Noorollah Qabitizade, pastore protestante convertito dall’Islam, è stato arrestato con dieci altri cristiani convertiti anch’essi dall’Islam, nel suo appartamento la notte della vigilia di Natale, il 24 dicembre 2010, mentre celebrava il culto.
Tenuto in isolamento nel carcere di Dezful, senza contatto con la sua famiglia, è stato sottoposto a ogni tipo di pressione per fargli abiurare la sua fede.
Egli non solo è rimasto saldo ma ha evangelizzato i suoi compagni di prigione, il che ha spinto le autorità a trasferirlo in un carcere che si dice sia ancora più duro, ad Ahwaz.
È in questa città che ha subito, due mesi fa, un primo processo ed è stato portato davanti al tribunale con mani e piedi incatenati… Ancora una volta gli è stato chiesto di abiurare la sua fede sotto la minaccia di condannarlo a morte. È rimasto fermo nella fede. Nessuna sentenza di morte sembra essere stata pronunciata durante l’udienza, ma il pastore è ancora in prigione…
Via | christianophobie.fr
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