È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gesù Cristo ha compiuto l’espiazione dei nostri peccati” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 13 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 13 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate.
L’Iddio che ha fatto tutte le cose, cioè il Creatore di tutte le cose, quindi dei cieli, della terra, del mare e di tutto ciò che è in essi, ab antico, per mezzo dei suoi profeti, preannunziò la venuta del suo Cristo, ossia del suo Unto, e preannunziò che Egli avrebbe compiuto l’espiazione dei nostri peccati.
Infatti, Iddio per mezzo del profeta Isaia aveva detto del suo Unto: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Iddio disse anche queste parole: “L’Eterno ha fatto cadere su lui l’iniquità di noi tutti”. Egli dunque, cioè l’Unto di Dio, si sarebbe caricato dei nostri peccati, li avrebbe portati nel suo corpo e quindi avrebbe sparso il suo prezioso sangue per la remissione dei nostri peccati, e questo si è adempiuto in Gesù di Nazareth, infatti egli è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture. Egli non commise alcun peccato, era puro d’ogni colpa, fu tentato in ogni cosa come noi, però senza peccare, cioè Gesù non conobbe peccato.
Peraltro, Gesù il Cristo non nacque, non fu generato da seme d’uomo, ma fu generato dallo Spirito Santo nel seno di una vergine di Nazareth, una cittadina in Galilea, di nome Maria, e questo affinché si adempisse ciò che era stato detto anticamente, infatti era stato detto dal profeta: “Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figliuolo, al quale sarà posto nome Emmanuele”. Dunque, nella pienezza dei tempi è nato a Betlemme, la città della Giudea, Gesù che è il Cristo di cui appunto Iddio aveva preannunziato la venuta, venuta che aveva come scopo quello di appunto compiere l’espiazione dei nostri peccati.
Egli infatti, dopo avere dopo essere stato unto di Spirito Santo e di potenza all’età di circa 30 anni, andò in giro attorno facendo del bene. Tenete presente questo: che Gesù fece soltanto del bene e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Iddio era con lui. Egli fece segni e prodigi, opere potenti, perché Iddio era con lui, ma i Giudei lo odiarono, lo perseguitarono e poi lo arrestarono. Uno dei discepoli di Gesù infatti, di nome Giuda Iscariota, lo diede nelle mani ai capi sacerdoti e agli anziani, lo vendette loro, quindi essi lo arrestarono, lo condannarono a morte naturalmente ingiustamente, perché Gesù non aveva commesso alcun peccato degno di morte, non aveva commesso alcunché di male.
Eppure i Giudei, mediante il Sinedrio, lo condannarono a morte per bestemmia, perché aveva dichiarato Gesù di essere il Figlio di Dio, ed era il Figlio di Dio, ma essi non gli credettero e poi, dopo che lo condannarono a morte, lo diedero in mano di Ponzio Pilato, il governatore della Giudea. Ponzio Pilato, il quale sentenziò che Gesù doveva essere crocifisso, perché i Giudei gridarono: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. Il loro desiderio era quello di vedere Gesù in croce, crocifisso, e allora Pilato, per soddisfarli, sentenziò appunto che fosse fatto quello che il popolo chiedeva, ma tutto questo avvenne affinché si adempissero le Scritture. Iddio guidò tutti affinché si adempisse quello che aveva detto dover accadere.
E infatti questo è quello che avvenne, Gesù fu portato al Golgota e crocifisso in mezzo a due malfattori, i quali invece meritavano di essere crocifissi, avevano fatto delle cose malvagie e degne appunto di morte. Ma Gesù non aveva commesso alcunché di male, ma era il Cristo e quindi si dovevano adempiere in Lui le parole dei profeti, e così Egli, là sul Golgota, portò nel Suo corpo i nostri peccati.
Egli, noi vi dichiariamo, è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, e dopo essere morto, cioè dopo che spirò, Egli fu posto nel sepolcro, fu seppellito. Il terzo giorno Iddio lo risuscitò dai morti affinché si adempissero le parole di Davide che era profeta, il quale aveva preannunziato la resurrezione del Cristo, dicendo: “E anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. E in un altro e in un altro luogo, cioè in un altro Salmo, egli disse, appunto citando le parole delle parole di Dio: “Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato”. Anche queste parole infatti riguardano la resurrezione del Cristo.
Quindi, Gesù Cristo risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Quindi, si fece vedere vivente con molte prove per diversi giorni, ed Egli è risuscitato a cagione della nostra giustificazione.
Quindi, questa è la buona novella che vi annunzio: che Gesù di Nazareth è il Cristo, e Egli è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente.
Quindi, tu che sei sotto il peccato, che sei schiavo del peccato, devi sapere che per essere affrancato dal peccato devi ravvederti e credere nell’Evangelo. Devi considerare questo, che nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio, da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”, il che significa che credendo nell’Evangelo l’uomo viene non solo affrancato dal peccato, ma viene anche giustificato, viene reso giusto.
E quindi devi sapere che la salvezza è per grazia, mediante la fede, come anche la giustificazione; la giustificazione che dà vita è per grazia, mediante la fede. Quindi non puoi meritarti né la salvezza, né la giustificazione. Tu sei sulla via della perdizione, sulla via della perdizione perché in quanto peccatore sei nemico di Dio, e i nemici di Dio sono sulla via della perdizione. Quindi, per essere – diciamo – salvato, devi ravvederti e credere nell’Evangelo. Allora il Signore ti ti salverà, ti giustificherà, ti darà la vita eterna e ti strapperà al fuoco dell’inferno.
Cos’è l’inferno? L’inferno è un luogo di tormento, è appunto il luogo dove tu sei diretto. Sei diretto all’inferno appunto perché sei un peccatore. L’ira di Dio è sopra di te, non c’hai non c’hai scampo, non c’hai scampo. C’è solo una via di salvezza, e la via di salvezza appunto è quella che ti ho mostrato: quella del ravvedimento e della fede nell’Evangelo. Non c’è alcun’altra maniera, diciamo, per cui tu puoi essere salvato. Non c’è nessun altro che ti può per mezzo del quale tu puoi essere salvato all’infuori di Gesù.
Ricordati: Gesù Cristo è il Salvatore del mondo. In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati. Quindi, ti esorto – tu che appunto sei sotto il peccato e che sei sulla via della perdizione – a ravvederti, a credere nell’Evangelo. Il Signore avrà misericordia di te, ti salverà dai tuoi peccati, ti giustificherà; otterrai la remissione dei peccati, perché, vedi, Gesù sparse il suo sangue per la remissione dei nostri peccati, e otterrai la vita eterna, sì, la vita eterna. E quindi avrai la certezza che quando morirai, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con il Signore nel regno dei cieli.
Quindi, credendo nell’Evangelo, smetterai di essere sulla via della perdizione, per te non ci sarà più l’inferno alla fine del corso, ma ci sarà del corso della tua vita, ma ci sarà il paradiso, il regno dei cieli. Quindi, uomo o donna che tu sia, ravvediti e credi nell’Evangelo della grazia di Dio, e Dio ti farà grazia, Iddio avrà misericordia di te, gusterai la bontà di Dio.
Chi ha orecchi da udire, oda.