Un giorno, in questo mondo nacque Gesù Cristo; nacque senza peccato e visse senza commettere nessun peccato. Egli era un uomo perfetto dunque, un uomo irreprensibile. Si astenne da ogni specie di male e si attenne soltanto al bene che fece ovunque andò. Eppure Gesù Cristo fu odiato dagli uomini del suo tempo. Perché questo odio? Perché le loro opere erano malvage. “Poiché chiunque fa cose malvage odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano riprovate” (Giov. 3:20). Gesù costituiva un continuo rimprovero per i peccatori che prendevano piacere nel male, come avrebbero potuto dunque costoro amarlo? Pensate voi che un ladro o un adultero amino il giorno? Affatto, infatti essi aspettano che calino le tenebre per potere compiere i loro misfatti. Compiere le loro cose malvage di giorno è molto rischioso per loro, la luce del giorno è un ostacolo per loro. E così come la luce naturale dà fastidio ai peccatori, così dà loro fastidio la luce spirituale che emaniamo noi figli della luce, ossia noi che seguiamo Cristo. Noi figli della luce siamo in avversione a coloro che prendono piacere nel male perché sia con le nostre opere che con le nostre parole riproviamo le loro iniquità, le smascheriamo. Loro stanno bene tra di loro, la nostra presenza è un disturbo per loro. Un’altra cosa che dà fortemente fastidio ai peccatori è la Parola di Dio perché essa è una luce, una lampada ardente che biasima i peccatori e riprova le loro iniquità. Se la Bibbia è dunque fortemente contrastata e odiata dagli uomini è per questa ragione. D’altronde se il mondo ha odiato la Parola di Dio fatta carne, per forza di cose odierà pure la Parola scritta! Ma verrà il giorno in cui i peccatori saranno condannati per avere amato le tenebre più che la luce, non scamperanno affatto!