e credono nel suo Figliuolo. Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna. Chi ha orecchi da udire, oda.