Il 5 agosto otto studenti dell’accademia militare di Sawa sono stati rinchiusi in container metallici. Avevano manifestato coraggiosamente dopo che le autorità del campo hanno sequestrato e bruciato le Bibbie personali degli studenti che rientravano nell’accademia.
Secondo una fonte che desidera mantenere l’anonimato, mentre le Bibbie bruciavano, il comandante ha lanciato un avvertimento a tutti gli studenti, dicendo loro che Sawa è un luogo di patriottismo e non un posto per gli evangelici.
Secondo il nostro informatore, nel centro di Sawa è vietato dibattere temi riguardanti la fede con altri studenti, pregare prima dei pasti e possedere la Bibbia o altri libri cristiani. Tutti gli studenti scoperti a contravvenire questi divieti rischiano severe punizioni e la reclusione.
Il servizio militare è obbligatorio in Eritrea e i centri militari come quello di Sawa danno una preparazione sia militare che accademica. Sono passaggi obbligati per ottenere un diploma che permetta di accedere agli studi superiori o militari.
L’eritrea rifiuta le accuse di repressione religiosa e dichiara che il paese ha una costituzione laica e vanta una lunga tradizione religiosa.
Nel 2007 il Dipartimento di Stato Americano ha inserito l’Eritrea nella lista dei paesi che violano gravemente la libertà religiosa. Oltre 2.000 cristiani, fra cui molti pastori, sono attualmente detenuti a causa della loro fede nelle stazioni di polizia e nei campi militari in tutta l’Eritrea. Benché molti cristiani siano detenuti da mesi o addirittura da anni, nessuno di loro è stato giudicato e condannato da un tribunale.
Fonte: Porte Aperte Italia
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