Il Signore le aprì il cuore …. E l’Eterno indurò il cuore di Faraone

Queste sono due frasi ambedue scritte nella Bibbia, la prima si riferisce alla conversione di Lidia secondo che è scritto negli Atti: “E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo” (Atti 16:14), e la seconda all’induramento di Faraone, re d’Egitto, secondo che è scritto nell’Esodo: “E l’Eterno indurò il cuor di Faraone, ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne come l’Eterno avea detto a Mosè” (Es. 9:12).

Che cosa ci insegna la Scrittura con questo? Che il cuore dell’uomo, nelle mani di Dio, è come un corso d’acqua, Egli lo volge dovunque gli piace (cfr. Prov. 21:1), per cui la conversione di un uomo a Cristo dipende da Dio. Per usare un’espressione di Paolo, la conversione di un uomo non dipende né da chi vuole né da chi corre ma da Dio che fa misericordia (cfr. Rom. 9:16), per cui se Dio ha deciso di non convertire un anima non gli farà misericordia ma lo indurerà. Ecco perché è scritto ai Romani: “Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole” (Rom. 9:18). Queste sante e veraci parole di Paolo però non sono affatto proclamate in seno a molte Chiese, come lo sono invece tante altre parole di Paolo come per esempio queste: “Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio… “ (Rom. 8:28). Come mai? Stando a quanto ho potuto appurare sono parole che se intese ‘malamente’ (cioè intese come vi ho appena spiegato) fanno apparire Dio ingiusto. Ma le cose non stanno affatto così perché Dio è libero di fare di quello che è suo, QUELLO CHE VUOLE. Se lui ha decretato di salvare solo una piccola parte dell’umanità chi di noi ardirà dirgli: ‘Hai fatto male’? o magari: ‘Che fai?’ Ma chi siamo noi da poter replicare a Dio? Noi polvere e cenere, rottami fra i rottami di vasi di terra. Glorifichiamo piuttosto Dio per la sua misericordia. Amen.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Neppure un passero cade a terra senza il volere di Dio!

Nella nostra vita non ci può succedere nulla senza il volere di Dio perché Gesù ha detto che non cade a terra neppure un passero senza il volere del Padre nostro (cfr. Matt. 10:29); se infatti un uccello non può cadere a terra se non per decreto di Dio come possiamo metterci a pensare che ciò che ci accade sia dovuto al caso o che sfugga al controllo di Dio o che non rientri nel suo volere?

Riconosco che spesso, quantunque ci si umili davanti a Dio e si agisca onestamente sia verso Lui che verso gli uomini, ci accadono delle cose inspiegabili a cui non possiamo dare nessuna risposta; pare che tutto congiuri contro di noi, che una sorta di maledizione divina ci stia colpendo, che Dio abbia deciso di distruggerci, che siamo diventati suoi nemici. In quei momenti è difficile accettare che quello che ci sta accadendo ci accade per volere di Dio; eppure è la verità. E che sia la verità, ce ne accorgiamo solo tempo dopo, talvolta tanto tempo dopo.

Dio ha un piano verso di noi e il suo piano sussisterà; ci piaccia o non ci piaccia il suo piano verso di noi sarà da lui mandato ad effetto. Tenete sempre presente che Dio è infinitamente saggio e sa perfettamente quello che fa. Non è un Dio sbadato che fa le cose a casaccio, ma le fa per delle precise ragioni che anche se non conosciamo sono giuste. Stiamo dunque attenti, quando ci troviamo in queste situazioni molto difficili a non parlare contro Dio perché ci prenderemmo da lui una riprensione, come se la prese Giobbe – per aver biasimato Dio per tutto il male che gli era accaduto – a cui Dio disse: “Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno?” (Giob. 38:2).

Signore, Dio nostro, Tu sei l’Eccelso, le tue vie sono giustizia anche quando ci sembrano ingiuste, tu cerchi il nostro bene anche quando ci affliggi, tu continui a volerci dare un avvenire anche quando a noi pare essere svanita ogni speranza, tu sei il Buono anche quando sembri cattivo verso di noi, abbiamo accettato il bene dalla tua mano rifiuteremmo di accettare il male? Sia fatta la tua volontà.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

“Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta”

Quando ti metti in preghiera davanti a Dio, ricordati che sei davanti al Creatore di tutte le cose, e quindi temilo e trema nel Suo cospetto, e sottomettiti a Lui. Ricordati di dirgli quello che gli disse Gesù la notte in cui fu tradito: “Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta” (Luca 22:42), e questo perché nella preghiera che Gesù Cristo ha insegnato ai suoi discepoli ci sono queste parole da rivolgere a Dio: “Sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo” (Matteo 6:10). È questa l’attitudine giusta da avere davanti a Dio quando lo si prega, perché è un’attitudine di umiltà, ma anche un’attitudine che mostra che noi abbiamo fede in Dio, perché crediamo che la Sua volontà verso di noi e verso gli altri sia giusta, buona e perfetta. Quindi, rendi note le tue richieste a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie (cfr. Filippesi 4:6), e sappi che se quello che gli hai domandato con fede è secondo la Sua volontà, Egli te lo darà, secondo che è scritto: “E questa è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci esaudisce; e se sappiamo ch’Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo domandate” (1 Giovanni 5:14-15). Rimani quindi tranquillo e fiducioso nel cospetto di Dio, e aspettalo in silenzio. Tu dirai: ‘E se il Signore non esaudirà certe mie preghiere?’ Non ti preoccupare: Dio ha fatto ogni cosa per uno scopo, e anche quando non esaudisce una preghiera lo fa per uno scopo ben preciso, che tu puoi anche non conoscere sul momento, ma sappi che quella sua decisione è una decisione giusta. Ti ricordi l’apostolo Paolo cosa disse in merito all’angelo di Satana che gli era stato posto per schiaffeggiarlo, onde lui non insuperbisse? “Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” (2 Corinzi 12:8-9). Non ti mettere dunque ad odiare Iddio, quando Egli non esaudisce una tua preghiera, ma continua ad amarlo, ad onorarlo, e a servirlo con sincerità di cuore, e continuerai a vedere la sua grande benignità e fedeltà nella tua vita. La grazia del Signore sia con te.

Giacinto Butindaro

Tratto da: La nuova Via

Una differenza netta

‘Se la natura vorrà, domani sarò in vita’, dice il pagano. ‘Se il Signore vorrà, domani sarò in vita’, dice il Cristiano. La differenza tra il pagano e il Cristiano è netta. Il Cristiano crede in Dio e quindi sa che è nato, cresciuto e vive per la volontà di Dio; mentre il pagano crede nella natura e quindi crede che è nato, cresciuto e vive per la volontà della natura, come se la natura avesse la volontà di fare nascere, crescere e vivere gli uomini. Il Cristiano dà quindi gloria a Dio, il Creatore di tutte le cose; mentre il pagano non lo fa, e non lo può fare perché non ha la fede. Nessuno dunque vi inganni con parole seducenti. Ricordatevi che ci sono sempre stati uomini corrotti di mente privati della verità che hanno introdotto nella Chiesa di soppiatto principi e concetti pagani, ossia filosofici. Vegliate e pregate, i tempi sono malvagi, come sono malvagi tanti che si definiscono Cristiani, ma non sono altro che dei pagani travestiti da Cristiani.

Butindaro Giacinto

Tratto da: La nuova Via

Ammonimento

Attribuire alla natura una volontà o un potere decisionale significa non conoscere Dio, in quanto è Dio, il Creatore di tutte le cose, che fa nascere, crescere, morire, etc. Chi dunque dichiara che la natura ha voluto farlo nascere, lo ha fatto crescere, etc., non conosce Dio. Guardatevi dunque da coloro che pur professandosi Cristiani parlano come i pagani che non conoscono Dio: essi fingono di credere in Dio, perché in realtà non ci credono.

Butindaro Giacinto

Tratto da: La nuova Via