Virus H1N1, muore un Pastore evangelico in Brasile

Il pastore evangelico Ronnie Von da Silva Ramos, 39 anni, è morto il 27 luglio a Santa Maria, nello stato del Rio Grande do Sul. Aveva un’infezione polmonare causata dal virus H1N1 ed era stato ricoverato nell’ospedale di Caridade il 20 luglio. Ronnie Von lascia moglie e due figlie di 10 e 19 anni.

Via | Diário de Santa Maria

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Svizzera: le chiese e la pandemia d’influenza

Nelle chiese svizzere potrebbero esserci cambiamenti nel modo di celebrare la Santa Cena se l’influenza A dovesse diffondersi rapidamente tra la popolazione. Anche in Svizzera, come in altri Paesi (leggi qui), le chiese si preparano a fronteggiare l’influenza A. “Se dovessero esserci segnali di inquietudine tra la popolazione e le autorità sanitarie cantonali dovessero darci indicazioni su misure da intraprendere, noi reagiremo”, conferma Philippe Dätwyler, portavoce della chiesa evangelica riformata di Zurigo. In primo luogo, dice, non useremo più il calice comune da cui tutti bevono durante la Santa Cena. “Da un punto di vista teologico, la Cena è valida e corretta anche senza l’uso del calice comune”.

La chiesa cattolica ha problemi diversi: i fedeli non ricevono il vino e dunque il problema del calice si pone solo per il sacerdote e i concelebranti. Ciò che potrebbe cambiare, dice Daniel Kosch, segretario generale della conferenza centrale cattolica-romana, è il modo in cui il sacerdote porge l’ostia ai fedeli: non sulla lingua, ma sulla mano.

La questione della forma in cui celebrare l’eucaristia e la Cena è solo una delle questioni che preoccupano le chiese svizzere in previsione della possibile pandemia d’influenza. Se la situazione dovesse aggravarsi, le chiese potrebbero decidere di non celebrare più i culti. E i funerali dovrebbero essere svolti senza la partecipazione della gente. A San Gallo la chiesa evangelica riformata dice di essere pronta a diffondere i culti via radio o internet, se per un certo periodo le chiese dovessero essere costrette a tenere chiuse le porte.

Fonte: Voce Evangelica / agenzie – 27 luglio 2009

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Inghilterra, Influenza A/H1N1: la Chiesa Anglicana e quella Cattolica corrono ai ripari

Dopo la chiesa anglicana, anche quella cattolica romana in Inghilterra ha cominciato ad adottare delle precauzioni per limitare la propagazione dell’influenza A. Tra le prime misure prese in alcune parrocchie per contrastare la diffusione del virus che ha già infettato oltre 100’000 persone, quella di non amministrare il calice durante la comunione. Molte parrocchie, riferisce l’agenzia cattolica italiana Sir, hanno deciso di dare l’ostia sulla mano e non direttamente nella bocca dei fedeli. “Quando le diocesi registrano un gran numero di fedeli contagiati è prudente sospendere la comunione nelle due specie del vino e del pane”, ha confermato Jim McManus, consulente per la salute per la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles.
La chiesa anglicana – seguendo le indicazioni del ministero inglese della sanità – ha raccomandato di non utilizzare in comune “recipienti per il pane e per il vino” durante la celebrazione dell’eucarestia e chiede a “coloro che presiedono” di “sospendere l’uso del calice durante l’ondata dell’influenza pandemica”. Per chi invece “desidera ancora offrire sia il pane e il vino”, la Comunione anglicana raccomanda le stesse preoccupazioni igieniche che vengono osservate dalle chiese anglicane in Africa, e cioè intingere il pane nel calice del vino.

Fonte: Voce Evangelica / Agenzie

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Svizzera: evangelici e influenza H1N1

Ci sono dei rischi, per chi frequenta il culto e partecipa alla Cena del Signore (comunione), di contrarre il virus dell’influenza suina? La Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) si è posta la domanda e l’ha girata all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFS). “Il virus dell’influenza H1N1 può trasmettersi mediante il contatto con superfici contaminate”, ha risposto l’UFS, “ciò significa che esso si propaga anche nel caso in cui vengano utilizzati, da più persone, bicchieri, calici e simili. Il contagio è dunque possibile anche nell’ambito della partecipazione alla Cena del Signore”. L’UFS ha tuttavia aggiunto che “al momento attuale, in cui nel nostro Paese sono segnalati pochissimi casi sospetti di influenza suina, non occorre ricorrere a nessuna misura precauzionale”.
Va da sé, aggiunge la nota dell’Ufficio della sanità, che se la situazione dovesse peggiorare e i casi accertati dovessero moltiplicarsi, “tra i partecipanti alla Cena del Signore occorrerà mantenere una certa distanza (circa un metro) e bisognerà evitare di bere tutti dallo stesso bicchiere. Sarà allora preferibile bere da bicchieri individuali”.
La FCES consiglia di consultare il sito internet dell’UFS (in italiano) e di chiamare, per ulteriori informazioni, la hotline telefonica attivata 7 giorni su 7 dalle 8 alle 18.

Hotline UFS
+41 (0)31 322 21 00

Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch/pandemie/index.html?lang=it

Fonte: Voce Evangelica/Fces

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Messico, Influenza suina: Chiuso il 30% dei luoghi di culto evangelici

Arturo Farela, presidente della Confraternita Nazionale delle Chiese Cristiane Evangeliche (Confraternice) ha segnalato che solo il 30% dei luoghi di culto cristiani evangelici rimangono chiusi.

Negli altri si stanno applicando rigorose misure di prevenzione, ha detto Farel, che ha spiegato che alle celebrazioni di culto pubblico tutti devono partecipare con la mascherina e si è ridotta la durata del culto ad un’ora (in tempi normali dura fino a tre).

Per quanto riguarda la celebrazione della Santa Cena, nella quale si distribuisce pane senza lievito e vino ai fedeli, è annullata fino a nuovo avviso.

Via | La Jornada

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