Non ignoriamo le macchinazioni di Satana

Ci sono molte cose su cui si appoggia il diavolo, il nostro nemico, per fare breccia in noi credenti e farci così corrompere e sviare dalla fede e dalla verità, e sì perché quello che occorre tenere ben presente è che questo essere spirituale non cerca per nulla il nostro bene – come invece fa Dio – ma solo il nostro male. Alcuni pensano che il diavolo alla fin fine non sia così malvagio o magari che alla fin fine non è che ci attacca così tanto; sono tutte falsità generate proprio dal diavolo stesso che ha tutto l’interesse a fare credere che sia meno cattivo di quello che è realmente o meno impegnato a cercare di sedurci di quanto lo sia realmente. Ci sono fratelli che prima di convertirsi erano dediti alle arti magiche, avevano dei demoni in corpo, alcuni di loro videro anche Satana, e raccontano che il principale obbiettivo del diavolo è quello di sedurre i credenti, farli peccare e sviare dalla fede per farli andare in perdizione. Lo fa in maniera reale, mandando i suoi demoni contro quello o quell’altro figliuolo di Dio, sempre con lo scopo di fargli del male spiritualmente (ed anche fisicamente, se potesse). E’ proprio vero quello che dice Pietro, e cioè che il nostro avversario, “il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare” (1 Piet. 5:8). Quindi cominciamo col dire che il diavolo è un nostro nemico reale, e continuamente all’opera per farci del male spiritualmente. E come potrà farci del male spiritualmente se non indebolendoci spiritualmente fino al punto di non farci avere più forze per resistergli e così soccombere dinnanzi alle sue macchinazioni? Ovviamente, il diavolo in questa guerra che conduce con tutti i suoi ministri contro di noi, usa delle strategie, si appoggia a certi aspetti della nostra vita che lui sa che se vengono trascurati gli permetteranno di entrare nella nostra vita e distruggerci.

In base a quello che insegna la Parola di Dio e che ho personalmente sperimentato sino a questo momento, il Serpente antico, per farci tornare a vivere una vita in ribellione a Dio cerca di fare principalmente queste cose. Cerca di farci abbassare la guardia, farci trascurare la preghiera, farci trascurare la lettura e la meditazione quotidiana della Sacra Scrittura, e poi cerca di farci dubitare della Parola di Dio. Perché questo? Perché lui sa perfettamente che un figliuolo di Dio che non veglia, non prega, che non legge e medita le Scritture e dubita di ciò che sta scritto, diventa estremamente malleabile nelle sue mani, al punto da renderlo a suo piacimento nemico di Dio. Quei credenti che si sono sviati e sono tornati a vivere come facevano prima di avere conosciuto Dio, anzi in taluni casi peggio di prima, hanno cominciato proprio a trascurare la preghiera, la lettura e la meditazione della Bibbia e a dubitare di Dio, prima di ritrovarsi immersi in ogni sorta di guai, e si perché molti guai aspettano tutti coloro che abbandonano il Signore.

Vegliare è qualcosa di fondamentale per noi credenti tanto è vero che Gesù mise il vegliare prima della preghiera quando disse ai suoi discepoli: “Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione” (Matt. 26:41; cfr. Luca 21:36). Anche gli apostoli hanno detto in svariate maniere di vegliare (cfr. Atti 20:31; 1 Cor. 16:13; 1 Piet. 5:8). Ma già nell’Antico Testamento troviamo il comando di vegliare infatti Dio disse: “Vegliate diligentemente sulle anime vostre … “(Deut. 4:15) ed anche: “Vegliate su voi stessi onde il vostro cuore non sia sedotto e voi lasciate la retta via e serviate a dèi stranieri e vi prostriate dinanzi a loro” (Deut. 11:16), ed ancora: “Vegliate dunque attentamente su voi stessi, per amar l’Eterno, il vostro Dio” (Gios. 23:11). Vegliare significa far la guardia, stare attenti. Quindi noi figliuoli di Dio dobbiamo innanzi tutto stare in guardia da tante cose. I nostri occhi li dobbiamo sempre tenere aperti, e le nostre orecchie le dobbiamo sempre tenere deste, e al minimo pericolo reagire con forza e determinazione. Attenzione a non addormentarsi spiritualmente, perché è proprio questo che vuole il diavolo.

La preghiera è importante nella vita di un credente, giovane o anziano che sia, essa è un modo estremamente efficace per tenersi in comunione con Dio. Ci sono molte esortazioni a pregare continuamente nella Bibbia. Eccone alcune: Paolo dice ai santi di Colosse: “Perseverate nella preghiera … “ (Col. 4:2), e a quelli di Tessalonica: “Non cessate mai di pregare” (1 Tess. 5:16), e a quelli di Efeso: “Orando in ogni tempo, per lo Spirito, con ogni sorta di preghiere e di supplicazioni; ed a questo vegliando con ogni perseveranza e supplicazione per tutti i santi” (Ef. 6:18). Quando si prega, sia per se stessi che per gli altri, ci si sente bene, ci si sente edificati, perché si parla a Dio che ci ascolta e ci esaudisce a suo tempo. La preghiera poi, siccome si formulano delle richieste quando si prega, ti induce ad aspettare la risposta di Dio perché il credente sa che Dio non ha detto di pregarlo invano. Lui è Colui che esaudisce la preghiera (cfr. Sal. 65:2). La preghiera ci permette di spandere l’anima nostra dinnanzi a Dio che ci ama di un grande amore, e questo è una buona cosa, Dio vuole infatti che noi confidiamo a lui le nostre tribolazioni esattamente come faceva il salmista. La preghiera ti permette di aiutare i credenti; diceva Paolo ai Corinzi: “Aiutandoci anche voi con le vostre supplicazioni” (2 Cor. 1:11). Gesù si ritirava nei luoghi deserti a pregare spesso, se lui sentiva la necessità di pregare il Padre suo noi non possiamo pensare di potere trascurare questo dovere così importante. Se preghiamo ci sentiremo forti come dei leoni, anche in mezzo alle più profonde distrette. La preghiera per un cristiano è vitale, un credente che non prega piace al diavolo e dispiace a Dio. Piace al diavolo perché in questa maniera si indebolisce spiritualmente.

La lettura e la meditazione della Parola di Dio è anch’essa fondamentale. Dio aveva comandato che il re di Israele avesse presso di sé un libro della legge e in esso vi doveva leggere tutti i giorni della sua vita “per imparare a temere l’Eterno, il suo Dio” (Deut. 17:19), e a mettere diligentemente in pratica le sue parole, affinché egli non si innalzasse sopra i suoi fratelli e non deviasse dai comandamenti di Dio. Anche noi impareremo a temere Dio leggendo e meditando del continuo le Scritture, impareremo anche a mettere in pratica i suoi comandamenti nel leggere le Scritture, anche noi non devieremo dai suoi ordini se leggiamo del continuo la Parola di Dio. Beato l’uomo il cui diletto è nella legge del Signore e su quella legge medita giorno e notte, dice il salmista. La Parola di Dio dà sapienza, da forza, consola, ammaestra, corregge, riprende, educa alla giustizia, guida (cfr. Sal. 19:7; 119:97-105; Rom. 15:4; 2 Tim. 3:16-17). Se si trascura la sua lettura e la sua meditazione come si potrà godere dei suoi benefici? Non si potrà perché la si dimenticherà e il diavolo così potrà indurci a prendere le strade le più sbagliate. Molti credenti non leggono la Scrittura e non la meditano, sono profondamente ignoranti nelle cose di Dio proprio perché trascurano la lettura e la meditazione della Bibbia, e il diavolo ha facile gioco di essi. Si adempie in essi la parola che dice: “Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza” (Os. 4:6). Questi credenti sono facilmente seducibili da tutti quei cianciatori e seduttori che scorrazzano in seno alle Chiese e che predicano favole e dottrine di uomini che non hanno nulla a che fare con la verità. E non solo, ma anche dai Testimoni di Geova, dai Mormoni, dagli Avventisti, ed altri che fanno sfoggio delle arti seduttrici dell’errore. Attenzione dunque a non trascurare la Parola di Dio come il diavolo vorrebbe che facessimo per non farci temere Dio e farci credere le sue menzogne.

Avere piena fiducia in Dio, senza stare punto in dubbio, è anche fondamentale. Senza fede è impossibile piacere a Dio, perché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano (cfr. Ebr. 11:6). E dato quindi che il dubbio intacca la fede perché l’annulla è evidente che il diavolo ha tutto l’interesse a farci dubitare di Dio, delle sue promesse, della sua fedeltà. Il dubbio porta il credente a non ricevere nulla dal Signore essendo egli un uomo instabile in tutte le sue vie, e d’animo doppio (cfr. Giac. 1:7-8). Ricordiamoci che il serpente antico riuscì a far mangiare ad Eva il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, inducendola innanzi tutto a non credere in quello che Dio aveva detto ad Adamo infatti le disse che non sarebbero morti affatto se lo avessero mangiato cosa che invece Dio aveva detto sarebbe accaduta e che accadde. Attenzione quindi a non cadere nella trappola del diavolo. Resistiamo al diavolo opponendoci con lo scudo della fede, e riusciremo a spegnere i suoi micidiali dardi. Ovviamente quando io dico che occorre resistergli mediante lo scudo della fede, intendo dire anche che ogniqualvolta il diavolo ci suggerisce di peccare noi dobbiamo avere fede che dato che Dio dice di non peccare – per esempio Egli dice di non rubare, di non uccidere, di non commettere adulterio – ed Egli ci ordina di non fare solo cose che andrebbero a nostro danno, noi ne avremo solo del bene dal non fare quella cosa che invece il diavolo vuole farci fare. La Scrittura ci ordina di avere fede in Dio e nel suo Figliuolo Gesù Cristo; non importa in che circostanza ci troviamo, noi dobbiamo avere piena fiducia in quello che ha detto sia Dio che il Signore Gesù Cristo.

Che Dio ci dia la grazia di vegliare, di pregare, di leggere e meditare la sua Parola e di avere piena fiducia in Lui fino alla fine. Amen.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro