“Ella lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra” (Prov. 7:21). Ecco quello che dice Salomone a proposito della donna adultera, astuta di cuore, proterva e turbolenta; ella seduce con le sue lusinghe, e trascina dietro a lei i giovani con la dolcezza delle sue labbra. Vorrei che poneste attenzione particolarmente su questo; che chi cade nelle grinfie di questa donna ci cade perché questo tipo di donne malvagie usano parole melate. E non avviene forse la stessa cosa oggi nel campo delle cose spirituali nella Chiesa nel caso di tanti che dicendosi o pastori o evangelisti o dottori o apostoli o profeti riescono a trascinare dietro a loro tanti credenti ingenui usandosi proprio del parlare lusinghevole e dolce? Sì, avviene proprio questo. Nulla di nuovo sotto il sole, già ai tempi di Paolo ce ne erano di queste persone infatti l’apostolo scriveva ai santi di Roma a proposito di coloro che fomentavano le dissensioni e gli scandali contro il sano insegnamento: “Con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Rom. 16:18). Come sono chiare le parole di Paolo! Eppure molti credenti non ci credono che le cose stanno proprio così.
Non vi illudete fratelli, le cose stanno proprio così; questi cattivi operai, nemici della croce di Cristo, il cui dio è il ventre e la cui gloria è in quel che torna a loro vergogna, riescono a sedurre proprio con le loro parole melate, parole false però. Non cercheranno di trascinarvi dietro a loro con parole dure e aspre, ma con parole dolci. Cercheranno di circondarvi di ammirazione per motivi interessati, e con parole finte tenteranno di sfruttarvi. Teneteli d’occhio costoro e ritiratevi da loro, costoro servono solo a fare biasimare il nome e la dottrina di Dio. Nessuno di costoro vi seduca con i suoi dolci ragionamenti.