È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate.
Dio, dopo avere tratto il suo popolo, cioè il popolo d’Israele dalla terra d’Egitto, dopo una secolare schiavitù, dopo averlo tratto fuori con mano potente, lo condusse nel deserto per appunto portarlo nella terra di Canaan, che Iddio aveva promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Durante questo viaggio Iddio diede al popolo la legge, una legge che conteneva molti comandamenti, molti precetti, e questa legge comprendeva anche un rituale, un rituale che doveva essere seguito in base alle prescrizioni date da Dio una volta all’anno. Era un un rituale particolare che andava, diciamo, eseguito dal Sommo Sacerdote nel corso della festa annuale delle espiazioni che è chiamata lo Yom Kippur.
Questo rituale prevedeva lo scannamento, l’uccisione di alcuni animali che venivano offerti come sacrifici per il peccato. Il Sommo Sacerdote offriva di questi animali, il sangue di questi animali, sia per i propri peccati e i peccati della propria casa, ma anche per i peccati del popolo. Il sangue di questi animali doveva essere portato nel luogo Santissimo. Il luogo Santissimo era una delle sale o una delle stanze di cui era formato il tabernacolo che Iddio comandò a Mosè di erigere nel deserto. Nel luogo Santissimo poteva entrare solo il Sommo Sacerdote una volta all’anno e ci entrava con il sangue di animali, con appunto il sangue di questi animali che serviva per compiere l’espiazione dei peccati.
E questa, questo giorno era estremamente importante per gli ebrei, perché Iddio disse, poiché “in quel giorno si farà l’espiazione per voi, affin di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti all’Eterno.”. Quindi in quel giorno avveniva la purificazione dei peccati, ma quel sangue, badate bene, il sangue di quegli animali era impossibile che togliesse i peccati. Perché? Perché la legge ha un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose. Quindi come dice la Scrittura, non può mai con quegli stessi sacrifici che sono offerti continuamente anno dopo anno, rendere perfetti quelli che si accostano a Dio.
Cosa significa questo? Che quei sacrifici non potevano rendere perfetti gli adoratori, quelli che li offrivano, non li potevano rendere perfetti quanto alla coscienza. Perché gli adoratori, anche dopo aver offerto quei sacrifici, avevano coscienza di peccati. Giustamente lo scrittore agli Ebrei dice: “Altrimenti non si sarebb’egli cessato d’offrirli, non avendo più gli adoratori, una volta purificati, alcuna coscienza di peccati? Invece in quei sacrificî è rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; perché è impossibile che il sangue di tori e di becchi tolga i peccati.”
Dunque quel sangue prefigurava il sangue del Cristo, del Figlio di Dio, che nella pienezza dei tempi sarebbe venuto nel mondo per compiere la propiziazione dei nostri peccati, offrendo il suo prezioso sangue. Solamente in questa maniera l’uomo sarebbe stato reso perfetto quanto alla coscienza. Dunque il Signore aveva promesso di mandare il suo Cristo, il suo Figliuolo nel mondo proprio per questo, per compiere l’espiazione dei nostri peccati. E nella pienezza dei tempi lo ha mandato. Il nome del suo Cristo è Gesù, il Nazareno, o Gesù di Nazareth, perché fu allevato a Nazareth una città della Galilea.
Egli venne per offrire il suo sangue, per spargere il suo sangue per la remissione dei nostri peccati, ossia affinché noi fossimo purificati dai nostri peccati, ossia ancora affinché la nostra coscienza, mediante il suo sangue, fosse purificata dalle opere morte per servire all’Iddio vivente. Il sangue che Gesù Cristo ha sparso quando appunto fu immolato, perché egli fu ucciso dai Giudei, egli fu appunto ucciso dai Giudei i quali lo dettero in mano ai Romani che lo crocifissero, il suo sangue è quel sangue che è in grado di togliere i peccati. Mentre il sangue di tori e di becchi non poteva togliere i peccati, il sangue di Gesù Cristo li può togliere.
Ecco perché Giovanni il Battista, l’uomo che Dio mandò davanti al suo Cristo per preparargli la via, disse “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Gesù Cristo dunque mediante il suo sangue toglie i peccati, li toglie dalla coscienza di coloro che si ravvedono e credono in lui. Cosa significa che credono in lui? Che credono che lui è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio.
Credendo in questo messaggio che è la buona novella ossia l’Evangelo, l’uomo ottiene la purificazione dei peccati, cioè i suoi peccati vengono tolti, cancellati. Sì cancellati perché gli vengono rimessi grazie a quello che ha compiuto Gesù Cristo sulla croce, cioè grazie al suo prezioso sangue che egli ha sparso per la remissione dei nostri peccati.
E dunque quello che dovete fare voi che siete sotto il peccato, che siete senza Cristo, senza Dio nel mondo è questo, ravvedetevi, quindi cambiate modo di pensare abbandonando i vostri pensieri malvagi, i vostri pensieri vani e credete, credete nell’Evangelo e allora sperimenterete quello che abbiamo sperimentato noi, cioè che il sangue di Gesù Cristo toglie i peccati. Il sangue di Cristo fa quello che il sangue di tori e di becchi non poteva fare sotto la legge, non poteva farlo, perché quel sangue raffigurava il sangue del Cristo di Dio.
Quindi vi annunzio in Gesù Cristo la remissione dei peccati. Sì, “Di Lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. E non solo la remissione dei peccati, ma anche la liberazione dai peccati, quindi la salvezza. L’uomo sotto il peccato è schiavo del peccato, credendo nell’Evangelo viene affrancato dal peccato, poi oltre che alla liberazione dei peccati ossia la salvezza, egli, l’uomo che crede nell’Evangelo ottiene anche la giustificazione, cioè egli viene giustificato.
Questo è qualcosa di meraviglioso, perché si adempie appunto che “il giusto vivrà per fede”, e come avvenne con Abramo, Iddio gli mette all’uomo la sua fede in conto di giustizia, in conto di giustizia.
E poi l’uomo, credendo nell’Evangelo, ottiene la vita eterna, perché “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”. Sappiatelo, la vita eterna è il dono di Dio che si riceve appunto per grazia mediante la fede. La Scrittura dice: “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”. Gesù disse: “chi crede ha vita eterna”. Quindi, chi crede nell’Evangelo ha vita eterna, quindi ha la certezza che quando morirà si dipartirà dal corpo e andrà ad abitare col Signore nel regno dei cieli. La certezza, sì, la certezza assoluta, perché d’altronde “la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono”.
Nel momento in cui crederete quindi nell’Evangelo, avrete vita eterna e quindi scamperete alle fiamme dell’inferno, perché voi siete diretti all’inferno. In quanto peccatori, in quanto persone sotto il peccato, siete dirette, siete diretti all’inferno. L’inferno è un luogo di di tormento, un luogo reale, un luogo dove scendono le anime di coloro che muoiono nei loro peccati, ma appunto vi ho detto che credendo nell’Evangelo otterrete la vita eterna e quindi sarete strappati dalle fiamme dell’inferno dove voi siete diretti, e quindi esulterete, giubilerete, glorificherete Iddio per la sua grazia, sì, perché è tutto per grazia, non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori.
Quando voi vi ravvederete e crederete nell’Evangelo, gusterete la bontà del Signore e capirete, capirete quanto è meraviglioso il Signore, quanto veramente il Signore è misericordioso e come veramente il Signore è pronto a perdonare, egli è un Dio perdonatore, un Dio che perdona le iniquità di coloro che si ravvedono e credono nel suo Figliuolo.
Ma vi avverto, se vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nell’Evangelo, l’ira di Dio resterà sopra di voi, non vedrete la vita e morrete nei vostri nei vostri peccati e ve ne andrete all’inferno, là c’è il fuoco, là c’è il tormento, non c’è nessun riposo, nessuna pace, nessuna gioia, all’inferno c’è il pianto e lo stridore dei denti.
Quindi io vi ho avvertiti, vi ho avvertiti, vi ho detto qual è la vostra condizione, vi ho detto cosa dovete fare per ottenere la remissione dei vostri peccati, la liberazione dei vostri peccati, la giustificazione e la vita eterna, io vi ho mostrato la via, ve l’ho mostrata, ravvedetevi e credete nell’Evangelo affinché il Signore abbia misericordia di voi.
Ricordatevi, Gesù Cristo è “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Io ti dico a te peccatore che il Signore Gesù Cristo ha tolto i miei peccati nella sua grande misericordia, e quello che ha fatto con me lo ha fatto anche con tanti altri che hanno creduto in lui. Quindi, o uomo, donna che tu sia, ravvediti e credi nella buona novella che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio il quale è morto ed è risuscitato, credi in lui e il Signore avrà misericordia di te, e allora ti ricorderai delle parole di Giovanni il Battista quando disse quel giorno: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Chi ha orecchi da udire, oda.