Usa: pedofilia, concessa autorizzazione a citare in giudizio Vaticano

NEW YORK – Un uomo di Seattle, che sostiene di essere stato molestato da bambino da un sacerdote morto nel 1992, ora potrà citare in giudizio il Vaticano. A dargli il via libera la corte d’appello di Portland che ha respinto l’istanza dell’avvocato della Santa Sede che aveva chiesto di applicare il Foreign Sovereign Immunity Act. Il Foreign Sovereign Immunity Act protegge i governi stranieri dalla giurisdizione americana. (Agr)

Via | Instablog – 05 Marzo 2009, 00:38

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Pedofilia: USA, via libera a processo contro Vaticano

NEW YORK – Per la prima volta una corte di appello federale degli Stati Uniti ha dato il via libera ad un processo contro il Vaticano per presunti casi di abusi sessuali. È la prima volta che allo stato Vaticano non viene garantita dagli USA l’immunità sovrana sancita dal Foreign Sovereign Immunities del 1976.

La corte di appello di Cincinnati ha dichiarato legittima la richiesta a procedere in sede processuale contro la Santa Sede in un caso di abusi sessuali commessi da religiosi della diocesi di Louisville in Kentucky, ipotizzando dunque che il Vaticano potrebbe essere ritenuto corresponsabile della condotta dei suoi membri.

“Se qualcuno può rompere questa barriera viene aperta la strada ad altri processi contro la Chiesa Cattolica”, ha dichiarato Jonathan Levy, avvocato di Washington che rappresenta un folto gruppo di sopravvissuti dei campi di concentramento in una azione legale rivolta contro varie parti incluso il Vaticano.

Dall’altra parte, Jeffrey Lena, avvocato della Santa Sede, pur dicendosi “attualmente non intenzionato” a chiedere alla corte d’appello di rivedere la decisione, ha precisato che “la sentenza è ancora molto lontana dal dimostrare la responsabilità diretta del Vaticano” per la condotta dei suoi membri.

Una delle questioni calde su cui si dibatte oggi in merito alle responsabilità del Vaticano è il documento del 1962, a firma di Giovanni XXIII, nel quale ai vescovi veniva imposto il silenzio sui casi di abusi sessuali.

SDA-ATS
Fonte: SwissInfo

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Traduzione di Stefania Salomone

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L’unico rapporto Pontificio ha ignorato i crimini sessuali del clero al suo interno e le coperture, dice SNAP

Migliaia di preti colpevoli pongono ancora oggi in atto abusi sui bambini in tutto il mondo, dichiara il gruppo.

COSA

Le vittime di abusi sessuali del clero degli Stati Uniti chiedono alle Nazioni Unite di iniziare una indagine sul ruolo di Papa Benedetto e degli ufficiali Vaticani nella copertura dei crimini sessuali contro i bambini. Anche le vittime vogliono che le Nazioni Unite entri in gioco poiché il Papa si è rifiutato di riconsegnare alle Nazioni Unite i documenti firmati della Carta di Protezione per i Diritti del Fanciullo.

QUANDO

Lunedì 14 aprile, 13:30

DOVE

A New York City, Millennium UN Plaza Hotel, One United Nations Plaza, 44th Street (tra la prima e la seconda Avenue) Stanza del Governatore – 2° piano.

CHI

Alcune vittime di abusi del clero e i loro sostenitori, ivi compresa la responsabile di un gruppo di support di Chicago, denominato SNAP, Survivors Network of those Abused by Priests (SNAPnetwork.org).

PERCHE’

Venerdì, 18 aprile, Papa Benedetto XVI parlerà alle Nazioni Unite, mentre il Vaticano continua a violare la Carta di Protezione dei Diritti del Fanciullo, di cui il Vaticano è firmatario.

Il fenomeno diffuso degli abusi sessuali sui bambini e la copertura effettuata dagli ufficiali ecclesiastici pone un tema in termini globale sui diritti umani dei bambini. Solo negli Stati Uniti, circa 6.000 chierici delinquenti sono stati riconosciuti dagli ufficiali ecclesiastici come violentatori di bambini. Se questa cifra fosse riscontrata a livello mondiale, significherebbe che circa 20.000 preti avrebbero compiuto abusi sessuali sull’intero pianeta.

In una lettera inviata ai responsabili delle Nazioni Unite oggi, i capi di SNAP chiedono alle Nazioni Unite di dare vita ad una indagine su larga scala per i crimini sessuali compiuti ai danni di minori dal clero cattolico, dai vescovi e dagli ufficiali ecclesiastici in tutto il mondo.

Le vittime sono consapevoli che Papa Benedetto, che sicuramente bacchetterà le nazioni per le violazioni dei diritti umani, amministra una istituzione mondiale in cui le violazioni dei diritti umani dei bambini sono cosa quotidiana, storica e attuale.

Sotto la sua guida in Vaticano per 27 anni – ora come Papa, prima come Capo della Congregazione per la Dottrina della Fede – migliaia di preti predatori hanno violentato, sodomizzato e sessualmente brutalizzato migliaia di bambini.

Un numero enorme di ufficiali ecclesiastici che hanno mantenuto il silenzio sui crimini – o addirittura li hanno nascosti – non hanno mai perso la propria posizione o ricevuto ammonizioni dal Papa.

Le autorità giudiziarie nazionali ed internazionali hanno ricevuto poca, se non nulla, cooperazione da parte degli ufficiali ecclesiastici nella gestione dei casi di abusi sessuali su minori compiuti dal clero, o sono stati avvisati quando gli alti prelati decidevano di trasferire i pedofili oltre i confini internazionali.

Fonte: Il Dialogo (trovi il testo originale in inglese)

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