[Audio Streaming] Il gran giorno dell’ira dell’Agnello

bibbia microfonoE’ stato messo on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo Il gran giorno dell’ira dell’Agnello trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 34 MB. L’audio dura circa 37 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

[Audio Streaming] Cattolici Romani, il purgatorio non esiste!

bibbia microfonoE’ stato messo on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo Cattolici Romani, il purgatorio non esiste! trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 42 MB. L’audio dura circa 45 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Il purgatorio non esiste; i morti vanno o in cielo con il Signore se sono salvati o all’inferno nei tormenti se sono perduti

[Audio Streaming] La disubbidienza di Adamo e l’ubbidienza di Gesù Cristo

bibbia microfonoE’ stato messo on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo La disubbidienza di Adamo e l’ubbidienza di Gesù Cristo trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 35 MB. L’audio dura circa 37 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Come dunque con un sol fallo la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così, con un solo atto di giustizia la giustificazione che dà vita s’è estesa a tutti gli uomini. Poiché, siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti. (Romani 5:18-19)


Trascrizione audio:

Voi tutti che ancora non conoscete il Signore che giacete nelle tenebre che siete schiavi ancora del peccato che siete sulla via della perdizione questo messaggio è per voi è per la salvezza vostra quindi prestate molta attenzione a quello che vi dirò da parte di Dio la parola la parola di Dio cioè la Bibbia dice nel capitolo cinque di dell’epistola di Paolo dell’apostolo Paolo ai Romani al versetto diciannove dice queste cose “Poiché, siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti” ora vediamo innanzitutto vediamo innanzitutto di parlare di questo uomo per la cui disubbidienza gli uomini sono diventati sono stati fatti peccatori questo uomo disubbidiente questo uomo che si rese colpevole di questa disubbidienza nei confronti di Dio e per la cui disubbidienza gli uomini sono stati costituiti peccatori si chiamava Adamo ed è il primo uomo in sostanza il padre dell’umanità il progenitore di tutti gli uomini cosa dice sempre la parola del Signore la parola di Dio che quando Iddio creò tutte le cose fece anche l’uomo lo formò dalla polvere della terra gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente e Dio piantò un giardino in Eden in Oriente e quivi pose l’uomo che aveva formato Dio fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare e anche l’albero della vita in mezzo al giardino e poi c’era anche l’albero della conoscenza del bene e del male ora Iddio diede questo preciso comandamento all’uomo dopo appunto quando lo pose nel giardino dell’Eden affinché lo lavorasse e lo custodisse ecco il comandamento che Dio diede all’uomo un comandamento eh la Scrittura lo chiama comandamento quindi un ordine lo troviamo scritto al capitolo due del libro della Genesi al versetto sedici ecco il comandamento che Dio diede ad Adamo “Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai” ebbene Adamo disubbidì Adamo disubbidì a Dio perché mangiò mangiò di quel frutto proibito cioè del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male proprio quel frutto che Dio gli aveva comandato di non mangiare ne mangiò sia lui che sua moglie Eva prima sua moglie e poi lui perché fu la moglie che rimase sedotta dal serpente e dopo che fu sedotta prese appunto il frutto ne mangiò e ne diede anche ad Adamo suo marito e in quel giorno i due morirono morirono spiritualmente a motivo del peccato perché il salario del peccato è la morte quindi in quel giorno mediante quella disubbidienza il peccato è entrato nel mondo prima non c’era ma mediante quella disubbidienza entrò nel mondo e mediante appunto la disubbidienza di quell’unico uomo passò su tutti gli uomini in sostanza tutti gli uomini che sono appunto discesi da Adamo hanno portato sono stati concepiti sono stati concepiti nel peccato formati nell’iniquità e quindi sono stati gli uomini costituiti peccatori ecco dunque perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ecco dunque perché gli uomini sono malvagi insensati ribelli traviati servi di varie concupiscenze e voluttà odiosi odiantisi gli uni gli altri perché come dice la Sacra Scrittura tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non sono altro che male in ogni tempo esattamente esattamente vediamo quello che si poteva vedere ai giorni di Noè c’era una grande malvagità sulla sulla terra tanto che Dio si pentì di avere fatto l’uomo e così ancora oggi a distanza di tutti questi anni di tutti questi secoli l’uomo gli uomini sono malvagi sono schiavi del peccato che essi servono e quindi sono morti spiritualmente sono morti spiritualmente sono morti nei loro peccati e nelle loro trasgressioni ecco dunque quale fu l’origine del male molti oggi si domandano ma il male il male quando ha avuto origine dove ha avuto origine ecco quando ha avuto origine al principio dopo che Dio fece l’uomo il primo uomo tramite il primo uomo il male il peccato è entrato nel mondo ecco ecco perché esiste la malvagità in questo mondo dunque gli uomini essendo stati costituiti peccatori in virtù di quella disubbidienza della disubbidienza di Adamo sono sulla via che mena alla perdizione cioè sono su quella via larga e spaziosa che conduce dopo la morte immediatamente dopo la morte nell’Ades che è un luogo di tormento nel cuore della terra dove c’è un fuoco non attizzato da mano d’uomo e dove c’è il pianto e lo stridore dei denti dove gli uomini vanno là con la loro anima i peccatori vanno là con la loro anima perché il loro corpo rimane sulla terra a disfarsi a decomporsi e poi in quel giorno in quel giorno quando gli uomini risusciteranno risusciteranno i peccatori appunto risusciteranno in risurrezione di giudicio o di condanna e dopo essere stati giudicati dopo che saranno giudicati secondo le loro opere saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo o fuoco eterno o geenna che è un altro luogo di tormento dove dove gli uomini saranno gettati corpo e anima e dove saranno tormentati nei secoli dei secoli per un tempo senza fine quindi ecco che cosa ha prodotto ecco che cosa ha prodotto la disubbidienza di Adamo sul genere umano ecco ecco perché esiste il male ecco perché gli uomini sono malvagi ed ecco perché gli uomini che muoiono nei loro peccati vanno in perdizione perché il primo uomo Adamo disubbidì all’Iddio vivente e vero lo abbiamo visto la Scrittura è chiara a tale riguardo ma come abbiamo come abbiamo visto è altresì scritto che sempre al capitolo cinque la seconda parte del verso diciannove è altresì scritto dico che “per l’ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti” e chi è questo uno solo è Gesù Cristo il Figlio dell’Iddio vivente per la sua ubbidienza molti gli uomini vengono giustificati perché questo significa essere costituiti giusti vengono giustificati dichiarati giusti da Dio grazie quindi all’ubbidienza che ha mostrato l’unico uomo Gesù Cristo ora Gesù Cristo è il Figlio di Dio prima di venire in questo mondo era presso il Padre nella gloria da ogni eternità ma un giorno Iddio lo mandò in questo mondo gli ordinò di venire in questo mondo in questo mondo di tenebre in questo mondo malvagio in questo mondo contaminato dal peccato per fare che cosa per dare la sua vita in sacrificio per i peccati degli uomini fu un ordine fu un ordine che Iddio Padre diede al Figliuolo l’ordine era quello di deporre la sua vita per tutti noi infatti Gesù il Figliuolo di Dio durante i giorni della sua carne disse “Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho potestà di deporla e ho potestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio” quindi ancora prima che il Figlio venisse nel mondo ancora prima ancora prima che il mondo esistesse questo fu l’ordine questo fu l’ordine che ricevette il Figliuolo dal Padre e come dice in un altro luogo nella Sacra Scrittura il Figliuolo rispose ecco io vengo per fare o Dio la tua volontà quindi il Figliuolo ubbidì e prese forma di servo divenne simile agli uomini divenne simile agli uomini ma lui pur essendo vero uomo non fu concepito nel peccato perché nacque senza peccato essendo che lui fu generato dallo Spirito Santo nel seno di sua madre che si chiamava Maria una vergine della città di Nazareth in Israele che a cui il Signore mandò un angelo ad annunciarle che avrebbe concepito e partorito il Figlio dell’Altissimo e siccome che questa che questa donna ancora non era non era sposata era semplicemente fidanzata volle sapere come poteva ciò accadere dato che lei non conosceva uomo e allora l’angelo l’angelo del Signore le disse che lo Spirito Santo sarebbe venuto su di lei la potenza dell’Altissimo l’avrebbe coperta dell’ombra sua per cui il Santo che sarebbe nato sarebbe stato chiamato Figliuolo di Dio ecco dunque perché Gesù il Figlio di Dio non fu infettato dal peccato che è entrato nel mondo tramite Adamo perché non nacque da seme da seme d’uomo non fu generato da un uomo ma fu generato dallo Spirito Santo quindi come ho detto prese forma di servo divenne simile ai figliuoli degli uomini venne in carne simile a carne di peccato fu tentato in ogni cosa come noi però senza peccare quindi non solo nacque puro e immacolato ma rimase puro e immacolato per tutto il resto della sua vita non commise peccato la Bibbia dice che non conobbe peccato e come disse lui stesso egli ricevette l’ordine di deporre la sua vita lui il Giusto colui che non meritava di ricevere alcun male lui il Santo che amava la giustizia e odiava l’iniquità lui venne a morire a deporre la sua vita per i nostri peccati lui il Giusto venne a morire per gli ingiusti per condurci a Dio lui venne a morire per gli empi per riconciliarli con Dio avrebbe potuto evitare di morire considerate che la notte in cui Gesù fu tradito da uno dei suoi discepoli di nome Giuda Iscariota che lo dette in mano ai capi sacerdoti e agli anziani considerate dico che uno dei suoi uno dei suoi discepoli prese una spada e quando vide che Gesù era stato arrestato sfoderò la spada e tagliò percosse il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio e Gesù disse a quel discepolo “Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendon la spada, periscon per la spada. Credi tu forse ch’io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest’istante più di dodici legioni d’angeli?” ecco dunque che domanda fece Gesù e questo ci fa queste parole ci fanno capire come lui avrebbe potuto pregare Iddio che avrebbe mandato immediatamente migliaia e migliaia di angeli per liberarlo da quella fine che stava per fare per liberarlo appunto dalla mano di quei peccatori che lo avevano preso eppure no Gesù Gesù si arrese Gesù si arrese alla volontà del Padre perché aveva detto ecco io vengo per fare o Dio la tua volontà come disse Gesù nel Getsemani Padre Abba Padre disse allontana da me questo calice pure non quello che io voglio ma quello che tu vuoi Gesù si fece ubbidiente il Figliuolo si fece ubbidiente al Padre ubbidì alla sua volontà in tutto e per tutto e quindi andò andò a morire andò a morire per tutti noi ecco dunque la sua ubbidienza che come dice la Bibbia si fece ubbidiente fino alla morte e alla morte della croce lui non meritava di morire come un malfattore perché lui era il Giusto eppure morì si abbassò si abbassò e morì morì per i nostri peccati caricato di tutti i nostri peccati sul suo corpo là sul legno della croce perché questa era la volontà di Dio che lui morisse per tutti noi questo aveva decretato Iddio questo aveva preordinato Iddio questo aveva predeterminato Iddio e nella pienezza dei tempi lo mandò ad effetto nel suo Figliuolo mandò a compimento il suo piano il suo proposito e naturalmente il Figliuolo si mostrò ubbidiente affinché il proposito dell’Iddio onnipotente fosse compiuto andasse a compimento e quindi l’unico uomo Gesù Cristo morì morì in ubbidienza a Dio morì sulla croce per i nostri peccati per noi è morto Gesù la sua fu una morte espiatoria propiziatoria perché lui morì lui versò il suo sangue il suo prezioso sangue affinché noi ricevessimo il perdono dei nostri peccati e fossimo così giustificati e riconciliati con Dio Padre affinché noi da nemici di Dio diventassimo amici di Dio affinché noi da figliuoli d’ira diventassimo figliuoli di Dio affinché noi da peccatori diventassimo giusti per la sua grazia naturalmente per la sua grazia per la sua grande misericordia ora come ho detto prima le conseguenze della disubbidienza di Adamo furono terribili perché l’uomo gli uomini sono stati costituiti peccatori quindi sono morti nei loro peccati sono sulla via della perdizione e li aspetta appunto dopo che sono morti una terribile fine un orribile fine spaventevole ma anche l’ubbidienza che ha mostrato l’unico uomo Gesù Cristo ha avuto delle conseguenze sì ha avuto anche questa delle conseguenze dei frutti ha portato dei frutti sì ma positivi buoni perché come dice la Scrittura molti sono stati costituiti giusti ora com’è possibile tutto ciò è possibile in virtù della grazia di Dio perché Dio giustifica l’uomo che crede in Gesù Cristo lo dichiara giusto in virtù della sua fede perché la sua fede gli viene messa in conto di giustizia quindi egli viene giustificato cioè dichiarato giusto in virtù del sacrificio che ha compiuto Gesù Cristo non in virtù dei suoi sacrifici personali no l’uomo viene dichiarato giusto in virtù dell’ubbidienza mostrata dall’unico uomo Gesù Cristo l’ubbidienza al Padre che si è manifestata appunto nella sua morte sulla croce la sua fede lo ripeto a colui a colui che crede la sua fede gli viene messa in conto di giustizia come fu messa in conto di giustizia ad Abrahamo quando credette all’Eterno e il Signore gli contò questo come giustizia nella stessa maniera oggi tutti coloro che credono che Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati ed è risuscitato il terzo giorno per la nostra giustificazione sì perché Gesù dopo che morì è risuscitato fu preso il suo cadavere il suo corpo dopo che lui spirò fu messo in un sepolcro ma Iddio non permise che il suo Santo vedesse la corruzione perché il terzo giorno l’anima di Gesù Cristo tornò nel suo corpo reso immortale reso incorruttibile reso glorioso e potente quindi egli ha distrutto la morte ha distrutto colui che aveva l’impero della morte cioè il diavolo e in virtù di questa sua opera perfetta egli adesso può dichiarare giusti coloro che credono in lui essendo che lui ha sparso il suo sangue per la remissione dei peccati degli uomini e mediante la fede quindi nell’unico uomo Gesù Cristo si ottiene la giustificazione si viene vivificati dai propri peccati come gli uomini a partire da Adamo nascono col peccato e sono morti nei loro peccati ebbene tutti coloro che credono in Gesù vengono vivificati resi vivi spiritualmente passano dalla morte alla vita e non solo e non solo ma non vengono nemmeno in giudizio perché ricevono la vita eterna cioè non sono più sotto la condanna di Dio tutti coloro che credono in Gesù Cristo perché non v’è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù non c’è più la perdizione in sostanza non c’è più l’inferno non aspetta più l’inferno coloro che credono in Gesù Cristo non li aspetta più l’inferno non li aspetta più il fuoco dopo la morte e neppure alla risurrezione non li aspetterà anche là non li aspetterà il fuoco quello eterno no quello che aspetta coloro che sono stati e vengono dichiarati giusti da Dio è la gloria è la gloria nel cielo una immensa beatitudine felicità e pace nel cielo dopo morti perché i giusti i giusti dopo morti cioè coloro che muoiono in Cristo Gesù vanno immediatamente nella gloria là dove c’è il Figliuolo di Dio seduto alla destra del Padre vanno in Paradiso che è un luogo di immensa felicità e poi quando verrà il giorno della resurrezione risusciteranno in resurrezione di vita non in resurrezione di condanna perché non c’è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù risusciteranno in resurrezione di vita e con quel corpo glorioso in cui appunto rientrerà la loro anima con quel corpo glorioso i giusti regneranno per l’eternità con il Signore sulla nuova terra che Iddio al tempo da lui stabilito creerà dopo avere distrutto questa questa dove adesso siamo noi noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia quindi vi ho esposto vi ho esposto vi ho detto che cosa aspetta coloro che appunto credono nel sacrificio di Gesù Cristo li aspetta la gloria perché questa questo è ciò che aspetta coloro che sono stati costituiti giusti quindi tu che mi ha ascoltato tu che mi hai ascoltato fino a questo momento devi sapere questo che tu sei stato concepito nel peccato sei stato formato nell’iniquità devi sapere che il peccato ti domina non puoi fare a meno di peccare perché tu sei dominato dal peccato sei schiavo del peccato e questo in virtù della disubbidienza di Adamo tu quindi sei sotto la condanna di Dio e sei sulla via che va in perdizione sulla via che mena all’inferno quello dunque che devi fare per essere dichiarato giusto per ottenere la giustificazione e così naturalmente conseguentemente per andare in cielo e non all’inferno quando morirai quello che devi fare è credere riporre la fiducia tua nel Signore Gesù Cristo il Figlio di Dio dopo esserti pentito dei tuoi peccati sì perché Iddio comanda ha comandato agli uomini per ogni dove che si devono ravvedere e io ti predico il ravvedimento nel nome di Gesù Cristo ti dico ravvediti dei tuoi peccati pentiti di essi dei peccati che tu hai commesso contro Dio pentiti e credi in Colui che ha obbedito a Dio Padre al Padre morendo sulla croce per i nostri peccati per espiare i nostri peccati credi in lui credi in lui lui può giustificarti lui può salvarti dalla perdizione eterna lui ti può salvare dalla condanna eterna solo lui perché in nessun altro è la salvezza perché sotto il cielo non v’è altro nome che sia stato dato agli uomini per il quale noi abbiamo ad essere salvati quindi credi in Gesù Cristo credi in lui ubbidisci al comando di Dio perch’è un comando sai io ti sto trasmettendo un comandamento che è quello appunto che ti devi ravvedere e credere nell’Evangelo e l’Evangelo è il lieto annuncio appunto della grazia di Dio che mediante la fede in nella morte di Gesù Cristo e nella sua risurrezione si ottiene la remissione dei peccati Gesù quand’era sulla terra diceva ravvedetevi e credete all’Evangelo era un comando ed è tuttora un comando che Dio vuole che sia trasmesso a tutti gli uomini e questa sera te l’ho trasmesso da parte di Dio a te che mi stai ascoltando che sei ancora perduto ravvediti e credi nell’Evangelo affinché tu sia giustificato ora è chiaro che essendo un comandamento questo e non qualcosa che tu diciamo ti puoi sentire libero di non accettare no è un comando è un comando che ti rivolge l’Iddio onnipotente e essendo un comandamento ecco ti stavo dicendo come lo fu anche quello che Iddio diede ad Adamo devi sapere che ci sono delle conseguenze estremamente negative che aspettano coloro che rifiutano di ubbidire a questo comandamento di Dio cioè se tu decidi di non ubbidire al comandamento di Dio che ti dice ravvediti e credi all’Evangelo è chiaro non puoi aspettarti non puoi aspettarti di vivere una vita benedetta da Dio e meno che meno e meno che meno puoi aspettarti di vivere una eternità benedetta da Dio un’eternità gioiosa meravigliosa non ti puoi nella maniera più assoluta aspettarti una cosa del genere perché perché sei un ribelle perché perché sei un incredulo rimarresti un incredulo e gli increduli la loro parte dice è nello stagno ardente di fuoco e di zolfo quindi se tu non ti ravvedi e non credi nel Signore Gesù Cristo perirai perirai dopo morto te lo ripeto dopo morto l’anima tua scenderà nel fuoco dell’Ades nel cuore della terra e là sarai tormentato dalle fiamme fino al giorno in cui risusciterai nel giorno che risusciterai te lo ripeto risusciterai sì ma in risurrezione di giudicio di condanna e col tuo corpo e con la tua anima sarai scaraventato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo questo è quello che aspetta i ribelli questo è quello che aspetta e la fine che aspetta coloro che rifiutano di ubbidire a Dio quindi non indugiare considera che considera tu considera l’amore del Signore Gesù considera per un momento l’amore che il Signore Gesù Cristo ha mostrato verso tutti noi facendosi ubbidiente ubbidiente fino alla morte della croce per noi capisci per noi considera lui ubbidì a Dio Padre per salvare noi Lui si sottopose a quelle sofferenze terribili per dare la gioia a noi per fare esultare il nostro cuore di gioia per riempire l’anima nostra di gioia per affinché noi ricevessimo la benedizione vedi lui lui diventò maledizione per noi affinché noi ricevessimo la benedizione d’Abramo cioè la giustificazione cioè affinché noi fossimo dichiarati giusti considera questo considera quale grande amore Gesù il Figlio di Dio ha manifestato verso tutti noi quindi concludo concludo dicendoti non ribellarti non ribellarti all’ordine di Dio non sprezzarlo non sprezzarlo ma ubbidisci ubbidisci al comando dell’Iddio onnipotente che è questo ravvediti e credi nell’Evangelo della grazia di Dio per ottenere la remissione dei tuoi peccati ed ereditare la gloria eterna

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Poiché da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo; talché non abbiam bisogno di parlarne; perché eglino stessi raccontano di noi quale sia stata la nostra venuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo, il quale Egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall’ira a venire. (1 Tessalonicesi 1:8-10)

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Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)