Cina: Leader cristiani liberati dai laogai, mancano le prove del loro crimine

Storica sentenza emessa dalla Commissione amministrativa per i laogai della provincia dell’Hubei, che ha ribaltato la condanna emessa da una Commissione minore ed ha liberato 4 leader cristiani, arrestati mentre pregavano e accusati di essere coinvolti in organizzazioni illegali.

Wuhan – Grazie ad una vittoria legale senza precedenti, 4 leader cristiani non ufficiali sono stati liberati da un campo di “rieducazione tramite il lavoro” cui erano stati condannati per aver assistito ad una funzione religiosa in una casa privata.
La Commissione amministrativa per i laogai [i campi di lavoro cinesi ndr] della provincia dell’Hubei ha infatti dichiarato illegittima la condanna, emessa dalla Commissione di Enshi. I leader cristiani sono stati aiutati in questa battaglia dalla China Aid Association, Caa, organizzazione non governativa che opera per il rispetto della libertà religiosa in Cina.
Tutto inizia il 6 agosto del 2007 a Wuhan, quando la polizia dell’Hubei arresta 9 cristiani (4 uomini e 5 donne) che si erano riuniti nella casa di una di loro, Qin Daomin, per celebrare insieme il servizio domenicale. Il 15 luglio, la Commissione amministrativa per i laogai di Enshi li accusa di “essere coinvolti in organizzazioni illegali che, tramite l’uso di un culto malvagio, cercano di minare l’autorità delle leggi statali”.

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Cantante gospel ottiene asilo in Danimarca

Dopo aver provato a nascondersi in Sudan, Helen Berhane ha finalmente ottenuto asilo in Danimarca dove è giunta con la figlia il 19 ottobre scorso. La cantante cristiana soffre sempre di dolori alle gambe a causa delle torture subite durante la sua detenzione in Eritrea ed ha bisogno di aiuto per camminare. Durante la sua prigionia nel campo militare di Mai Serwa, Helen è stata messa in isolamento in un container metallico e in una cella sotterranea. E’ stata duramente torturata e ha rischiato di morire a causa delle percosse, per questo è stata inviata all’ospedale di Asmara e successivamente liberata a novembre del 2006.
Subito dopo la liberazione è fuggita in Sudan dove ha dovuto nascondersi per non essere arrestata e rinviata in Eritrea come tanti altri rifugiati.
Helen Berhane frequentava una chiesa pentecostale ed era impegnata nel lavoro fra i giovani. Trovare accoglienza in Danimarca è stato un immenso sollievo per lei e per sua figlia.
Attualmente ci sono ancora almeno 2.000 cristiani detenuti in Eritrea a causa della loro fede.

Fonte: Porte Aperte Italia

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