Quattro anni di carcere a don Damy ex parroco di Gavignano

Un arresto che ormai temevano in molti quello di don Romano Damy, il parroco di Gavignano finito sotto accusa per una vicenda di materiale pedofilo rinvenuto all’interno della sua abitazione. Ieri mattina, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del tribunale di Rieti su richiesta del pubblico ministero Rosalia Affinito, i carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto hanno arrestato il parroco di gavignano don Romano Damy per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il sacerdote è stato quindi accompagnato in un convento di Subiaco dove resterà a disposizione in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del gip che avverrà entro dieci giorni.
Un provvedimento che aleggiava nell’aria, tanto che era stato lo stesso religioso indagato, dopo aver subito la perquisizione della propria abitazione, a chiedere al vescovo della Diocesi sabina di essere sospeso cautelativamente, ed era stato lo stesso monsignor Lino Fumagalli a rendere noto il nome del prete e la parrocchia di appartenenza superando ogni riservatezza, auspicando che venisse fatta presto chiarezza sulla vicenda da parte della magistratura. Ma su cosa si basano le accuse? Non sono solo il paio di manette e qualche Dvd a luci rosse sequestrati con altri oggetti, dai carabinieri all’interno della canonica dove abita il sacerdote sospettato di pedofilia, ma contro di lui c’è soprattutto quella denuncia presentata dai genitori di un ragazzo che frequentava la parrocchia e che avrebbe riferito di aver subito abusi sessuali dall’educatore. Gli investigatori avrebbero raccolto anche alcune testimonianze definite ”circostanziate e attendibili”. Accuse pesanti che la procura ha unito insieme alle segnalazioni un pò sospette sull’attività del sacerdote e alle quali il sacerdote è ora a replicare quando verrà interrogato. Dopo le tante indiscrezioni circolate, è giunto l’arresto di ieri. E, come spesso accade, la comunità di Gavignano si è divisa in innocentisti e colpevolisti.

Fonte: Il Messaggero – Martedì 30 Gennaio 2007

da: Il Dialogo

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Pedofilia, condannato don Crocetti a 4 anni e 4 mesi

Tentata violenza sessuale su minorenni, condannato a 4 anni e 4 mesi don Massimiliano Crocetti.

Crocetti, prete di 36 anni, originario di Montefiascone, era stato arrestato nell’agosto del 2006 con l’accusa di tentata violenza sessuale nei confronti di un ragazzo di quindici anni a Oriolo Romano e di un tredicenne di Vetralla. I due paesi dove il prete era stato parroco.
Le indagini furono avviate a seguito della segnalazione fatta dai servizi sociali del comune di Oriolo, con i quali erano entrati in contatto i genitori del quindicenne, al centro delle attenzioni del sacerdote.

Per la tentata violenza sessuale nei confronti del ragazzo di Oriolo, gli avvocati difensori Antonello Cecchini e Severo Bruno, hanno chiesto il patteggiamento.

Rito abbreviato per la vicenda di Vetralla.

Ieri mattina il Gup Silvia Mattei, per il caso di Oriolo Romano ha inflitto una pena di un anno e sei mesi.

Per il caso di Vetralla, invece, la condanna è stata di due anni e dieci mesi.

Schiaccianti le prove portate dal pubblico ministero Tucci. Tra queste le offerte in denaro e aiuto nello studio in cambio di prestazioni sessuali.

L’avvocato Bruno ha annunciato il ricorso in appello.

Fonte: TusciaWeb.it – 16 febbraio 2008 – ore 12,06

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Donna morta: era di fede valdese, funerale evangelico-cattolico

ROMA – Giovanna Reggiani, morta dopo l’aggressione di martedi’ sera, era di fede valdese e il suo funerale si svolgera’, appena le autorita’ giudiziarie lo permetteranno, con una cerimonia ecumenica, cioe’ con una liturgia evangelica ma anche cattolica, religione del marito. Lo ha detto Antonio Adamo, pastore della chiesa valdese di Roma, fuori dall’ospedale Sant’Andrea, spiegando che la donna era infatti una monitrice, si occupava cioe’ dell’educazione religiosa dei bambini in eta’ pre-scolare. (Agr)

Fonte: Corriere.it – 01 nov 22:28

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