L’inferno: il luogo di tormento dove andrai se morirai nei tuoi peccati [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “L’inferno: il luogo di tormento dove andrai se morirai nei tuoi peccati” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate quello che vi sto per annunziare.

In Luca, al capitolo 16, leggiamo la storia del ricco e Lazzaro; è una storia che raccontò Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Gesù disse questo: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse.’”

Dunque, secondo quello che ha detto Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto da presso al Padre, esiste un luogo di tormento chiamato Ades, che non è altro che l’inferno, luogo di sotto. Inferno significa luogo di sotto, luogo inferiore, e questo è il termine con cui molte molte Bibbie hanno tradotto il termine Ades. Dunque, esiste un luogo di tormento ed è l’inferno. È un luogo di tormento perché c’è il fuoco e coloro che ci vanno dopo morti sono nei tormenti, sono tormentati. Lo disse chiaramente quell’uomo: “Sono tormentato in questa fiamma.”

Quindi, peccatore, ascolta attentamente: all’inferno c’è il fuoco, all’inferno le anime di coloro che vi si trovano sono tormentate in mezzo al fuoco. Quindi, l’inferno è un luogo orribile, terribile. E chi è che va all’inferno? All’inferno ci vanno i peccatori, coloro che muoiono nei loro peccati.

Ora, tu che mi ascolti, che sei senza Cristo, che sei senza Dio nel mondo, devi sapere questo: tu sei sotto il peccato, sei schiavo del peccato perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. Hai peccato, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Quindi, nei confronti di Dio hai dei debiti, perché i peccati sono dei debiti; perché chi pecca si costituisce debitore nel davanti davanti a Dio, perché? Perché il peccatore non fa altro che violare la legge di Dio; infatti, il peccato è la violazione della legge. Dunque, tu hai accumulato tanti peccati perché hai trasgredito ripetutamente e trasgredisci ripetutamente la legge di Dio.

Sappi dunque che agli occhi di Dio sei un peccatore sulla via della perdizione, sulla via che mena all’inferno, perché è là che vanno i peccatori. I peccatori, infatti, sono nemici di Dio, nemici di Dio nella loro mente e nelle loro opere malvagie, e Dio ha stabilito che i suoi nemici vadano, una volta che muoiono, vadano in questo luogo di tormento che è l’inferno.

Dunque, tu sei su questa via. Ci sono molti che pensano, pur essendo sulla via che mena all’inferno, pensano di essere sulla retta via. Sono illusi, sono illusi perché hanno dato ascolto alle menzogne che gli ha propinato il diavolo, il seduttore di tutto il mondo. Ma io non ti illudo, io ti dico la verità in Cristo Gesù: sei un peccatore e sei sulla via della perdizione, cioè sulla via che mena all’inferno. Se tu morissi in questo momento, tu andresti all’inferno.

Ora, ti sei spaventato? Io spero di sì. Sei terrorizzato? Spero di sì, perché adesso ti mostro la via della salvezza. Adesso ti spiego cosa devi fare per passare dallo stato di peccatore allo stato di giusto; adesso ti spiego cosa devi fare per passare dalla via della perdizione alla via della salvezza, quindi alla via che mena nel regno dei cieli. Adesso io ti spiego cosa devi fare per diventare amico di Dio, quindi per essere riconciliato con Dio.

Allora, devi fare questo: devi ravvederti. Cosa significa ravvederti? Che devi cambiare modo di pensare, devi lasciare i tuoi pensieri iniqui, vani, perversi; devi cambiare mente e devi credere nell’Evangelo. Cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, l’Evangelo che è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede.”

Questo significa che credendo nell’Evangelo l’uomo viene giustificato, consegue la giustizia di Dio basata sulla fede o la giustizia che vien da Dio basata sulla fede, e quindi egli viene reso giusto da Dio, i suoi peccati vengono cancellati ed egli ottiene la vita eterna. Capisci dunque quanto è importante credere nell’Evangelo?

Quindi, per questo ti esorto a credere nell’Evangelo, perché l’Evangelo è l’unico messaggio in grado, o mediante il quale, l’uomo può essere salvato dai suoi peccati, quindi affrancato dai suoi peccati; è l’unico messaggio, credendo nel quale l’uomo può ottenere la remissione dei peccati ed essere giustificato. Considera dunque quanto sia potente, efficace, grandioso l’Evangelo.

Credendo nell’Evangelo, l’uomo viene dunque strappato al presente secolo malvagio e anche strappato al fuoco dell’inferno, dove egli è diretto. Dunque, non ti fare beffe dell’Evangelo, non indugiare. Oggi è il giorno della salvezza, questo è il tempo accettevole. Non dire: “Domani ci penserò” o “Domani farò.” Non ti vantare del domani, perché non sai quello che un giorno possa produrre. Potresti morire all’improvviso e te ne andresti all’inferno.

Quindi, ravvediti e credi nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio. Sappi che “di lui attestano tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. Considera, considera: tutti quei peccati che tu hai commesso ti possono essere rimessi soltanto mediante la fede nel Signore Gesù Cristo. Non c’è un’altra maniera. Non pensare che andandoti a confessare dal prete, o dal vescovo, o dal cardinale, o finanche dal cosiddetto Papa, tu possa ottenere la remissione dei tuoi peccati. Tu non puoi ottenere la remissione dei peccati mediante i prelati papisti. La remissione dei peccati si ottiene da Dio e si ottiene da Dio mediante la fede nel Signore Gesù Cristo.

Quindi, ti rinnovo l’esortazione a credere nell’Evangelo, perché quando crederai nell’Evangelo ti sentirai perdonato, ti sentirai purificato dai tuoi peccati e non avrai più la paura, il terrore della morte, perché, avendo ottenuto vita eterna, avrai la certezza che quando morirai ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con il Signore in cielo.

Perché devi sapere che Gesù, dopo che apparve ai suoi discepoli, fu assunto in cielo alla destra del Padre, e dunque chi muore in Cristo va ad abitare con il Signore della gloria in cielo. Ma bada bene: chi muore invece nei suoi peccati va nell’Ades, e là è tormentato. Guarda che l’inferno non è una favola, guarda che l’inferno non è un mito; l’inferno è un luogo reale, ed io ti ho avvertito. Non ti ho lusingato, non ti ho illuso; ti ho detto la verità. Dunque, chi ha orecchi da udire, oda.