E Satana gli sussurrò: ‘Suicidati, non andrai all’inferno!’ [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “E Satana gli sussurrò: ‘Suicidati, non andrai all’inferno!’” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 69 MB (128 Kbps), 13 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 73 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

L’inferno esiste, il fuoco all’inferno esiste, il tormento all’inferno esiste [Audio Streaming]

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Se morirete nei vostri peccati, andrete all’inferno [Audio Streaming]

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Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. La Sacra Scrittura che è la Parola di Dio, attesta che esiste un luogo di tormento dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati, questo luogo di tormento si chiama Ades. Ades è un termine greco, e comunemente è conosciuto con il termine inferno. Ecco che cosa troviamo scritto in Luca al capitolo 16; queste sono parole di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di la si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltin quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse”. Dunque, secondo questa storia che ha raccontato Gesù Cristo, quell’uomo ricco che godeva splendidamente ogni giorno, e che non si curava nella maniera più assoluta dei poveri, quando morì si ritrovò in un luogo di tormento. Egli, dunque, morì nei suoi peccati, ed essendo morto nei suoi peccati discese nell’Ades, che secondo la descrizione presente in queste parole, è un luogo di tormento dove c’è il fuoco. Infatti, quell’uomo disse, mentre si trovava nell’Ades nei tormenti, ‘sono tormentato in questa fiamma’. Quindi dovete sapere questo, voi che siete sotto il peccato, che siete schiavi del peccato, che siete diretti all’inferno, cioè siete sulla via che mena in questo luogo di tormento. Perché? Perché siete sotto il peccato, siete dei peccatori e dunque siete sulla via della perdizione, così è chiamata, e questa via mena in perdizione. Una volta morti quindi, coloro che sono morti nei loro peccati, ecco che discendono in questo luogo di tormento. Ora, morire nei propri peccati, significa morire con i propri peccati ritenuti, ossia non rimessi. E chi è che può rimettere i peccati se non uno solo, cioè Dio? Dunque, dovete considerare questo, che la remissione dei peccati si può ottenere soltanto da Dio. E, come Dio ha stabilito che l’uomo possa ricevere la remissione dei peccati? Dio ha stabilito che ciò avvenga tramite la fede, cioè credendo nell’Evangelo, cioè credendo nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano innanzi stati scelti da Dio. Questo è l’Evangelo nel quale credendo, l’uomo ottiene la remissione dei propri peccati. Allora qualcuno dirà: Ma allora, andarsi a confessare dal prete non serve a niente? Tu l’hai detto, esattamente, non serve a niente, è una perdita di tempo. La confessione fatta al prete con la conseguenziale poi assoluzione è un inganno satanico. Il cosiddetto sacramento della penitenza, istituito dalla Chiesa Cattolica Romana, illude coloro che lo praticano, perché tramite di esso l’uomo non può ottenere la remissione dei peccati, perché la Scrittura dice che “Di Lui attestano tutti i profeti, che chiunque crede in Lui, cioè in Gesù Cristo ottiene la remissione dei peccati, mediante il suo nome”. Dunque, è soltanto, lo ribadisco, credendo nell’Evangelo che voi potete ottenere la remissione dei vostri peccati. Voi avete peccato, qualcuno dirà: Non ho rubato, non ho ucciso; ma comunque sia, puoi anche non avere rubato, puoi anche non aver ucciso nessuno ma hai peccato, sei sotto il peccato e quindi sei privo della gloria di Dio, sei schiavo del peccato, sei diretto all’inferno. Tu dirai: Sono buono. Non vi è alcun buono, tu hai peccato, hai bisogno della remissione dei peccati, altrimenti quando morirai te ne andrai all’inferno. Te ne andrai all’inferno perché morirai nei tuoi peccati. Ascolta bene cosa ha detto il Figlio di Dio, Gesù un giorno disse a dei Giudei: “Perciò v’ho detto che morrete nei vostri peccati, perché se non credete che sono io il Cristo, morrete nei vostri peccati”. Quindi non importa se tu sei un Giudeo di nascita o sei un Gentile, sappi che per ottenere la remissione dei tuoi peccati, devi credere che Gesù di Nazareth è il Cristo, altrimenti morirai nei tuoi peccati, andando quindi a raggiungere tutti coloro che sono morti nei loro peccati, e sono già nell’Ades, nei tormenti. Dunque, devi considerare il tuo stato spirituale, devi considerare la fine orribile a cui stai andando incontro in quanto peccatore, nemico di Dio nella tua mente e nelle tue opere malvagie. Devi considerare queste cose, perché la morte vedi, ti potrebbe cogliere all’improvviso eh; dice: “Non ti vantare del domani, perché non sai quello che un giorno possa produrre”. Dunque, “Oggi è il giorno della salvezza, questo è il tempo accettevole”. Ravvediti peccatore, convertiti dalle tue vie malvagie, e credi nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che resuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Credi nell’Evangelo, credi nell’Evangelo e sarai salvato dai tuoi peccati. Il Signore nella sua misericordia ti affrancherà dal peccato, ti darà la remissione dei peccati, ti darà la vita eterna perché oltre alla salvezza dai peccati e alla remissione dei peccati, si ottiene anche la vita eterna credendo nell’Evangelo; la vita eterna. Ecco perché chi crede nell’Evangelo ha la certezza che quando morirà, morirà in Cristo, e quindi si dipartirà dal corpo ed andrà ad abitare con il Signore nel Regno dei cieli, nella gloria, lassù dove Gesù Cristo il Figlio di Dio è alla destra del Padre. Vedi, la differenza che c’è tra coloro che muoiono in Cristo, e coloro che invece muoiono nei loro peccati. Che farai dunque davanti a questo messaggio, dopo aver udito questa parola? Che farai? Ti farai beffe dell’inferno, come hanno fatto tanti, tanti nel corso del tempo, e poi quando sono morti hanno smesso di farsi beffe perché si sono ritrovati nelle fiamme dell’inferno eh? Seguirai l’esempio di costoro? Io spero di no. Io spero che tu segua l’esempio di coloro che si sono ravveduti, hanno creduto nell’Evangelo ottenendo remissione dei peccati ed anche vita eterna. Tutto per grazia dunque sappilo, è tutto per grazia non è per opere, altrimenti grazia non sarebbe più grazia; sì, non meriti nulla, non puoi guadagnarti nulla, puoi soltanto ricevere tutto gratuitamente da Dio mediante la fede, quindi credendo. Ecco perché io ti esorto, ti scongiuro nel nome del Signore Gesù a ravvederti e a credere nell’Evangelo, perché così e soltanto così, otterrai la remissione dei tuoi peccati. Saranno cancellati, cancellati grazie al sangue prezioso di Gesù Cristo che Egli sparse sulla croce, per la remissione dei nostri peccati. Considera, Egli il Giusto, colui che non aveva conosciuto peccato, si caricò dei nostri peccati, e sparse il suo prezioso sangue affinché i nostri peccati ci fossero rimessi. Ma, affinché ti siano rimessi i tuoi peccati, ti devi ravvedere e credere nell’Evangelo. Te lo ripeto, guarda che, se continuerai ad andare dal prete, con i peccati ci continuerai ad andare dal prete e con i peccati continuerai a tornare a casa tua. Il prete non rimetti peccati proprio a nessuno, e il prete anche lui si deve ravvedere e credere nell’Evangelo per ottenere la remissione peccati, altrimenti pure lui andrà all’inferno. Il purgatorio non esiste ricordalo eh. Ricorda che il purgatorio non esiste, è un’invenzione di cosiddetti Padri della Chiesa. Il purgatorio non esiste, esistono solo due luoghi, o il paradiso dove vanno coloro che muoiono in Cristo, o altrimenti l’inferno dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. E l’inferno, lo so, lo so, fa ridere, fa ridere tanti peccatori, sì poi però quando ci vanno non li fa più ridere eh, fanno le barzellette sull’inferno, fanno le battute, però quando spirano eh, quando spirano poi che si ritrovano all’inferno, ecco che arriva il pianto, arriva lo stridore dei denti. Quindi se stai ridendo eh, se ti stai beffando dalla Parola, ricordati di queste parole che ha detto, che ha detto Gesù Cristo: “Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete”. Si si, farai cordoglio e piangerai all’inferno e sarà troppo tardi sai, non potrai più ravvederti, non potrai più credere nell’Evangelo, aspetterai il giorno del giudizio, e poi sai cosa succederà nel giorno del giudizio? Sarai giudicato secondo le tue opere, scaraventato anima e corpo nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è un altro luogo di tormento diverso dall’Ades, e là sarai tormentato nei secoli dei secoli; si, nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Quindi considera quello che ha fatto Gesù, il Cristo di Dio morendo sulla croce per i nostri peccati e risuscitando dai morti eh, considera quello che Gesù ha fatto e ravvediti e credi, credi nell’Evangelo e Dio avrà misericordia di te rimettendoti i tuoi peccati. Lui ha il potere di farlo, ma affinché ciò avvenga, devi credere; devi credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo. Chi ha orecchi da udire, oda.

Non mettono in guardia dall’inferno perché non credono che esista [Audio Streaming]

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L’Ades: un luogo di tormento [Audio Streaming]

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Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. In Luca è scritto quanto segue, queste sono parole che pronunziò il Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio quindi prestate la massima attenzione: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltin quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse. ”Dunque, ascoltatemi, esiste un luogo di tormento chiamato Ades; Ades è un termine greco che indica il soggiorno dei morti, è un luogo di tormento perché c’è il fuoco, e in mezzo a questo fuoco ci sono le anime di coloro che sono morti nei loro peccati, come appunto l’anima di questo uomo ricco, il quale godeva splendidamente ogni giorno, ma venne il giorno in cui morì, e essendo che morì nei suoi peccati, si ritrovò appunto nell’Ades, nei tormenti, lo ripeto nei tormenti. Tormenti dunque reali, dovuti al fuoco reale che esiste in questo luogo, tant’è che egli disse: “sono tormentato in questa fiamma”, il tormento dunque che lui pativa era prodotto dal fuoco, sì, proprio così, nell’Ades c’è il fuoco. Ades, che taluni hanno tradotto con il termine inferno, cioè luogo di sotto, ebbene sì, all’inferno dove voi peccatori siete diretti c’è il fuoco, vi aspetta il fuoco e quindi vi aspettano dei tormenti indicibili. Voi direte: Perché siamo diretti verso questo luogo di tormento? Perché Dio ha stabilito che i peccatori vadano là, coloro che sono schiavi del peccato, Dio ha stabilito che quando muoiono vadano in questo luogo di tormento, nell’ Ades. Dunque, tu che mi ascolti che sei senza Cristo, devi sapere questo: sei un peccatore sulla via della perdizione, sei schiavo del peccato, il peccato ti domina, e quindi siccome che il salario del peccato è la morte, tu sei morto nei tuoi falli, nei tuoi peccati, e essendo che sei un peccatore sei un nemico di Dio. Sì, hai sentito bene, sei un nemico di Dio, sei un nemico di Dio nella tua mente, nelle tue opere malvagie, quindi sei meritevole dell’inferno, meriti di andare all’inferno nei tormenti, sappilo questo, perché agli occhi di Dio sei un peccatore, sei un nemico di Dio, e come hai ascoltato, nell’Ades ci sono veri tormenti; te lo ripeto. Questo non è un linguaggio allegorico, se ti hanno detto che il linguaggio qui usato è un linguaggio allegorico, cioè con un significato spirituale, sappi che ti hanno mentito, ti hanno ingannato. Questa è una storia raccontata da Gesù e quindi è una storia vera, non è una parabola, è una storia, tant’è che viene fatto pure il nome di Lazzaro, quell’uomo veramente che aveva le ulceri e i cani andavano a leccargli le ulceri, quell’uomo che bramava di sfamarsi con le briciole che cadevano dal ricco, sì, quell’uomo che giaceva, alla porta di quell’uomo ricco, pieno d’ulceri, quando morì invece andò in un luogo di riposo, non in un luogo di tormento, ma nel luogo di riposo, nel seno D’Abramo, dove era confortato, a differenza invece del ricco che invece nell’Ades era tormentato. Allora considera dove tu stai andando in quanto peccatore, stai, te lo ripeto, andando in un luogo di tormento, sei sulla via della perdizione, ma io ti annunzio nel nome del Signore Gesù la via di salvezza, te lo ripeto la via di salvezza, nella speranza che tu che mi ascolti sia salvato. Allora ascoltami, cosa devi fare per scampare alla perdizione? Per evitare di andare in questo luogo di tormento? Una volta che appunto morirai? Ti devi ravvedere innanzitutto, cioè devi cambiare modo di pensare e quindi lasciare i tuoi pensieri iniqui, e poi devi credere nell’Evangelo, cioè nella Buona Novella. Qual è la Buona Novella? La Buona Novella è che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, che apparve, apparve ai testimoni che erano innanzi stati scelti da Dio e cioè i suoi discepoli, facendosi vedere da loro per diversi giorni; Egli, quindi, è veramente risuscitato dai morti. Questo è l’Evangelo, nel quale credendo, tu peccatore sarai salvato dai tuoi peccati, perché “l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco”. Questo è l’Evangelo credendo nel quale tu otterrai la remissione dei peccati, perché è scritto che: “Di Lui attestano tutti i profeti, che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. Questo è l’Evangelo nel quale credendo tu sarai giustificato, dunque reso giusto, infatti dice la Scrittura: “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio, secondo che è scritto, appunto, il giusto vivrà per fede, questo perché nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede”. Questo è quello che dice la Sacra Scrittura, questo è L’Evangelo nel quale credendo tu otterrai la vita eterna, perché chi crede nel Figliuolo ha vita eterna. Dunque, questo è l’Evangelo nel quale credendo tu sarai riconciliato con Dio e smetterai di essere un nemico di Dio, e smetterai quindi di essere sulla via della perdizione; perché? Perché ti incamminerai per la via della salvezza, la via della salvezza che mena nel regno dei cieli, in Paradiso, dove appunto vanno coloro che muoiono in Cristo Gesù. Quindi considera, un luogo di riposo, che bada bene non è il seno d’Abramo perché quello era per coloro che morivano nella fede sotto la legge, sotto L’Antico Patto, prima della venuta, prima della venuta di Gesù Cristo. Adesso coloro che muoiono nella fede si dipartono dal corpo e vanno ad abitare nel regno dei cieli con il Signore, con Cristo Gesù, perché devi sapere che Gesù Cristo dopo essere apparso i suoi discepoli eh, per diversi giorni, fu assunto in cielo alla destra del Padre nei luoghi altissimi, e coloro che muoiono in Cristo Gesù entrano nel riposo di Dio, entrano nel regno dei cieli, là vengono salvati dal Signore e là si riposano dalle loro fatiche. Dunque, vedi quale grande differenza che c’è tra coloro che muoiono nei loro peccati e coloro che muoiono in Cristo, è per questo che ti scongiuro nel nome del Signore a ravvederti e a credere nell’ Evangelo perché questa è la via della salvezza, non ce n’è un’altra, non ce n’è un’altra, perché non c’è un altro Salvatore, “Non v’è sotto il cielo, alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”. Sappi che il nome dell’unico Salvatore è Gesù Cristo, colui che Dio ha sovranamente innalzato, e a Lui infatti che il Padre ha dato il nome che è al di sopra d’ogni nome, non c’è un altro tramite il quale tu puoi essere salvato. Ricorda questo, ricorda questo perché è di fondamentale importanza affinché tu non ti illuda, Gesù Cristo il Figlio di Dio è il Salvatore del mondo, è Dio che ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per essere “IL” Salvatore del mondo; non uno dei tanti Salvatori come se ce ne fossero più di più di uno? No, perché esiste solo un Salvatore, e il suo nome è Gesù di Nazaret, il Cristo di Dio, ed è per questo che Iddio lo ha mandato nel mondo affinché Lui morisse per i nostri peccati, e affinché risuscitasse dai morti il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione. E dunque? E dunque vi annunzio a voi che siete, che siete senza Cristo, vi annunzio proprio questo: che chi crede nel Signore Gesù Cristo viene salvato, ottiene la remissione dei peccati, viene giustificato e ottiene la vita eterna. Quindi? Che farai? Che dirai? Non lo so, però la mia speranza, il mio desiderio è che tu ti ravveda e creda nell’Evangelo della grazia di Dio, affinché anche tu possa gioire di una gioia ineffabile e gloriosa, che è veramente la gioia della salvezza che hanno solamente coloro che credono nell’Evangelo, perché solamente coloro che credono nell’Evangelo sono salvati, sono perdonati, sono giustificati, solo loro hanno la vita eterna. Chi ha orecchi da udire oda.