Per le nostre iniquità

O Signore Gesù, tu quel giorno fuori Gerusalemme, in quel luogo chiamato Golgota, fosti appeso ad una croce. Ti forarono sia le mani che i piedi per fissarti su quel legno. Fosti messo in mezzo a due malfattori, quindi annoverato fra i delinquenti. Tu, proprio tu, che nella tua vita non avevi mai peccato, non avevi mai oltraggiato nessuno, tu che avevi resistito ad ogni tentazione del diavolo. Dico, proprio tu, Gesù, fosti trattato così. Non meritavi di fare quella fine, che male avevi fatto? Ma ciò fu necessario – secondo il piano di Dio – per espiare le nostre iniquità. Solo con quel tuo sacrificio in croce infatti noi avremmo potuto ottenere la remissione dei nostri peccati.

Noi vogliamo dunque esaltarti, glorificarti, celebrarti ora e per sempre per quella così dolorosa morte da te gustata per noi tutti mentre eravamo ancora peccatori. Amen.

pensieri

Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro