Emirati Arabi Uniti – Al Qaeda incita ad attaccare ebrei e cristiani in Maghreb

Tramite un comunicato Internet, l’Organizzazione di Al Qaeda per il Maghreb islamico ha incitato i suoi seguaci ad attaccare le comunità cristiane e ebraiche e “i loro interessi” nel Nord Africa. Tale documento, apparso su diversi siti islamici, porta la firma del leader di Al Qaeda nel Maghreb, Abu Mossab Abdeluadud; sebbene l’autenticità sia difficilmente verificabile, nel comunicato si ribadisce la rivendicazione, già fatta circolare nella giornata di ieri, dell’attacco di venerdì verificatosi all’ambasciata di Israele in Mauritania, e si afferma che i “leoni” di Al Quaeda sono pronti per effettuare aggressioni con il fine di “ripulire la terra dell’Islam” da “ebrei, cristiani e loro agenti” . L’Organizzazione invita inoltre “i governanti al soldo dell’Occidente” a interrompere ogni tipo di relazione con Israele.

Fonte: PeaceReporter – riprodotto con autorizzazione – 04.2.2008 12:08:00

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Nigeria, i sermoni dell’odio uccidono

La Can, Associazione cristiana della Nigeria, che riunisce ecumenicamente tutte le Chiese presenti nel paese, denuncia per bocca del suo responsabile nel nord della federazione, Saidu Dogo, i sermoni dell’odio di un predicatore musulmano della città di Kaduna, noto come Sheik Gumi. Nel corso del mese sacro di Ramadan il religioso avrebbe tenuto commenti televisivi durante i quali ha invitato a compiere il jihad contro i cristiani. Secondo la Can i sermoni precisavano che non si trattava di uccidere persone anziane, ormai alla fine dei loro giorni, ma giovani. Nei giorni successivi due giovani cristiani, il 24enne Henry Emmanuel Ogbaje e un altro noto solo come Basil, sono stati assassinati nello stesso quartiere di Kaduna, uno a bastonate e l’altro colpito con una spada.

Fonte: Tempi num. 44 del 01/11/2007

Nella foto: Henry Emmanuel Ogbaje, cristiano evangelico, monitore di scuola domenicale

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Nigeria: Complotti contro i cristiani

Verona (PA) – Degli agenti di sicurezza a Lagos hanno scoperto un documento che rivela piani di estremisti musulmani preparati per attaccare i cristiani durante il culto. In seguito a questa informazione, i cristiani di questa città nel nord ovest della Nigeria, hanno chiesto alla polizia di attivare subito una sorveglianza speciale di tutti i capi religiosi musulmani.
Una lettera, circolata fra i membri del gruppo islamista: La Società del Forum dei Giovani della Nigeria (NASFAT), dimostra che l’organizzazione estremista aveva messo a punto piani minuziosi per attaccare, in collaborazione con altri gruppi musulmani, i cristiani nelle loro chiese. Il NASFAT ha chiesto aiuto ai notabili musulmani della Nigeria per portare a buon fine i loro attacchi.
“La guerra santa (jihad) è il dovere di ogni musulmano e ciascuno deve adempierlo”, ha commentato il presidente del NASFAT Alhaji Abdul Wahab Abdul–Rahman, quando gli è stato chiesto di contrastare questo documento. “Se i nostri giovani vogliono dare la loro vita per la causa di Allah, non possiamo impedirlo”. Afolabi Sam Adeboye, un avvocato di Lagos, specialista dei diritti religiosi, rivela che il gruppo musulmano aveva acquistato delle proprietà adiacenti ad alcune chiese, lungo la ferrovia Lagos–Ibadan, con l’evidente intenzione di mettere in atto i loro piani.
“Questo gruppo islamico non ha paura di rivelare i suoi obiettivi né coloro che li sostengono. Il documento e la lettera redatta dal NASFAT hanno esposto i motivi che li hanno spinti a costruire i loro edifici fra le chiese. Questo affronto fa parte di una agenda accuratamente stabilita dai fondamentalisti islamici, per procedere alla conquista violenta della Nigera”, riporta Sam Adeboye.

Fonte: Porte Aperte Italia – 11 luglio 2003

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Pulizia religiosa indonesiana

Continuano le persecuzioni nelle Molucche, ad Aceh, a Sulawesi

di Boffi Emanuele

Continuano le persecuzioni nelle Molucche, ad Aceh, a Sulawesi. Per il Rapporto «i dati presentati dal Forum per la comunicazione cristiana in Indonesia parlano chiaro: se tra il 1945 e il 1965 si sono registrati soltanto due attacchi a chiese cristiane, questi erano già diventati 46 nel decennio successivo, 89 tra il 1976 e il 1985 e 104 tra il 1986 e il 1995, per poi conoscere una vera e propria impennata tra il 1996 e il 2002 con oltre 500 chiese distrutte. Nel novembre 2000 la milizia Laskar Jihad annunciò: “Intendiamo durante questo Ramadan condurre una serie di iniziative che aprano la strada all’imposizione di una piena shari’a almeno nei luoghi che sono diventati esclusivamente islamici, come le isole di Ternate, Timore e Bacan”. È una sorta di chiamata in codice per la “pulizia religiosa” dei cristiani da queste zone. Ad esempio, la città di Poso, a Sulawesi centrale, aveva una popolazione di 40mila persone, in maggior parte cristiani; ma alla fine del 2002 ne sono rimaste 5mila, esclusivamente islamici, e tutte le chiese sono state distrutte».

Fonte: Tempi num.26 del 26 Giugno 2003

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