CINA: Leader protestante costretto in carcere a cucire i palloni delle Olimpiadi

Cai Zhuohua, condannato nel 2005 a tre anni di galera per “traffico illegale di Bibbie”, è stato costretto durante la detenzione a cucire i palloni che serviranno durante i prossimi Giochi Olimpici di Pechino. La madre denuncia il controllo e le minacce continue della polizia.

Pechino – Il leader protestante Cai Zhuohua, condannato nel 2005 a tre anni di prigione per “traffico illegale di Bibbie”, è stato costretto durante la detenzione a cucire i palloni che serviranno durante i prossimi Giochi Olimpici di Pechino. Gli agenti di polizia lo hanno costretto a lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno, e gli hanno impedito di leggere la Bibbia per tutta la durata della pena. Lo denuncia la China Aid Association (Caa), organizzazione statunitense che controlla la situazione della libertà religiosa in Cina.

Cai Zhuohua è stato arrestato nel centro di Pechino nel settembre 2004, quando tre agenti in borghese delle forze di sicurezza lo hanno legato mani e piedi e caricato su un furgone. Oltre a lui sono stati arrestati la moglie ed il cognato, condannati rispettivamente a 24 e 18 mesi di carcere. Cai, che cura sei congregazioni protestanti non ufficiali, è stato trovato in possesso di circa 200mila testi religiosi.

Al momento, nonostante abbia scontato l’intera pena, il pastore è costretto a presentarsi ogni mese davanti agli agenti della pubblica sicurezza di Pechino. Dopo la prima visita, avvenuta il 13 settembre scorso, la madre ha dichiarato: “Si sente ancora in carcere. Gli agenti lo hanno minacciato duramente”.

Pechino permette la pratica del cristianesimo protestante solo all’interno del Movimento delle tre autonomie (MTA), nato nel 1950 dopo la presa di potere di Mao e l’espulsione dei missionari stranieri e dei leader delle Chiese, anche cinesi. Le statistiche ufficiali dicono che in Cina vi sono 10 milioni di protestanti ufficiali, tutti uniti nel MTA. I protestanti non ufficiali, che si radunano nelle “chiese domestiche” non registrate, sono stimati ad oltre 50 milioni.

In Cina solo l’Ufficio per gli Affari religiosi dà autorizzazione a pubblicare Bibbie che, stampate a tiratura limitata , non possono essere vendute nelle librerie pubbliche.

Fonte: AsiaNews – riprodotto con autorizzazione, 20/09/2007 11:13

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