Il religioso è stato sorpreso in flagrante dai militari in una via periferica e ha tentato di fuggire in auto
di Tina Palomba
CASALE DI PRINCIPE – Rimane in cella il giovane sarcerdote accusato di pedofilia ai danni di un suo alunno di 12 anni. L’uomo, 33 anni, è originario di Villa Literno ma con incarico pastorale a Casal di Principe. Il prelato è difeso dall’avvocato Carmine Ucciero e ieri mattina, dinanzi al gip Raffaele Piccirillo, ha negato ogni addebito. Ma le accuse per lui sono schiaccianti, violenza sessuale ai danni di un minore. Il religioso è stata sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri di Casal di Principe tre giorni fa, mercoledì, a mezzogiorno. Si trovava in macchina con lui mentre stava compiendo un rapporto orale al minore.
Alla vista dei carabinieri ha tentato di fuggire con la sua automobile. Ne scaturiva un vero e proprio inseguimento che terminava dopo un chilometro quando il prete sbandava con la vettura mettendo in pericolo anche la vita del ragazzino. Il 12enne, sconvolto, dopo che i militari hanno fermato l’orco è stato sentito alla presenza di due assistenti sociali e pare che abbia confermato tutta la storia. Era la prima volta che finiva nell’auto dell’insospettabile mostro. Una notizia che ha sconvolto due comunità, quella di Villa Literno, dove il prete è cresciuto e quella di Casal di Principe dove svolge il mandato di sacerdote.